CineBlog consiglia: Gli Spietati
Due cowboy hanno sfregiato una prostituta, e le compagne della sfortunata vogliono vendetta: saranno disposte a dare tutti i loro soldi pur di vedere morti quei due. Ed è così che il Kid decide di allearsi per trovare i due cowboy con William Munny, un tempo un pistolero perfetto, oggi solo un contadino che vive
30 Aprile 2006 12:01
Due cowboy hanno sfregiato una prostituta, e le compagne della sfortunata vogliono vendetta: saranno disposte a dare tutti i loro soldi pur di vedere morti quei due. Ed è così che il Kid decide di allearsi per trovare i due cowboy con William Munny, un tempo un pistolero perfetto, oggi solo un contadino che vive di fama e ricordi di una moglie che l’ha lasciato con due figli. Si unirà a loro Ned Logan, uomo nero amico di Munny. Ma nella cittadina dov’è avvenuto il fatto lo sceriffo sembra dettare regole tutte sue, ed è deciso a farsi rispettare.
Benvenuti alla visione del capolavoro definitivo del cinema western, benvenuti alla visione di cui il titolo dice tutto: GLI SPIETATI. Un film sporco, anche cattivo, sia grazie alla visione delle ferite, dei tagli provocati senza pietà e dei pugni sferrati a sangue freddo, sia per colpa delle “anime in pena”, delle persone che attraversano questo dramma, tutte marchiate in qualche modo. Ed ecco quindi che Eastwood ci descrive un mondo ben diverso da quello a cui siamo stati abituati con i vari classici, da cui ha sempre comunque imparato alla grande: addio ai grandi uomini, addio alle leggende, addio all’uomo come visione perfetta e crudele, perchè qui si parla di società. Quel mondo che Clint costruisce per noi nient’altro è che l’America, con la sua violenza che scorre nel suo passato e nel suo presente. Prostitute pronte a tutto, bambini costretti a crescere quasi da soli, sceriffi che dettano legge come se fossero tiranni, uomini che da tempo hanno perso la loro identità e saranno capaci (sorprendentemente) di ritrovarsi, sangue e torture, violenza fisica e psicologica. Resta nel cuore.
Stanotte, 01.15, Canale5
Benvenuti alla visione del capolavoro definitivo del cinema western, benvenuti alla visione di cui il titolo dice tutto: GLI SPIETATI. Un film sporco, anche cattivo, sia grazie alla visione delle ferite, dei tagli provocati senza pietà e dei pugni sferrati a sangue freddo, sia per colpa delle “anime in pena”, delle persone che attraversano questo dramma, tutte marchiate in qualche modo. Ed ecco quindi che Eastwood ci descrive un mondo ben diverso da quello a cui siamo stati abituati con i vari classici, da cui ha sempre comunque imparato alla grande: addio ai grandi uomini, addio alle leggende, addio all’uomo come visione perfetta e crudele, perchè qui si parla di società. Quel mondo che Clint costruisce per noi nient’altro è che l’America, con la sua violenza che scorre nel suo passato e nel suo presente. Prostitute pronte a tutto, bambini costretti a crescere quasi da soli, sceriffi che dettano legge come se fossero tiranni, uomini che da tempo hanno perso la loro identità e saranno capaci (sorprendentemente) di ritrovarsi, sangue e torture, violenza fisica e psicologica. Resta nel cuore.
Stanotte, 01.15, Canale5