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E’ morto il regista Andrzej Wajda – Il ricordo di Blogo

Blogo ricorda Andrzej Wajda regista de “L’uomo di ferro” e “L’uomo della speranza” morto a 90 anni a Varsavia.

pubblicato 10 Ottobre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 05:06

E’ scomparso a 90 anni il regista polacco Andrzej Wajda, Palma d’oro a Cannes nel 1991 con “L’uomo di ferro”.

 

È morto a Varsavia all’età di 90 anni il regista polacco Andrzej Wajda, Palma d’oro a Cannes nel 1991 con L’uomo di ferro. Il regista aveva in programma una tappa alla Festa del Cinema di Roma dove avrebbe presentato Afterimage il suo ultimo film ispirato alla vita del pittore polacco Wladyslaw Strzeminski.

Regista e sceneggiatore di cinema e teatro, Andrzej Wajda è considerato uno dei principali esponenti della scuola polacca di cinema e importante figura nel mondo del cinema europeo orientale.

Figlio di un ufficiale della cavalleria polacca caduto durante la seconda guerra mondiale, Wajda nasce nella cittadina polacca di Suwalki il 6 marzo 1926 e ancora adolescente viene arruolato nell’Esercito Nazionale dove combatte contro i tedeschi. Dopo la guerra studia Belle arti con l’intenzione di diventare un pittore per poi entrare alla Scuola Nazionale di Cinematografia.

Wajda grande appassionato di storia polacca ha voluto narrare nei suoi primi film la Seconda Guerra Mondiale e della sua Polonia occupata dai nazisti contrastati dalla resistenza polacca per 6 lunghi anni. Il regista raggiunge la notorietà internazionale negli anni ’70 grazie a L’uomo di marmo (1976) premiato dalla critica a Cannes. Considerato uno dei massimi esponenti del cinema polacco Wajda riceve tre nomination all’Oscar (categoria Miglior film straniero) per L’Uomo di Ferro, La terra della Grande Promessa e Katyn.

 

 

Della sua corposa filmografia ricordiamo la sua prima regia in solitaria con Generazione (1955), amara metafora contro retorica e patriottismo sfruttati durante la guerra; Tutto in vendita (1969) sentito omaggio all’attore Zbigniew Cybulski vittima di un incidente ferroviario e naturalmente il dittico L’uomo di marmo (1976) e L’uomo di ferro (1981) tributo di Wajda al nascente movimento di Solidarność e al suo leader Lech Wałęsa.

Nei primi anni novanta Wajda fu eletto senatore e nominato direttore artistico del Teatro Powszchny di Varsavia. In quel periodo il regista tornò dietro la macchina da presa per parlare della Seconda guerra mondiale nei film L’anello con l’aquila coronata (1993) e La settimana santa (1996). Nel 1998 arriva il Leone d’oro alla carriera seguito tre anni più tardi dall’Oscar alla carriera e nel 2006 da un Orso d’Oro alla carriera insignitogli dal Festival Internazionale di Berlino.

Gli ultimi lavori del regista sono il documentario Walesa – L’uomo della speranza (2013) e Afterimage (2016), quest’ultimo un film biografico sull’appassionato artista d’avanguardia Wladyslaw Strzeminski (interpretato da Boguslaw Linda) che ha combattuto l’ortodossia stalinista e le proprie menomazioni fisiche per portare avanti le sue idee progressiste sull’arte.

 

Filmografia

Zly chlopiec, cortometraggio (1950)
Ceramika ilzecka, cortometraggio (1951)
Kiedy ty spisz (1952)
Generazione (Pokolenie) (1954)
Idę do słońca, cortometraggio documentario (1955)
I dannati di Varsavia (Kanał) (1957)
Cenere e diamanti (Popiół i diament) (1958)
Lotna (1959)
Ingenui perversi (Niewinni czarodzieje) (1960)
Lady Macbeth siberiana (Powiatowa lady Makbet) (1961)
Samson (1961)
Miłość dwudziestolatków, episodio di L’amore a vent’anni (L’amour à vingt ans) (1962)
Ceneri sulla grande armata (Popioły) (1965)
Guazzabuglio (Przekładaniec), film TV (1968)
Tutto in vendita (Wszystko na sprzedaż, 1968)
Gates to Paradise (1968)
Caccia alle mosche (Polowanie na muchy) (1969)
Il bosco di betulle (Brzezina) (1970)
Paesaggio dopo la battaglia (Krajobraz po bitwie) (1970)
Pilato e gli altri (Pilatus und andere) (1971)
Le nozze (Wesele) (1972)
La terra della grande promessa (Ziemia obiecana) (1974)
La linea d’ombra (Smuga cienia) (1976)
L’uomo di marmo (Człowiek z marmuru) (1976)
Invito a entrare (Zaproszenie do wnetrza) (1978) documentario
Senza anestesia (Bez znieczulenia) (1978)
Le signorine di Wilko (Panny z Wilka) (1979)
Direttore d’orchestra (Dyrygent) (1980)
L’uomo di ferro (Człowiek z żelaza) (1981)
Danton (1983)
Un amore in Germania (Eine Liebe in Deutschland) (1983)
Cronaca di avvenimenti amorosi (Kronika wypadków miłosnych) (1985)
Dostoevskij – I demoni (Les possédes) (1988)
Dottor Korczak (Korczak) (1990)
Pierścionek z orłem w koronie (1992)
Nastasja (Nastazja) (1994)
La settimana santa (Wielki Tydzień) (1995)
Panna Nikt (Miss Nobody) (1996)
Pan Tadeusz (1998)
Wyrok na Franciszka Kłosa (2000)
Broken Silence (Przerwane milczenie) (2002) documentario
Zemsta – La Vendetta (Zemsta) (2002)
Solidarnosc, Solidarnosc… (segmento “Man of Hope”) (2005)
Katyń (2007)
Tatarak (2009)
Krec! Jak kochasz, to krec! (2010) documentario
Walesa – L’uomo della speranza (Walesa. Czlowiek z nadziei) (2013)
Afterimage – Powidoki (2016)