Box Office Usa, Sully mantiene la vetta: non sfondano Blair Witch e Bridget Jones 3
Blair Witch e Bridget Jones 3 falliscono l’assalto alla vetta del box office americano.
Tenuta straordinaria al botteghino americano per Sully di Clint Eastwood, sempre in testa con altri 22 milioni rastrellati in 72 ore e un calo del 37.2%. La pellicola Warner è così arrivata ai 70.5 milioni casalinghi dopo esserne costati 60. Cadrà quasi certamente il muro dei 100, precedentemente crollato altre 4 volte nella lunga carriera del regista. Esordio in 2° posizione per Blair Witch, sequel ufficiale di quel The Blair Witch Project che nel 1999 incassò ben 140,539,099 dollari. 9.6 milioni al debutto per la pellicola Lionsgate, che ne è costati solo 5.
Peggio ha fatto Bridget Jones 3, accompagnato da buone critiche ma incapace di andare oltre gli 8,240,715 dollari in 72 ore. Ne è costati 35. Bridget Jones 2, nel 2006, esordì con 8,684,055 dollari, mentre il primo capitolo, nel 2004, con 10,733,933 dollari. Si tratta quindi della peggior partenza americana per un capitolo della saga. Immeritata, onestamente parlando. Snowden di Oliver Stone, altra novità del weekend, è invece partito con 8 milioni di dollari dopo esserne costati 40. A quota 75 milioni troviamo l’horror Don’t Breathe – Man in the Dark, seguito dai 22 di When the Bough Breaks e dai 314 di Suicide Squad. 44 milioni in tasca per Kubo e la spada magica (che ne è costati 60), seguito dai 6.5 di The Wild Life e dai 73 de Il drago Invisibile. Esordio in 75 sale con 615,632 dollari d’incasso, infine, per The Beatles: Eight Days a Week – The Touring Years di Ron Howard.
Fine settimana di coppia il prossimo grazie alle uscite del cartoon Cicogne in Missione e del remake de I Magnifici 7.