Venezia 2016: Are We Not Cats, la favola post-punk di Xander Robin
Nella terra di mezzo cinematografica di Xander Robin nutrita da inclinazioni, passioni, ossessioni e capelli
I gatti hanno il loro modo sinuoso di attraversare il mondo e sebbene in molti lo bramino, solo qualche individuo più singolare riesce a condividerne fascino e inclinazioni, con passioni e ossessioni che sfiorano il feticismo.
La favola post-punk a tinte horror di Xander Robin ne porta sul grande schermo un conturbante esempio con Are We Not Cats (USA, 2016) e la passione/ossessione condivisa dalla coppia di protagonisti Michael Patrick Nicholson (Eliezer) e Chelsea LJ Lopez (Anya).
Eliezer (Michael Patrick Nicholson) prova a inventarsi una nuova vita, quando i suoi genitori decidono di vendere la casa di famiglia e trascorrere il resto della loro vita sotto il caldo sole dell’Arizona e lui, dopo aver perso casa, lavoro e fidanzata in un solo giorno, si ritrova in un furgone a fare consegne.
Sarà una di queste consegne a portarlo nel mondo di mezzo abitato da Anya (Chelsea LJ Lopez), ed affascinarlo con la sua anima soul che batte al ritmo con live jazz e la propensione compulsiva che condividono per i capelli … mangiandoli, proprio come fanno i gatti, ben rappresentata nel poster, realizzato da Morteza Mottaghi e Giant Films con capelli umani veri.
Ma Are We Not Cats e il mondo alterato dal loro amore nutre il lungometraggio d’esordio di Xander Robin, scritto, diretto e prodotto dallo stesso, con Theo Brooks e Joshua Sobel, in co-produzione con Judy Posey, Garret Morris, Tatiana Bears che la distribuzione internazionale di TriCoast Worldwide tra portando in tour per Festival e il prossimo 9 settembre sarà il Film di chiusura – Evento speciale fuori concorso della 31. Settimana Internazionale della Critica, organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani nell’ambito della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Via | 31. Venice Critics’ Week