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Silence di Martin Scorsese slitta a novembre – sarà a Venezia?

Silence di Martin Scorsese uscirà a fine 2016.

pubblicato 5 Aprile 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 07:19

Quando sembrava praticamente certo che l’avremmo visto al Festival di Cannes, ecco arrivare la doccia fredda. Silence di Martin Scorsese non uscirà nei cinema d’America prima di novembre. Un anno dopo il via alla produzione, il film non è ancora pronto per poter sbarcare sulla Croisette. In casa Paramount puntano forte sugli Oscar del 2017, con l’ultimo trimestre a dir poco perfetto come possibile finestra temporale.

Impossibile quindi non pensare ad un’anteprima mondiale al prossimo Festival di Venezia, chiamato ancora una volta a dover superare l’agguerrita concorrenza del Festival di Toronto. Da non sottovalutare, però, anche quel Festival di New York che lo scorso anno scippò il sottovalutato The Walk di Robert Zemeckis ad entrambi. Più difficile immaginare una release tanto importante al London Film Festival. Protagonisti della pellicola, tratta dal best seller di Shusaku Endo, Liam Neeson, Andrew Garfield, Adam Driver, Ciaran Hinds e Tadanobu Asano.

Siamo nella Nagasaki del 1633: l’indomito padre gesuita Cristovao Ferreira, che da anni si batte in Giappone per diffondere il cristianesimo, ha rinnegato la vera fede ed è diventato un apostata: questa è la notizia sconvolgente che giunge a Roma. La Compagnia del Gesù decide allora di inviare in Oriente due giovani fratelli, Sebastian Rodrigues e Francisco Garrpe per compiere un’indagine all’interno della chiesa locale. I due gesuiti però, partiti pieni di ideali e di entusiasmo, si scontrano ben presto con la dura realtà del Giappone dei Tokugawa e delle persecuzioni. I sospetti cristiani vengono costretti dalle autorità giapponesi a calpestare immagini sacre: chi si rifiuta viene torturato e ucciso, mentre chi accetta viene deriso e costretto a vivere ai margini della società, rifiutato tanto dalla comunità cristiana quanto dai giapponesi. La vita in Giappone si fa sempre più difficile per Rodrigues che ora vive in prima persona le persecuzioni e che finisce, evangelicamente, per essere tradito dall’amico Kichijiro, il suo “Giuda”, mentre implora Dio di rompere il suo “silenzio”.

Fonte: IndieWire

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