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Stasera in tv: “Biancaneve e i sette nani” su Rai 1

Rai 1 stasera propone “Biancaneve e i sette nani”, film d’animazione del 1937 diretto da David Hand e prodotto da Walt Disney.

pubblicato 25 Dicembre 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 14:00

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Cast e personaggi

Adriana Caselotti: Biancaneve
Lucille La Verne: Regina Grimilde, Strega
Harry Stockwell: Principe
Roy Atwell: Dotto
Pinto Colvig: Pisolo, Brontolo
Billy Gilbert: Eolo
Otis Harlan: Gongolo
Scotty Mattraw: Mammolo
Eddie Collins: Cucciolo
Moroni Olsen: Specchio Magico
Stuart Buchanan: Cacciatore

Doppiatori italiani
Doppiaggio originale

Rosetta Calavetta: Biancaneve (dialoghi)
Lina Pagliughi: Biancaneve (canto)
Giulio Panicali: Principe (dialoghi)
Giovanni Manurita: Principe (canto)
Tina Lattanzi: Regina Grimilde
Dina Romano: Strega
Olinto Cristina: Dotto
Amilcare Pettinelli: Brontolo
Giuseppe Mazzanti: Pisolo
Gero Zambuto: Eolo
Cesare Polacco: Gongolo
Lauro Gazzolo: Mammolo
Aldo Silvani: Specchio Magico
Mario Besesti: Cacciatore

Ridoppiaggio (1972)

Melina Martello: Biancaneve (dialoghi)
Gianna Spagnuolo: Biancaneve (canto)
Romano Malaspina: Principe (dialoghi)
Bruno Filippini: Principe (canto)
Benita Martini: Regina Grimilde
Wanda Tettoni: Strega
Roberto Bertea: Dotto
Manlio Busoni: Brontolo
Giancarlo Maestri: Pisolo
Vittorio Di Prima: Eolo, Cacciatore
Carlo Baccarini: Gongolo
Silvio Spaccesi: Mammolo
Mario Feliciani: Specchio Magico

 

La trama

 

C’era una volta una bella principessa, di nome Biancaneve. La sua malvagia e vanitosa matrigna, la Regina, temeva che un giorno la bellezza di Biancaneve avrebbe superato la sua, così ricoprì la principessa di stracci e la mise a lavorare come sguattera. Ogni giorno la vanitosa Regina interrogava il suo specchio magico: “Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?” E fin quando lo specchio rispondeva: “Sei tu la più bella del reame”, Biancaneve restava al sicuro dalla crudele gelosia della Regina…

 

Il nostro commento

 

Biancaneve e i sette nani oltre ad essere il primo classico Disney ad aver debuttato su grande schermo, è una vera e propria opera d’arte creata nel senso più artigianale del termine. Il lavoro per trasporre su schermo la famosa fiaba dei Fratelli Grimm fu davvero monumentale e rappresentò un debutto in molti sensi, visto che oltre ad essere il primo lungometraggio animato e a colori a transitare sugli schermi statunitensi, fu anche la prima produzione cinematografica firmata da Walt Disney che lottò praticamente contro tutti per realizzare un film che molti definivano un vero azzardo produttivo e altri una vera e propria follia. I fan di Star Wars avranno colto la similitudine con l’accoglienza ricevuta a suo tempo dal classico di George Lucas, ma anche in quel caso il successo arrivò copioso in barba ai detrattori, tutti collocati tra addetti ai lavori e la consueta critica poco lungimirante.

“Biancaneve e i sette nani” uscito nelle sale americane nel 1937 oltre ad essere stato realizzato completamente a mano con splendidi fondali ad acquerello, rappresenta la summa della filosofia Disney che diventerà un punto di riferimento per ogni classico Disney prodotto in seguito. Il film già mostra in sé la cura nell’approfondire ed arricchire i personaggi della fiaba originale con accurate caratterizzazioni, in questo caso memorabile la malvagia regina/matrigna e i sette nani che rispetto alla fiaba originale avranno nomi e caratteristiche ben definite come il dolcissimo Cucciolo, il saputello Dotto o il pigrissimo Pisolo.

Da notare la notevole cupezza di alcune sequenze con riferimenti visivi all’espressionismo tedesco e ad alcuni classici del cinema muto come il Nosferatu di Murnau e Il gabinetto del dottor Caligari di Wiene, elementi “dark” che ritroveremo sia nel successivo La bella addormentata nel bosco che nel sottovalutato Taron e la pentola magica.

 

 

Curiosità

  •  Biancaneve e i sette nani è stato aggiunto al National Film Registry degli Stati Uniti nel 1989. Era uno dei due film d’animazione della Disney a comparire nella lista dei 100 più grandi film americani di tutti i tempi dell’American Film Institute nel 1997 (l’altro era “Fantasia”).
  • L’Academy per il film conferì a Walt Disney un Oscar speciale consegnatogli da Shirley Temple. Dinsey ricevette una statuetta normale e sette mini Oscar a rappresentare rispettivamente Biancaneve e i nani.
  • Biancaneve e i sette nani era il film preferito di Adolf Hitler insieme a King Kong (1933) e Serenata a vallechiara (1941).
  • La silhouette di Topolino viene formata da tre pietre sul muro dietro la Regina mentre la vediamo scendere nelle segrete per eseguire il suo incantesimo.
  • Il film ha ottenuto il titolo di film di maggior incasso di sempre per esattamente un anno, dopo di che è stato scalzato dal primo posto da Via col vento (1939).
  • Convinto che sarebbe andato incontro ad un flop, l’industria cinematografica di Hollywood etichettò il film “La Follia di Walt Disney”.
  • L’animatore Shamus Culhane ha ricordato il disegno della marcia verso casa dei Nani nella scena “Heigh Ho” come uno degli incarichi più difficili della sua carriera. Sebbene sei dei Nani marciassero allo stesso tempo, doveva dare a ciascuno il proprio linguaggio del corpo adatto al personaggio; e doveva mappare ogni singola camminata con una matita blu e un righello a causa degli angoli e delle prospettive insoliti usati nella sequenza. Poi c’era Cucciolo, il fanalino di coda, che saltava e non teneva il passo con gli altri, ma che doveva ancora essere integrato senza problemi nell’azione. Descrivendo la mole del lavoro meticoloso che la scena comportava Culhane disse: “Ho lavorato per sei mesi a quella maledetta cosa, e non dura un minuto sullo schermo”.
  • Walt Disney ha avuto l’idea del film quando aveva solo 15 anni e lavorava come giornalista a Kansas City. All’epoca vide una presentazione importante di una versione del film muto di Biancaneve (1916) con Marguerite Clark. La proiezione si tenne presso la Convention Hall della città nel febbraio 1917 e il film venne proiettato su uno schermo a quattro lati utilizzando quattro proiettori separati. Il film fece una grande impressione sul giovane spettatore perché era seduto dove poteva vedere contemporaneamente due lati dello schermo che non erano del tutto sincronizzati.
  • Biancaneve e i sette nani è stato il primo lungometraggio in “cel animation” della storia del cinema, il primo film d’animazione prodotto in America, il primo prodotto a colori, e il primo ad essere prodotto da Walt Disney Productions.
  • L’animatore Ward Kimball quasi si licenziò dopo che le sue due sequenze principali (i nani che mangiavano la zuppa e costruiscono un letto per Biancaneve) furono tagliate. Walt Disney lo convinse a restare dandogli il personaggio del Grillo Parlante nel film successivo, Pinocchio (1940).
  • Biancaneve e i sette nani venne realizzato con un budget quattro volte superiore a qualsiasi altro film del 1938.
  • Marge Champion è stata un modello per il movimento di Biancaneve; parte di questa animazione è stata successivamente rielaborata per Lady Marian nel film Robin Hood (1973) e per Duchessa in Gli Aristogatti (1970).
  • Il budget iniziale del film di 250.000$ era 10 volte il budget medio per uno dei cortometraggi dello studio Silly Symphonies. Come è emerso, il budget finale è stato superiore a 1,4 milioni di dollari.
  • I titoli di testa presentano un riconoscimento praticamente unico nei crediti hollywoodiani degli anni ’30: “Il mio sincero apprezzamento per i membri del mio staff, la cui lealtà e impegno creativo hanno reso possibile questa produzione. Walt Disney. “Biancaneve”, primo film d’animazione americano, è stata la più grande scommessa della Disney. I dipendenti della Disney hanno lavorato innumerevoli ore di straordinari non retribuiti per realizzarlo. Gli scettici del settore la chiamavano la “Follia di Walt Disney”, ma invece divenne uno dei più grandi successi al botteghino prima della seconda guerra mondiale.
  • Mentre cercava di stabilire una caratterizzazione della regina Grimilde, Walt Disney iniziò a immaginarla come una miscela di Lady Macbeth e il Lupo Cattivo. Voleva che fosse bella, ma (nelle sue parole) la sua “bellezza è sinistra, matura, ricca di curve e diventa brutta e minacciosa quando complotta”.
  • La regina dovrebbe essere di origine germanica, ma il libro degli incantesimi che sta leggendo è scritto in lingua italiana.
  • Walt Disney ha pagato agli animatori di Biancaneve e i sette nani 5$ per ogni gag che finiva nella versione finale del film.
  • Per creare il castello della regina Grimilde, gli animatori si sono ispirati all’Alcázar di Segovia, un castello-fortezza che si trova in Spagna. L’Alcázar di Segovia è una fortezza risalente al periodo della dominazione araba, posta su un’altura situata ai margini della Sierra de Guadarrama nella città spagnola di Segovia (Castiglia e León, Spagna centrale), città di cui rappresenta, insieme all’Acquedotto romano, uno dei monumenti più rappresentativi.
  • Biancaneve non interagisce una volta con il principe. Questo la rende l’unica Principessa Disney che non parla con il suo interesse amoroso.
  • C’è una teoria popolare dei fan della Disney che ipotizza lo scheletro che viene deriso dalla Regina sia il Principe. Inoltre molti fan della Disney credono che Biancaneve sia tecnicamente morta e la scena finale in cui Biancaneve e il Principe arrivano al castello del Principe rappresenta in realtà una loro riunione nell’aldilà, con le nubi color pesca che si suppone rappresentino il paradiso.
  • Il film costato 1,49 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo 418.

 

La colonna sonora

  •  La colonna sonora del film, candidata ad un Premio Oscar, è stata realizzata a sei mani da Frank Churchill & Larry Morey (musica) con Paul J. Smith & Leigh Harline (canzoni).
  • 25 canzoni sono state scritte per il film, ma solo otto sono state usate.
  • Un numero musicale, “You’re Never Too Old to Be Young”, interpretato dai nani è stato pre-registrato, ma mai animato (può essere ascoltato nella colonna sonora come una demo).

 

TRACK LISTINGS:

1. Overture – Snow White – Frank Churchill & Larry Morey
2. Magic Mirror – Leigh Harline
3. I’m Wishing / One Song – Adriana Caselotti and Harry Stockwell
4. Queen Theme – Frank Churchill
5. Far Into The Forest – Frank Churchill & Paul J. Smith
6. Animal Friends / With a Smile and a Song – Adriana Caselotti
7. Just Like A Doll’s House – Frank Churchill & Paul J. Smith
8. Whistle While You Work – Adriana Caselotti
9. Heigh-Ho – The Dwarf Chorus
10. Let’s See What’s Upstairs – Frank Churchill & Paul J. Smith
11. There’s Trouble a-Brewin’ – Frank Churchill & Larry Morey & Leigh Harline
12. It’s a Girl – Frank Churchill & Leigh Harline
13. Hooray! She Stays – Frank Churchill
14. Bluddle-Uddle-Um-Dum (The Dwarf’s Washing Song) – The Dwarf Chorus
15. I’ve Been Tricked – Leigh Harline
16. The Silly Song (The Dwarfs’ Yodel Song) – The Dwarf Chorus
17. Some Day My Prince Will Come – Adriana Caselotti
18. Pleasant Dreams – Frank Churchill & Paul J. Smith
19. A Special Sort of Death – Leigh Harline
20. Why Grumpy, You Do Care – Frank Churchill & Leigh Harline & Larry Morey
21. Makin’ Pies – Frank Churchill & Leigh Harline & Larry Morey
22. Have a Bite – Leigh Harline
23. Chorale for Snow White – Frank Churchill
24. Love’s First Kiss(Finale) – Frank Churchill & Larry Morey & Leigh Harline
25. Music in Your Soup – The Dwarf Chorus
26. You’re Never Too Old To Be Young – The Dwarf Chorus

 


 

[Per ascoltare il brano della colonna sonora “Il mio amore un di’ verrà” clicca sull’immagine in alto]