Top 2018, i migliori film usciti in sala secondo Cineblog
Ripercorriamo il meglio del 2018 in sala nelle tre classifiche coi migliori film degli ultimi dodici mesi
Siamo al capolinea. Prima di congedarci da questi altri dodici mesi di cinema e quant’altro, noi di Cineblog, come ogni anno in questo periodo, ci siamo messi a spulciare tra le visioni dei mesi passati, tirando fuori dal cassetto ciò che secondo ciascuno di noi meglio rappresenta il 2018.
Ovviamente il riferimento è ai film usciti nelle sale italiane dal primo gennaio al 31 dicembre, perché così funziona. Nelle tre pagine successive, dunque, Federico, Pietro e il sottoscritto facciamo un recap, qualcuno barando (solo il sottoscritto), perché ringraziando il cielo solo dieci posizioni si sono rivelate poche.
È bello tornare a potere condividere con voi che ci seguite un giochino che sì è tale ma pure qualcosa di più: l’anno scorso ne abbiamo sentito la mancanza. Questa perciò diventa l’occasione per ringraziarvi di essere stati con noi, malgrado il breve periodo di turbolenze, sperando di avervi tra queste pagine ancora a lungo.
E che il 2019, che qui in bottega vi stiamo già confezionando nel migliore dei modi possibili, sia per voi l’anno che sperate, ma soprattutto abbia in serbo per voi tutto ciò di cui avete davvero bisogno. A risentirci a davvero breve.
FEDERICO
1) Il Filo Nascosto di Paul Thomas Anderson: indiscutibile capolavoro a cui l’Academy ha negato la meritata gioia del trionfo agli Oscar. Ma statuetta o meno rimane senza ombra di dubbio il più bel film degli ultimi 12 mesi.
2) Roma di Alfonso Cuaron: l’Amarcord del regista messicano, costretto a virare su Netflix causa miopia dei principali studios, terrorizzati da un progetto tanto personale e d’autore.
3) Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino: sorprendentemente delicato, commovente e straordinariamente scritto e interpretato.
4) Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh: la miglior sceneggiatura originale dell’ultima annata, che ha definitivamente consacrato un autore come McDonagh.
5) Cold War di Pawel Pawlikowski: la più struggente storia d’amore di questo 2018.
6) Girl di Lukas Dhont: un debutto che è un’autentica folgorazione.
7) Un affare di famiglia di Hirokazu Kore’eda: l’eccelso ritorno di un maestro.
8) Mektoub, My Love – Canto Uno di Abdellatif Kechiche: snobbato alla Mostra del Cinema di Venezia, snobbato in sala, eppure così pieno di vita e bellezza.
9) La terra dell’abbastanza di Damiano D’Innocenzo e Fabio D’Innocenzo: due fratelli all’esordio, per un film dalla forza visiva, interpretativa e registica solida e potente.
10) Hereditary – Le radici del male di Ari Aster: debutto disturbante e visionario, con una Toni Collette mostruosamente brava.
PIETRO
1) Avengers: Infinity War: Marvel Studios sforna uno dei suoi migliori capitoli, epico e con un cast di supereroi da capogiro, senza dimenticare lo sfaccettato Thanos, il miglior villain in assoluto dell’Universo Cinematografico Marvel.
2) Ready Player One: il cult di Ernest Cline prende letteralmente vita dalle mani della sua maggiore fonte d’ispirazione, il regista Steven Spielberg. Su schermo un’apoteosi citazionista che incanta gli occhi e fa sorridere il cuore.
3) Bumblebee: gli anni ’80 continuano ad imperversare e stavolta rilanciano la saga dei Transformers ormai in debito di ossigeno, riportandola alle origini con un riuscito prequel dal sapore decisamente nostalgico.
4) Dogman: una rivisitazione dal taglio neorealista del famigerato caso di cronaca nera noto come “il delitto del Canaro”. Matteo Garrone usa i fatti reali come base per poi costruire un film “altro” nel suo inconfondibile stile, e come accaduto con il Luciano di Reality, anche stavolta il protagonista, un bravissimo Marcello Fonte, diventa maschera di un’Italia di confine.
5) Black Panther: se da “Infinity War” ci si attendeva il meglio, “Black Panther” è stato invece la vera sorpresa formato cinecomic del 2018. In questo particolare film Marvel si percepisce un orgoglio forte per le tradizioni e le proprie origini, un invito a riscoprire le proprie radici in un contesto ludico, ma meno “easy” di come potrebbe apparire a prima vista.
6) Spider-Man – Un nuovo universo: Spider-Man approda sul grande schermo nel suo primo lungometraggio animato. L’operazione allestita da Phil Lord e Christopher Miller (The Lego Movie), che mette in scena Miles Morales e il Ragnoverso, strabilia ed entusiasma per il sorprendente mix visivo che ingloba fumetto e animazione al computer, in una audace modalità mai vista in precedenza. Imperdibile e con nulla da invidiare alle precedenti versioni live-action dell’iconico Uomo Ragno.
7) Solo: A Star Wars Story: uno spin-off all’insegna della nostalgia che cattura alla perfezione l’atmosfera della trilogia originale, e che potrebbe far storcere il naso agli spettatori più giovani e ai meno avvezzi all’iconica “Galassia lontana lontana”. Divertente, nostalgico e con un protagonista davvero azzeccato che è piaciuto allo stesso Harrison Ford. Un film travagliato, sottovalutato e assolutamente da rivalutare.
8) A Quiet Place – Un posto tranquillo: un film capace di creare una tensione palpabile dal primo all’ultimo minuto di visione. Il silenzio diventa cornice ed escamotage narrativo di un plot post-apocalittico che ingloba il thriller nella sua forma più pura, le dinamiche di un dramma familiare e la tensione di un survival-horror, per un film assolutamente ineccepibile nella sua ricercata semplicità tutta all’insegna dell’emotivo andante.
9) Revenge: un revenge-movie tutto al femminile, iperviolento e curatissimo dal punto di vista visivo, con una fotografia strepitosa. La regista Coralie Fargeat decanta un’ode al cinema di genere nella sua forma più pura e brutale, un approccio cinefilo e citazionista incarnato da una talentuosa Matilda Lutz che diventa simulacro femminista e femminile.
10) Mowgli – Il figlio della giungla: l’esordio alla regia di Andy Serkis centra l’obiettivo, regalare al pubblico una versione alternativa, dark e per un pubblico adulto del classico della Disney Il libro della giungla. Un film dal suggestivo impatto visivo, dalla motion-capture volutamente fumettosa e con scene che strizzano l’occhio all’horror (vedi la caverna delle scimmie). Il film ha finito per essere distribuito su Netflix, ma avrebbe meritato senza dubbio una tappa nelle sale.
ANTONIO
1. Il filo nascosto: siccome è il film più perfetto dell’anno.
2. Mektoub, My love – Canto Uno: siccome c’è la vita in pressoché ogni sua forma o quasi.
3. L’albero dei frutti selvatici: siccome con la Letteratura sul grande schermo Ceylan è uno dei maestri indiscussi.
4. A Beautiful Day: siccome cogliere il Bello nella disperazione è affare solo di pochi.
5. Un affare di famiglia / Old Man & the Gun: siccome entrambi, per vie diverse ma in qualche modo analogo, riscaldano il cuore.
6. La ballata di Buster Scruggs / Tre Manifesti ad Ebbing, Missouri: siccome la vita è tragica e comica insieme, non a fasi alterne.
7. Wajib: siccome è oltremodo complesso parlare di certe cose e malgrado questo riuscirci.
8. Penguin Highway: siccome c’è bisogno di un antidoto alla becera rassegnazione.
9. Nella tana dei lupi / Ready Player One: siccome il primo è una sorta di classico per i vecchi e il secondo un classico per i nuovi.
10. Visages villages: siccome Agnès Varda va a casa di Godard, il quale non si fa trovare.