Carlo Giuffrè è morto, addio al Geppetto del Pinocchio di Benigni
Il cinema italiano piange la morte di Carlo Giuffrè.
A poco più di un mese dai suoi 90 anni, si è spento Carlo Giuffrè, attore partenopeo di cinema e gigante del teatro a lungo visto in coppia con il fratello Aldo, scomparso nel 2010.
Debuttante sul grande schermo nel 1950 con Napoli milionaria di Eduardo De Filippo, Giuffrè, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, ha girato quasi 100 film in 70 anni di carriera. A dirigerlo grandi registi come Roberto Rossellini (La macchina ammazzacattivi), Dino Risi (Belle ma povere e Noi donne siamo fatte così), Pietro Germi (Il ferroviere), Mario Monicelli (La ragazza con la pistola) e Steno (Il trapianto e Cose di Cosa Nostra), fino a Roberto Benigni, che nel 2002 lo volle nel kolossal Pinocchio negli abiti di Geppetto. Nel 2016, con Vincenzo Salemme alla regia, la sua ultima partecipazione cinematografica in Se mi lasci non vale.
Nel 1984 il primo e unico trionfo ai David di Donatello come miglior attore non protagonista in Son contento di Maurizio Ponzi, che gli regalò anche una nomination ai Nastri d’Argento. Nel 2007, invece, Giuffrè è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dal Presidente della Repubblica.