Robby Müller, morto lo storico direttore della fotografia di Wim Wenders, Jim Jarmusch e Lars von Trier
Il mondo del cinema piange la scomparsa di un grande direttore della fotografia.
Si è spento all’età di 78 anni Robby Müller, direttore della fotografia olandese celebre per le proprie collaborazioni con Wim Wenders, Jim Jarmusch e Lars Von Trier. A confermare la notizia del decesso di Müller, malato da tempo, la sua famiglia.
Nel lontano 1970 il debutto cinematografico con Summer in the City di Wim Wenders, regista nonché amico ritrovato più e più volte. Nel 1971 con The Goalkeeper’s Fear of the Penalty, con La Lettera Scarlatta nel 1973, Alice nella Città nel 1974, Falso Movimento nel 1975 (German Film Award per la migliore fotografia), con Nel corso del Tempo nel 1976, l’Amico Americano nel 1977. Nel 1984 Paris, Texas fa decollare entrambi, tanto da portare Robby ad Hollywood. Prima con Vivere e morire a Los Angeles di William Friedkin, poi con Daunbailò, che inaugura la sua collaborazione con il genio di Jarmusch. I due si ritroveranno anche con Dead Man, Mystery Train – Martedì notte a Memphis, Coffee and Cigarettes e Ghost Dog. Sul set di Daunbailò Roberto Benigni viene affascinato dal talento di Müller, tanto da volerlo come direttore della fotografia de Il Piccolo Diavolo. Nel 1996 Robby incrocia Lars Von Trier con Le onde del Destino, prima di girare nel 2000 Dancer in the Dark. Grazie proprio a questi due titoli Müller vinse il premio come miglior direttore della fotografia dal New York Film Critics Circle e della National Society of Film Critics.
“Robby era una delle persone più straordinarie che abbia mai conosciuto, uno dei miei più cari amici, il mio fratello maggiore e il mio insegnante“, ha detto Jarmusch a IndieWire. “Senza di lui non penso che saprei nulla di cinema o di tante altre cose. Ora è volato via, ma è nel mio cuore, nel mio spirito e nei pensieri, e ci rimarrà per sempre. Grazie Robby, per tutto ciò che ci hai dato e per la tua presenza insostituibile nelle nostre vite“.