Peggio per me: nuova clip in esclusiva per Cineblog
Peggio per me: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sulla commedia di Riccardo Camilli nei cinema italiani dal 12 luglio 2018.
Il prossimo 12 luglio arriva nei cinema, con Distribuzione indipendente, la commedia Peggio per me di cui oggi possiamo proporvi una clip in anteprima e in esclusiva per Cineblog.
Nella clip vediamo il protagonista Francesco, interpretato da Riccardo Camilli, un 42enne che si crogiola in un passato ormai remoto ascoltando una musicassetta che aveva registrato con il suo migliore amico Carlo quando avevano dodici anni. L’arrivo della figlia ci fa capire che Francesco sta passando un periodo difficile, tra la indefinita “pausa di riflessione” chiesta dalla moglie e una figlia che appare distratta rispetto al bisogno del padre di un qualche gesto di affetto. Francesco non sa che sarà proprio quella musicassetta spuntata dal passato a salvargli la vita, diventando una sorta di “grillo parlante” che ha la voce di un ragazzino che Francesco conosce molto bene.
Peggio per me: trailer, foto e poster del film di Riccardo Camilli
Il 12 luglio Distribuzione Indipendente porta nelle sale Peggio per me, la commedia del regista romano Riccardo Camilli al suo ottavo lungometraggio. Cristilli è anche protagonista del film nel ruolo di un quarantaduenne in crisi la cui vita verrà letteralmente salvata da una vecchia musicassetta registrata negli anni ’80.
Roma, 1986. I dodicenni Francesco e Carlo, amici e compagni di classe, anziché dedicarsi ai compiti sono alle prese con dei mangianastri per creare divertenti “audio-remix” di televendite televisive e film per adulti. Ridono a crepapelle, e proprio nel pieno del divertimento la madre di Carlo, furibonda, li interrompe e li separa bruscamente. Trent’anni dopo, Francesco è un quarantaduenne che ha provato a costruirsi una vita normale, serena, ma che in pochi mesi gli è crollata addosso: la moglie lo ha lasciato ed è tornato a vivere dalla madre, la figlia di dodici anni lo vede come un perdente e un immaturo e come se non bastasse è stato licenziato dal suo incarico di insegnante di di sostegno. L’amico Carlo invece, depresso da anni, vive barricato in casa con la madre per la quale nutre ancora vecchi rancori. Tutto cambia quando Francesco ritrova nella sua auto una delle vecchie musicassette in cui gioca a fare il dj con Carlo: in un momento di sconforto totale posteggia vicino a un ponte in campagna, sta per compiere il più estremo e disperato dei gesti quando da lontano arriva la voce di un bambino…
Il film è interpretato da Riccardo Camilli, Claudio Camilli, Tania Angelosanto, Marianna Pistilli, Alessandra Ferro, Angela Ciaburri, Stefano Martinelli, Arianna Bonardi, Simone Destrero, Alessandro Mancini, Laura Nardi, Paolo Galli, Silvio Cafini, Ferruccio Lanza, Elisabetta Ventura e con la partecipazione straordinaria di Angelo Orlando
NOTE DI REGIA
#L’IDEA. I logorati e traballanti rapporti di Francesco con sua moglie, sua figlia e il suo amico storico, sono il pretesto per raccontare la fragilità della mia generazione, nel momento in cui i punti cardine di una vita serena di un occidentale medio (lavoro, famiglia, affetti, autostima) vengono improvvisamente a mancare. Il film cerca di raccontare soprattutto quanto “egoismo” si cela in ognuno di noi quando siamo convinti che tutto il mondo ci stia remando contro e, ancor di più, se pensiamo alle conseguenze che può portare un gesto estremo come il suicidio. Per questo viene in soccorso quella vocina, “da lontano”, per dire al Francesco adulto: “ho impiegato anni per farmi una vita, poi arrivi tu a buttare via tutto. Coglione!”.
#GLI ANNI OTTANTA. Che un ultraquarantenne come me, amante e figlio degli anni ’80, abbia inserito nel proprio film dei brevissimi flashback ambientati in quell’epoca, può far pensare a una “operazione nostalgia”. In realtà ho cercato di condensare in pochissimi minuti l’atmosfera di quella decade, non con tono malinconico ma con gli occhi di un bambino, con sguardo positivo, fresco,
attuale. Non ho mostrato audiocassette e mangianastri con la malinconia del “tempo che fu”, li ho concepiti come veri e propri personaggi del film, parte integrante della storia. Mi piacerebbe che i ragazzini di oggi vedessero “Peggio per me” e restassero affascinati da quegli aggeggi meravigliosi che erano le radio portatili, le doppie piastre, le audiocassette, i giradischi…