Montparnasse femminile singolare: nuove clip in italiano del film di Léonor Serraille
Montparnasse femminile singolare: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Léonor Serraille nei cinema italiani dal 24 maggio 2018.
Ha debuttato nei cinema italiani Montparnasse femminile singolare, il film Léonor Serraille che racconta le vicissitudini di Paula di ritorno a Parigi dopo una lunga assenza con un gatto sotto braccio, una serie di porte sbattute in faccia e neanche il becco di un quattrino in tasca. Incuriosita dalle tante persone che incontra, Paula ha una sola certezza: ricominciare daccapo, con entusiasmo e allegria.
Parthénos Distribuzione ha reso disponibili due clip con scene in italiano del film, interpretato da Lætitia Dosch, Grégoire Monsaingeon, Souleymane Seye Ndiaye, Léonie Simaga e Nathalie Richard.
La regista Léonor Serraille racconta la scelta della protagonista Lætitia Dosch.
[quote layout=”big”]In origine non pensavo ad alcuna attrice in particolare. Vedendola nel film La Bataille de Solferino di Justine Triet (2013) e in alcune registrazioni dei suoi spettacoli su Internet, mi è venuta voglia di incontrarla. Tra l’altro, c’erano delle risonanze evidenti tra lei e Paula. Ma è stato quell’incontro, nella vita reale, con la sua personalità che mi ha convinta a modificare la scrittura del personaggio. Già solo «googlandola» ero rimasta colpita dal contrasto tra alcune sue fotografie ultra-glamour e altre che non lo erano affatto e mi aveva fatto pensare al volto così mutevole di Anna Thomson in Sue di Amos Kollek (1997). Ero proprio alla ricerca di un’attrice che fosse in grado di incarnare tutte le sfumature del personaggio, ma che al tempo stesso potesse contraddire quello che era scritto. Lætitia ha una natura indefinita, è al tempo stesso schietta, allegra e vitale, ma ho anche colto in lei una tristezza che corrisponde al lato spezzato di Paula, alla sua sofferenza interiore. La sua eccentricità è un dato di fatto, ma poteva emergere anche l’altro estremo, bisognava lavorare questa materia più oscura. Mi ricorda Patrick Dewaere e Gena Rowlands, possiede la stessa capacità di lasciarsi trasportare da uno stato all’altro, da una energia bruta a una dolcezza malinconica, e questo mi commuove. Lætitia è come uno strumento musicale dalle mille corde. Può essere una femme fatale o al contrario, glaciale, adolescente, infantile. Ha delle «temperature» spiazzanti. Nel suo spettacolo, un one-woman show intitolato “Un Album”, interpreta uno dopo l’altro ottanta personaggi diversi. E in Paula, c’è un lato «performer» in senso realmente artistico, forse perché quando non hai più niente da perdere, la minima azione richiede un superamento dei tuoi limiti, una prestazione da record.[/quote]
Montparnasse femminile singolare: trailer italiano del film di Léonor Serraille
Parthénos Distribuzione il 24 maggio porta nei cinema italiani Montparnasse femminile singolare, film d’esordio della regista Léonor Serraille presentato al 70° Festival di Cannes e insignito del premio Camera d’Or come miglior opera prima.
Un gatto sotto braccio, una serie di porte sbattute in faccia, neanche il becco di un quattrino in tasca: ecco Paula, di ritorno a Parigi dopo una lunga assenza. Incuriosita dalle tante persone che incontra, ha una sola certezza: ricominciare daccapo, con entusiasmo e allegria.
Il film è interpretato da Lætitia Dosch, Grégoire Monsaingeon, Souleymane Seye Ndiaye, Léonie Simaga e Nathalie Richard.
Un film luminoso e originale, che rappresenta un elogio dell’instabilità e che dipinge con delicato realismo un ritratto femminile tragicomico, dinamico e solare.
Cosa vuol dire diventare una giovane donna? Ce lo racconta Paula (interpretata da Lætitia Dosch), 31 anni, perdendosi tra le strade di Parigi, al suo rientro da un lungo soggiorno in Messico. Il guaio è che il suo ex, il celebre fotografo Joachim con cui ha condiviso dieci anni di vita, non vuole più vederla e lei si ritrova, senza un soldo e senza casa. Accompagnata da un gatto, Paula, tra mille incontri, lavori precari e guai a non finire, armata solo della sua debordante emotività, si reinventa una nuova vita. A modo suo.
[quote layout=”big” cite=”Léonor Serraille – Regista]All’inizio della scrittura, avevo immaginato che Paula fosse fotografata da Joachim con un cappello giallo e che il titolo dello scatto fosse «Giovane donna con cappello giallo», come se fosse la tela di un pittore. Paula mette in discussione questa astrazione congelata di sé, che non sopporta. Quando lo psichiatra le dice: «Lei è una giovane donna libera», la definizione le provoca un violento accesso d’ira. Si tratta anche di una domanda molto semplice che ho continuato a pormi durante la fase della scrittura: che cosa significa essere una giovane donna? Spesso veniamo invitate a corrispondere ad un determinato schema, a un’identità, a una definizione. “Giovane donna” dovrebbe essere un’espressione libera, volutamente indefinita. Paula, come il film stesso, è alla ricerca della sua libertà, di una sua identità propria. Tuttavia, il titolo internazionale è Montparnasse Bienvenüe (Benvenuta a Montparnasse), che rende omaggio al quartiere di Montparnasse dove Paula lavora, cena con Joachim, eccetera. È dove io stessa ho vissuto quando sono arrivata a Parigi a 18 anni, in una stanza di servizio. L’ironia sta nella parola «benvenuta», dal momento che Paula non è benvenuta da nessuna parte, nonostante il fatto che apre tutte le porte che trova.[/quote]