E’ morto Miloš Forman, il ricordo di Blogo
E’ morto uno dei giganti della cinematografia internazionale. Miloš Forman.
Si è spento all’età di 86 anni Miloš Forman, regista ceco vincitore di due premi Oscar, quattro Golden Globe, un Orso d’Oro e un Orso d’Argento a Berlino, un Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes. Ad annunciarne il decesso l’agenzia di stampa CTK: “È morto silenziosamente, circondato dalla sua famiglia e dai suoi più stretti“, è trapelato dalla moglie Martina. Forman viveva negli Stati Uniti d’America.
Tra gli artefici della Nouvelle Vague praghese, la Nová VIna, Forman esordisce alla regia nel 1964 con L’asso di picche, subito Vela d’Oro al Festival del cinema di Locarno. Gli anni ’60 lo vedono tornare in sala con Gli amori di una bionda, nominato agli Oscar come miglior film straniero, e Fuoco ragazza mia!, ancora una volta nominato Academy come miglior film straniero, per poi sbarcare a Cannes nel 1971 con Taking Off, Grand Prix Speciale della Giuria. Nel 1974 vince un Golden Globe grazie al documentario Ciò che l’occhio non vede.
Ma è l’anno dopo, nel 1975, che Forman entra nella storia del cinema grazie a Qualcuno volò sul nido del cuculo, tratto dal romanzo omonimo di Ken Kesey e vincitore dei 5 Oscar più importanti (miglior film, miglior regista, miglior attore, miglior attrice, migliore sceneggiatura non originale). Sono solo 3 i film ad essere riusciti nell’impresa: Accadde una notte di Frank Capra e Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme, oltre per l’appunto a One Flew Over the Cuckoo’s Nest, trainato da un epocale Jack Nicholson. Nel 1979 Milos cambia completamente registro e realizza Hair, musical lisergico vincitore di due David di Donatello, per poi girare Ragtime (8 nomination agli Oscar e 7 ai Golden Globe), e Amadeus, altro capolavoro indimenticato. Forman vince il suo secondo Oscar come miglior regista (su 8 statuette vinte), oltre a 4 Golden Globe, 3 David, 4 Bafta, un Cesar, il DGA.
Gli anni ’80 si chiudono con Valmont, mentre i ’90 si aprono con Larry Flynt – Oltre lo scandalo, che lo porta a vincere un altro Golden Globe come miglior regista, l’EFA e l’Orso d’Oro a Berlino. Nel 1999 il regista gestisce a fatica Jim Carrey in Man on the Moon, biopic sul comico statunitense Andy Kaufman (Orso d’Argento a Berlino), con gli anni ‘2000 che vedono Forman al lavoro con L’ultimo inquisitore, interpretato da Natalie Portman e Javier Bardem. Nel 2009 la sua ultima fatica, Dobre placená procházka, mai vista in Italia.
Cittadino americano dal 1975, Forman ha sposato nel 1999 Martina Zborilova, dalla quale ha avuto due gemelli, nati proprio durante la lavorazione di Man on the Moon. Non a caso il regista li chiamò Andrew (come Andy Kaufman) e James (come Jim Carrey).
[accordion content=”film” title=”Filmografia Milos Forman”]
Laterna magika II (1960) – documentario
Konkurs (1964) – documentario
Kdyby ty muziky nebyly (1964) – cortometraggio documentaristico
L’asso di picche (Černý Petr) (1964)
Gli amori di una bionda (1965)
Hoří, má panenko (1967)
Taking Off (1971)
I Miss Sonia Henie (1971) – cortometraggio
Ciò che l’occhio non vede (1973) – documentario, episodio “The Decathlon”
Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)
Hair (1979)
Ragtime (1981)
Amadeus (1984)
Valmont (1989)
Larry Flynt – Oltre lo scandalo (1996)
Man on the Moon (1999)
L’ultimo inquisitore (2006)
Dobre placená procházka (2009)