La Mélodie: nuove clip in italiano del film di Rachid Hami
La Mélodie: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Rachid Hami nei cinema italiani dal 26 aprile 2018.
Il 26 aprile arriva nei cinema italiani La Mélodie, il dramma di Rachid Hami che racconta le situazioni difficili realmente vissute dai giovani allievi delle scuole multietniche parigine.
La Mélodie segue Arnold (Samir Guesmi), un timido studente affascinato dal violino, che scopre di avere una forte predisposizione per lo strumento. La strada di Arnold s’incrocia con quella di Simon (Kad Merad), un famoso musicista ormai disilluso che arriva in una scuola alle porte di Parigi per dare lezioni di violino.
Il regista Rachid Hami parla del casting di Kad Merad per il ruolo di Simon, i cui metodi d’insegnamento rigidi non facilitano il rapporto con alcuni allievi problematici.
[quote layout=”big”]Durante la scrittura non avevo in mente nessun attore in particolare per interpretare Simon. Al momento del casting ho incontrato molti attori. Quello che mi ha colpito di Kad è stata la sua umanità disinvolta. Tra di noi si è creata una complicità immediata: come me, è un uomo rigoroso, un grande lavoratore amante del cinema. Con lui ho voluto lavorare sul ruolo in una maniera ben precisa. Il fatto che abbia capelli e barba rasati non è un caso; quello che mi interessava era che l’immagine pubblica di Kad Merad passasse dietro al personaggio di Simon per ristabilire un certo equilibrio tra gli attori professionisti e quelli amatoriali. L’ho quindi guidato attraverso un esperimento interiore, quasi muto, per lasciare lo spazio ai bambini e favorire il contrasto con la loro esuberanza. Questo ha permesso di stabilire, dal momento della loro apparizione sullo schermo, un equilibrio drammaturgico. È stato interessante perché Kad non aveva mai interpretato un personaggio come Simon, questa tonalità si è rivelata nuova per lui. La voglia che ha manifestato di interpretare un personaggio inedito e di fare il possibile per risultare credibile come violinista mi ha davvero colpito. Non ne ha voluto sapere di ricorrere ad effetti speciali, si è posto come sfida l’apprendimento delle tecniche per suonare il violino per diventare a tutti gli effetti Simon Daoud. [/quote]
La Mélodie: trailer italiano, poster e foto del film di Rachid Hami
Il 26 aprile Officine UBU porta nei cinema italiani la pellicola francese La Mélodie di Rachid Hami, una storia sulla forza della rinascita attraverso le proprie passioni.
Il regista traduce in immagini e parole le situazioni difficili realmente vissute dai giovani allievi delle scuole multietniche parigine. Un film sull’amore per la vita e per l’arte, dove i protagonisti affrontano le disillusioni con una nuova speranza, cercando di ottenere il loro riscatto sociale. Una rivalsa che ha il suono di un violino accordato sulle note della vita.
Simon, un famoso musicista ormai disilluso, arriva in una scuola alle porte di Parigi per dare lezioni di violino. I suoi metodi d’insegnamento rigidi non facilitano il suo rapporto con alcuni allievi problematici. Tra loro c’è Arnold, un timido studente affascinato dal violino che scopre di avere una forte predisposizione per lo strumento. Grazie al talento di Arnold e all’incoraggiante energia della sua classe, Simon riscopre a poco a poco le gioie della musica. Riuscirà a ritrovare l’energia necessaria per ottenere la fiducia degli allievi e mantenere la promessa di portare la classe ad esibirsi al saggio finale alla Filarmonica di Parigi?
Il regista Rachid Hami, classe 1985, nasce in Algeria e a 8 anni, per scappare dalla guerra civile, si trasferisce con madre e fratelli in un quartiere di Pierrefitte-sur-Seine, nella banlieu parigina. Hami durante la realizzazione del suo primo medio metraggio, Point d’effet sans cause, dove gli attori erano persone del suo quartiere ha avuto il supporto del regista Arnaud Depleschin.
[quote layout=”big”]Quando ho incontrato Arnaud Depleschin, lui si è subito interessato al mio lavoro di regista. È venuto da me, nel mio palazzo di periferia, per aiutarmi a completare quel film che è stato trasmesso su Arte e selezionato al Festival Premiers Plans d’Anger. Ho apprezzato enormemente il suo aiuto. Arnaud Depleschin è un regista che dà tutto se stesso, come Abdellatif Kechiche. Da uomo esigente e vero amante della settima arte mi ha dato tanti consigli aiutando concretamente la mia maturazione come regista, Oggi, lo considero un grande “fratello di cinema”. Ho così potuto realizzare il mio secondo film, “Choisir d’aimer”, un medio metraggio con Louis Garrel e Leila Bekhti.[/quote]
Rachid Hami racconta come è nato il progetto de La mélodie.
[quote layout=”big”]Una notte, il mio co-sceneggiatore, Guy Laurent, mi ha chiamato per dirmi che aveva visto un reportage su dei ragazzi che suonavano musica classica nei quartieri. Guy ha lavorato spesso nel cinema commerciale, ma ha pensato subito a me per realizzare un film su questo soggetto. C’era effettivamente una risonanza tra quello che facevano questi bambini e il mio percorso personale. Ho preso contatti con i responsabili di Démos, un programma d’educazione musicale e orchestrale con una vocazione sociale, supportato dalla Filarmonica di Parigi – ai quali ho portato il mio documentario, dopodiché mi hanno aperto le porte affinché io potessi seguire i gruppi dei ragazzi. Parallelamente, mi sono interessato alle classi orchestrali, dirette dall’Educazione Nazionale. Da Gennevilliers a Parigi passando per Asnières, ho cominciato a sviluppare dei legami con questi ragazzi. Man mano che li osservavo nel loro lavoro con i professori, una storia si è creata nella mia testa, e un ragazzo che suonava il violino che avevo incontrato a Belleville mi ha ispirato il personaggio di Arnold. Non è solo una questione di cinema e di realtà sociale. In La mélodie c’è il desiderio di tradurre in immagini e parole una devozione alla vita e all’arte di fronte a situazioni difficili (miseria, violenza, abbandono, integrazione) dalle quali ognuno cerca di fuggire, e la voglia di affrontare le disillusioni della vita per meglio esprimere i motivi della speranza.[/quote]