Stasera in tv: “La Bella e la Bestia” su Italia 1
Italia 1 stasera propone “La bella e la Bestia”, film fantastico del 2014 diretto da Christophe Gans e interpretato da Vincent Cassel e Léa Seydoux.
Cast e personaggi
Léa Seydoux: Belle
Vincent Cassel: La bestia
André Dussollier: Padre
Eduardo Noriega: Perducas
Yvonne Catterfeld: Principessa
Myriam Charleins: Astrid
Sara Giraudeau: Clotilde
Audrey Lamy: Anne
Jonathan Demurger: Jean-Baptiste
Nicolas Gob: Maxime
Louka Meliava: Tristan
Doppiatori italiani
Domitilla D’Amico: Belle
Roberto Pedicini: La bestia
Gil Baroni: Padre
Franco Mannella: Perducas
Monica Ward: Astrid
Roberta De Roberto: Clotilde
Claudia Razzi: Anne
Gianfranco Miranda: Jean-Baptiste
Edoardo Stoppacciaro: Maxime
Flavio Aquilone: Tristan
La trama
1810. Dopo il naufragio delle sue navi, un mercante caduto in disgrazia si rifugia in campagna con i suoi sei figli. Tra di loro c’è la più giovane, Belle. Durante un faticoso viaggio, il mercante scopre il regno magico della Bestia. La Bestia lo condannerà a morte per avergli rubato una rosa, destinata proprio a Belle.
Sentendosi responsabile della terribile sorte che si abbatte sulla sua famiglia, Belle decide si sacrificarsi al posto del padre. Al castello della Bestia, però, non è la morte che attende Belle, bensì una vita dolorosa, che alterna momenti di magia, allegria e malinconia. Ogni sera, all’ora di cena, Belle e la Bestia s’incontrano. Imparano a conoscersi come due estranei diversi in tutto: mentre la Bestia deve respingere i suoi slanci amorosi, Belle tenta di svelare i misteri del suo regno.
Una volta calata la notte, però, dei sogni le rivelano poco a poco il passato della Bestia. Una storia tragica, che le fa comprendere come questo feroce essere solitario fosse un tempo un maestoso principe.
Armata del suo coraggio, lottando contro i pericoli e aprendo il suo cuore, Belle riuscirà a liberare la Bestia dalla maledizione, trovando, così, il vero amore.
Commento e recensione
Il regista Christophe Gans (Silent Hill) torna alle atmosfere cupe del suo Il patto dei lupi e, sulla scia di riletture dark di celebri fiabe come Alice in Wonderland e Biancaneve e il cacciatore, ci narra una nuova intrigante versione della celeberrima fiaba che la Disney ha trasformato in un capolavoro d’animazione.
Con l’uscita del recente remake live-action con protagonista Emma Watson, il film di Gans si pone come una suggestiva ma ridondante alternativa dal punto di vista visivo all’incantevole remake Disney, restando una spanna sotto anche dal punto di vista del make-up digitale che limita la performance di Vincent Cassel. Tutto questo concentrarsi su uno sfarzo visivo debordante non permette al cuore della storia di emergere, lasciando emozioni e sentimenti ai margini di un live-action che in realtà di “live” ha davvero poco.
Curiosità
- Il doppiatore Roberto Pedicini, che doppia la Bestia nell’edizione italiana di questo film, aveva già doppiato il medesimo personaggio nel film del 1987 La bella e la bestia con Rebecca De Mornay e John Savage parte della serie Cannon Movie Tales. Pedicini ha inoltre doppiato Gaston nel classico d’animazione Disney del 1991.
- La doppiatrice Domitilla D’Amico, che doppia Belle nell’edizione italiana di questo film, ha doppiato il medesimo personaggio nelle serie tv C’era una volta e La bella e la bestia.
- Il regista Christophe Gans ha spiegato che l’ambientazione temporale del film è un mix di due epoche distinte: “Innanzitutto nel Primo Impero, per una ragione artistica semplice: Napoleone si identificava con un imperatore romano e quindi naturalmente la mitologia greco-latina tornò di moda nelle arti decorative di quel periodo. La pittura di quell’epoca mi ha poi ispirato molto per l’estetica generale del film. “La Bella e la Bestia” si sviluppa anche tre secoli prima, all’epoca in cui viveva il principe. È una specie di rinascimento totalmente inventato che mi ha permesso di situare il film su due piani dimensionali. Durante tutta la sua prigionia, Belle vede in sogno il castello com’era prima che la maledizione vi si abbattesse contro. Le scenografie si sono dunque sviluppate in due versioni, una fiabesca, dove tutto è invaso dal roseto, e un’altra, cangiante, che rappresenta un’epoca d’oro di cui il Principe ha provocato la fine commettendo un atto terribile contro la natura e contro lui stesso”.
La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono di Pierre Adenot, compositore francese alla sua prima partitura fantasy. Tra i crediti di Adenot segnaliamo musiche per il corale Paris, je t’aime e la commedia romantica Emotivi anonimi.
TRACK LISTINGS:
1. Il était une fois un riche marchand – Pierre Adenot
2. Perducas – Pierre Adenot
3. Dans la tourmente – Pierre Adenot
4. Le château de la Bête – Pierre Adenot
5. Tadums – Pierre Adenot
6. Le rosier – Pierre Adenot
7. Départ chez la Bête – Pierre Adenot
8. La Princesse et les lucioles – Pierre Adenot
9. Premier repas – Pierre Adenot
10. Cache-cache – Pierre Adenot
11. La biche – Pierre Adenot
12. Une autre valse – Pierre Adenot
13. Sur le lac gelé – Pierre Adenot
14. Revenez papa chéri – Pierre Adenot
15. Chasse et mort de la princesse – Pierre Adenot
16. Le danger – Pierre Adenot
17. Pillage – Pierre Adenot
18. Dieu de la forêt – Pierre Adenot
19. Perducas contre la bête – Pierre Adenot
20. Métamorphose – Pierre Adenot
21. Epilogue – Pierre Adenot
22. La Belle et la Bête (Générique fin) – Pierre Adenot
23. Valse tadum – Pierre Adenot
24. Dark Waltz History – Brian Keane
25. Sauras-tu m’aimer (Deuxième générique fin) – Yoann Freget
26. How Can You Love Me – Yoann Freget
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