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Il Corvo, Alex Proyas contro il reboot

Alex Proyas si appella ad Hollywood. Non ‘riavviate’ Il Corvo. Fatelo per Brandon Lee.

pubblicato 6 Dicembre 2017 aggiornato 27 Agosto 2020 22:56

Sono anni, oramai, che si parla di un remake de Il Corvo. Del 2008, con Jason Statham possibile mattatore, i primi rumor, per poi passare la ‘maschera’ a Mark Wahlberg, Bradley Cooper, James McAvoy, Tom Hiddleston, Luke Evans, Jack Huston e infine Jason Momoa. In cabina di regia si sono invece succeduti Juan Carlos Fresnadillo, F. Javier Gutierrez e Corin Hardy, con la Relativity Media che ha nel frattempo perso i diritti a favore della Sony.

Una telenovela infinita sulla possibile rinascita di quel Eric Draven ideato da James O’Barr e nel 1994 portato al cinema da Alex Proyas e Brandon Lee, morto durante le riprese della pellicola.

Proprio Proyas, via social, ha oggi voluto prendere le distaze dal progetto con un post dal titolo inequivocabile: “Perché penso che il Corvo non debba essere rifatto“.

[quote layout=”big”]’Ho avuto il privilegio di conoscere Brandon Lee – era un attore giovane, immensamente dotato, con un gran senso dell’umorismo e un futuro brillante davanti a lui. Ho anche avuto il privilegio di poterlo definire un amico. Il nostro rapporto di lavoro come attore/regista è stato più che una semplice collaborazione. Insieme abbiamo realizzato un film che ha toccato molte persone. Non ho voluto il classico credit “un film di”, per Il Corvo. Volevo che fosse il film di Brandon, perché lo era, perché non avrebbe potuto realizzare altri film. Ha portato tutta la sua passione nella pellicola ed è rimasta come sua eredità. È un film di cui sarebbe stato orgoglioso. Ho terminato il film per Brandon – lottando contro il dolore, insieme ai solidali membri del cast e della troupe che hanno tutti amato Brandon, per completarlo in sua assenza. Eravamo imbevuti della forza dello spirito di Brandon e della sua ispirazione. Non solo dal fantastico lavoro di Brandon come attore e film-maker, siamo stati toccati anche dal suo essere uomo, dalla sua umanità.
Il Corvo non sarebbe un film che varrebbe la pena “rifare” se non fosse per Brandon Lee. Se non fosse stato per Brandon, non avreste mai sentito parlare di questo personaggio. E’ il film di Brandon. Credo sia uno di quei casi speciali in cui Hollywood dovrebbe lasciare che resti una prova dell’immenso talento di un uomo e del suo sacrificio, e non avere o aggiungere altri nomi a questa storia. So che ci sono stati i sequel, ma il concetto di “riavviare” questa storia, e il personaggio originale, un personaggio a cui Brandon ha pagato un prezzo troppo alto, mi sembra sbagliato. Per favore lasciate che questo rimanga il film di Brandon’.
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