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Noir in Festival 2017: tutti i film in programmazione

Giunto alla sua ventisettesima edizione, il Noir in Festival cerca di consolidare la propria posizione quale punto di riferimento italiano per gli amanti del genere. Ancora una volta saranno Milano e Como a fare da cornice, dal 4 al 10 dicembre 2017

pubblicato 23 Novembre 2017 aggiornato 27 Agosto 2020 23:33

Immancabile in questo periodo dell’anno, il Noir in Festival si fa ancora una volta portavoce degli amanti del genere. Cinema e letteratura, ma da qualche anno pure le ineludibili serie TV, quali veicoli di un microcosmo regolato da codici che questa manifestazione si propone di indagare nel loro sviluppo, o semplicemente fotografare rispetto a ciò che propone la contemporaneità.

Per il secondo anno di seguito a fare da cornice saranno Milano e Como, in quest’ordine stavolta, laddove nel 2016 la manifestazione si aprì sul celebre Lago. Ovviamente la nostra attenzione è già rivolta a quanto il Noir ha da offrire lato cinema, e la proposta, sulla carta, ci pare più consona e di livello rispetto alla passata edizione. La Direzione porta per esempio ben tre film da Cannes, due addirittura dal Concorso, ossia Wonderstruck e You Were Never Really Here (che chi scrive ha particolarmente apprezzato), mentre l’altro è un film indonesiano presentato in Quinzaine des Réalisateurs.

Per gli appassionati del compianto Jonathan Demme, che ci ha lasciato ad aprile scorso, tra gli eventi speciali troviamo la versione restaurata in 4K de Il silenzio degli innocenti. Nell’ambito poi dell’omaggio a Margaret Atwood, insignita per l’occasione del Raymond Chandler Award, verrà pure proiettato il film da cui è stata tratta la recente e omonima serie TV The Handmaid’s Tale, ossia quello diretto da Volker Schlöndorff ed uscito nel 1990.

Altra novità sta nel nuovo concorso di IULM e Noir in Festival per il cinema italiano, ideato da Gianni Canova in accordo con Giorgio Gosetti, per il quale concorrono otto film finalisti scelti appunto da Gianni Canova e Giorgio Gosetti fra i noir di produzione italiana usciti in sala nel corso dell’anno solare 2017. Gli otto film finalisti verranno proiettati fra il 3 e il 6 dicembre a Milano nell’Auditorium IULM in via Carlo Bo 7, con introduzione o del regista e/o di alcuni membri del cast. A scegliere il vincitore del Premio Caligari 2017 sarà una giuria popolare di giovani studenti e di appassionati, guidata da un Presidente affiancato da due critici cinematografici.

Di seguito tutti i film che verranno proiettati nell’ambito dell’edizione di quest’anno.

CONCORSO

MADAME HYDE (MRS. HYDE)
di Serge Bozon
con Isabelle Huppert e Romain Duris
Francia, 2017

La signora Géquil è un’insegnante timida, disprezzata da colleghi e studenti. In una notte tempestosa, mentre
conduce un esperimento nel suo laboratorio, sviene colpita da un fulmine. Quando si sveglia, si sente
decisamente diversa… e la comparsa della temibile signora Hyde presto ha un impatto sui metodi didattici della
signora Géquil.
“Questo è un film sulla scuola o, più precisamente, sulla difficoltà di trasmettere un insegnamento. Infatti, il
successo educativo tardivo di Madame Géquil le “brucia le ali” (e il resto). Solo quando diventa un’altra donna, è in
grado di dare qualcosa ai suoi studenti. Peccato che quest’altra donna non si fermi più!”. (Serge Bozon)

HANDIA
di Jon Garaño, Aitor Arregi
con Eneko Sagardoy, Joseba Usabiaga
Spagna, 2017

Paesi Baschi 1843. Martín, un giovane soldato sconfitto in guerra torna a casa e non può credere a quello che
vede. Il caro fratello Joaquín si è trasformato in un vero e proprio gigante del tutto inutile al lavoro che si conduce
nel casale di famiglia. Per mantenere i loro cari, allora, i due fratelli si imbarcano in una folle avventura,
trasformando il Gigante di Altzo in un fenomeno da circo, con spettacoli nelle piazze, nei teatri e nelle corti più
importanti d’Europa. Tuttavia, presto imparano che l’industria dell’intrattenimento è piena di sfide, menzogne e
tradimenti. Un mondo dove più in alto si sale, più pesantemente si cade.
“Handia, basato su fatti realmente accaduti, racconta la storia di uno dei più grandi miti della storia basca, quella
di Miguel Joaquín, il gigante di Altzo. Questo contadino è nato nel 1819 e la sua odissea personale ha coinciso con
anni turbolenti che rappresentarono un prima e un dopo nella storia dei Paesi Baschi”. (Jon Garaño, Aitor Arregi)

BURN OUT
di Yann Gozlan
con Manon Azem, François Civil, Samuel Jouy
Francia, 2017

Tony, testa calda e amante delle sensazioni forti, vive soltanto per realizzare il suo sogno: diventare pilota
professionista di Superbike. Finché non scopre che la madre di suo figlio è legata alla malavita e che l’unica via
d’uscita è mettere il suo talento al servizio dei mafiosi. Pilota di giorno e corriere di notte, Tony affonda in una
spirale infernale che lo porterà sull’orlo di una crisi…
“Mi piacciono da sempre le storie forti, un piede nel genere e l’altro nella realtà. Al mio terzo film ho deciso di
spingere il pedale e di far divertire il pubblico pur restando fedele alla mia visione del mondo. Che non è
propriamente allegra”. (Yann Gozlan)

EUTHANIZER
di Teemu Nikki
con Matti Onnismaa, Jari Virman
Finlandia, 2017
Distribuzione italiana: I WONDER

Veijo Haukka è un meccanico cinquantenne, che come secondo lavoro mette “a riposo” gli animali malati. Ma
cosa accade quando decide di salvare il cane della persona sbagliata? Il film ruota intorno ai diritti degli animali,
alla sofferenza e alla morte. Tuttavia, il tema principale non riguarda il bene e il male, bensì la totale stupidità
degli uomini.
“Molti B-movie che mi hanno ispirato sono “A-movie” per me. Forse ci sarà sempre un’atmosfera da B-movie nei
miei film. All’inizio volevo fare un film di genere dal carattere anni Settanta, come Ispettore Callaghan: il caso
Scorpio è tuo! o Il giustiziere della notte. Nel mentre, ho anche pensato a un’opera come Taxi Driver e altri film
violenti con un forte vigilante come protagonista”. (Teemu Nikki)

YOU WERE NEVER REALLY HERE
di Lynne Ramsay
con Joaquin Phoenix, Ekaterina Samsonov, Alessandro Nivola
Gran Bretagna/Francia, 2017
Distribuzione italiana: Europictures

Nina è una ragazzina scomparsa, figlia di un senatore newyorchese. Joe è un veterano di guerra ed ex agente
dell’FBI che vive con l’anziana madre ed è tormentato dai fantasmi del suo passato. Sicario specializzato nella
guerra contro i trafficanti del sesso, Joe viene ingaggiato per salvare Nina da un giro di prostituzione ma finirà per
innescare una pericolosa spirale di violenza, scatenata dalla corruzione del potere e dal desiderio di vendetta.
“Penso che la maggior parte dei cineasti abbia un approccio psicologico e un interesse per la questione della
condizione umana. Per ciò che mi riguarda, amo approfondire i personaggi con la loro bellezza, i loro difetti, i loro
diversi aspetti. Sul set, ho avuto l’impressione di vivere io stessa un’esperienza post-traumatica perché la storia del
film ha un’influenza forte sulla mente”. (Lynne Ramsay)

THE NILE HILTON INCIDENT
di Tarik Saleh
con Fares Fares, Mari Malek, Yaser Aly Maher
Svezia, Danimarca, Germania, 2017
Distribuzione italiana: Movies Inspired

Noredin è un detective corrotto della polizia del Cairo che quotidianamente arrotonda intascando tangenti dai
venditori ambulanti e dai proprietari dei locali. Normalmente, estorce denaro dai criminali del posto. Una notte gli
viene assegnata un’indagine per omicidio. Una cantante è stata trovata morta al Nile Hilton. Quello che inizialmente
sembra essere un crimine passionale si rivela essere qualcosa che riguarda le alte sfere della società egiziana.
“Mentre scrivevo il film sapevo bene che mi sarei cacciato nei guai. È un po’ come prendere un appuntamento con
un serial killer. Tuttavia, neppure nella mia immaginazione più fervida, avrei potuto prevedere quanto sarebbe
stata folle questa produzione. Sono molto contento che nessuno sia morto”. (Tarik Saleh)

MARLINA SI PEMBUNUH DALAM EMPAT BABAKMARLINA
THE MURDERER IN FOUR ACTS
MARLNA, OMICIDA IN QUATTRO ATTI

di Mouly Surya
con Marsha Timothy, Dea Panendra, Egi Fedly
Indonesia, Francia, Malesia, Thailandia 2017
Distribuzione italiana: Lab 80 film

Marlina vive a Sumba, in Indonesia. Sta risparmiando per poter seppellire il marito secondo i riti tradizionali. Un
uomo si presenta alla sua porta e, impassibile, la informa che lui e sei compagni sono venuti per prenderle tutti i
soldi, il bestiame e infine per stuprarla. Mentre è costretta a preparare la cena ai suoi aggressori, Marlina medita
la propria vendetta.
“Sumba è un’isola insolita tra le migliaia che compongono l’Indonesia. Ha un aspetto molto peculiare. La maggior
parte dell’Indonesia è piena di vegetazione, mentre Sumba è un’isola arida, simile al Texas”. (Mouly Surya)

TOMATO RED
di Juanita Wilson
con Jake Weary, Julia Garner, Anna Friel, Nick Roux
Irlanda, Canada, 2017

A Venus Holler il destino è scritto sin dalla nascita. Per la ventunenne Jamalee con i suoi capelli rossi pomodoro,
significa rimanere incinta, finire in carcere o buttarsi da una rupe. Per sua madre, Bev, vuol dire arrangiarsi per
pagare le bollette. «I problemi si raggirano non si affrontano. Prendi una birra, la butti giù, ti rilassi e ti fai una
grassa risata». Questo, però, non basta a Jamalee. Il suo piano è quello di andarsene il più velocemente possibile.
Ma suo fratello Jason nasconde un segreto tremendo che minaccia di mandare all’aria tutti i suoi piani.
“Daniel Woodrell ti incanta con il suo linguaggio poetico e ti fa sorridere con il suo senso dell’umorismo. Poi ti
colpisce con una qualche realtà ottenuta faticosamente e ti lascia di sasso. Penso che questo libro sia più attuale
che mai. I personaggi sono meravigliosamente imperfetti e padroni dei propri destini. La storia è molto originale e
potente e ti conduce dentro un’avventura ricca di colpi di scena e svolte impreviste. E la fine? È devastante”
(Juanita Wilson)

FUORI CONCORSO

MY COUSIN RACHEL (RACHEL)
di Roger Michell
con Rachel Weisz, Sam Claflin, Holliday Grainger, Iain Glen
Gran Bretagna/Stati Uniti, 2017
Distribuzione italiana: 20th Century Fox

Orfano di entrambi i genitori, il piccolo Philip Ashley viene allevato dal cugino Ambrose in una tenuta signorile,
nelle nebbiose terre della Cornovaglia. Partito per il continente come scapolo convinto, disinteressato alle donne
e assorbito dai propri affari, Ambrose scrive a sorpresa di aver sposato nel viaggio una giovane donna conosciuta
in Italia. Da allora le lettere diventano rare e le notizie che riportano fanno temere il peggio. Quando Philip
apprende che il cugino è morto in Toscana e che la vedova, la cugina Rachel, è in viaggio per l’Inghilterra, si
ripromette di accogliere la donna con freddezza e ostilità, pianificando malignamente di farle patire i dolori e le
sofferenze che sicuramente ha inflitto al marito fin sul letto di morte. Ma Rachel non sembra l’arrampicatrice
spregiudicata dipinta negli ultimi messaggi di Ambrose; spicca invece per fascino e dolcezza. In poco tempo riesce
a conquistare l’affetto di (quasi) tutti gli abitanti della casa, compreso quello del giovane Philip, sul punto di
ereditare la proprietà.
Tratto dal romanzo omonimo di Daphne du Murier (1951) il film è la seconda versione per lo schermo dell’opera
di un’autrice già amata da Alfred Hitchcock (Rebecca la prima moglie, Gli uccelli). Nel 1952 Henry Koster ne fece
un film (Mia cugina Rachele) che segnò l’esordio a Hollywood di Richard Burton. A lui venne affidata la parte del
giovane e inesperto Philip che lo portò dritto alla nomination all’Oscar, ma come miglior attore non protagonista.
A impersonare Rachele fu chiamata invece Olivia De Havilland, subentrata a Vivien Leigh. Appartenente al genere
thriller con qualcosa di horror, My Cousin Rachel risente dell’influenza di Hitchcock e perfino di Roman Polanski,
anche se può essere considerato una tumultuosa love-story senza lieto fine.

WONDERSTRUCK (LA STANZA DELLE MERAVIGLIE)
di Todd Haynes
con Oakes Fegley, Millicent Simmonds, Michelle Williams, Julianne Moore
Stati Uniti, 2017
Distribuzione italiana: 01 DISTRIBUTION

Due storie, ambientate in epoche diverse, scorrono parallele fino all’incontro magico e sorprendente nel poetico
finale. Tratto dal romanzo illustrato di Brian Selznick (autore di La straordinaria invenzione di Hugo Cabret), il film
comincia nel 1927 in New Jersey, dove la piccola Rose (Millicent Simmonds) colleziona articoli e ritagli di giornale che
ritraggono la sua attrice preferita (Julianne Moore). Cinquant’anni dopo, a più di duemila chilometri di distanza, nel
Minnesota, il giovane Ben (Oakes Fegley) sogna di stringere la mano del padre che non ha mai conosciuto. Legati
dall’aspirazione comune di incontrare un idolo dell’infanzia, Ben e Rose partono alla volta di New York, guidati il
primo da un indizio sconcertante scoperto in casa e la seconda da un allettante titolo di giornale.

EVENTI SPECIALI

THE SILENCE OF THE LAMBS (Il silenzio degli innocenti)
di Jonathan Demme
con Jodie Foster, Anthony Hopkins, Scott Glenn
USA, 1991
Versione restaurata 4K

A 25 anni dai 5 premi Oscar (un record solo altre due volte eguagliato) e dopo il trionfale ritorno in sala in Gran
Bretagna, arriva anche in Italia al Noir in Festival, grazie alla collaborazione con Park Circus e BFI, la versione
splendidamente restaurata del capolavoro di Jonathan Demme. Tratto dal romanzo di Thomas Harris, reso
memorabile dalle interpretazioni di Jodie Foster (Clarice Sterling) e Sir Anthony Hopkins (Hannibal Lecter), il film
resta una pietra miliare nella storia del noir contemporaneo.

IL DEMONE DI LAPLACE
di Giordano Giulivi
con Alessandro Zonfrilli, Carlotta Mazzoncini, Duccio Giulivi, Ferdinando D’Urbano
Italia, 2016

Un bicchiere in caduta libera. Vi siete mai chiesti se sia possibile prevedere il numero di frammenti che ne saranno
prodotti? Dopo ripetuti esperimenti, un team di ricercatori è riuscito in quest’impresa apparentemente
impossibile. Attirato dal sorprendente risultato, il misterioso professor Cornelius invita gli scienziati nella propria
villa isolata, per poter meglio conoscere i loro studi. Ma quando questi giungono sul posto non trovano il loro
ospite ad accoglierli, bensì uno strano modellino dell’abitazione, su cui vengono rappresentate azioni
assolutamente normali, eppure incredibili. In quello che presto si rivela essere un nuovo esperimento i ricercatori
dovranno ricoprire un ruolo ben diverso dal solito: quello del bicchiere in caduta libera.
Dopo il successo di pubblico e di critica al Fantasia International Film Festival 2017 di Montréal e all’Étrange
Festival 2017 di Parigi, è arrivato anche a Hollywood (al mitico Chinese Theater) un film italiano nel programma
dello Screamfest Horror Film Festival. Il Demone di Laplace è un lungometraggio indipendente, prodotto da
AstroLab Pictures, realizzato nell’arco di oltre sette anni di lavoro, che, partendo dal quesito del matematico e
fisico francese Pierre Simon Laplace legato al determinismo e ad un ipotetico mondo dominato dalle leggi della
meccanica classica, sviluppa una trama avvincente e ricca di tensione.

OMAGGIO A MARGARET ATWOOD

THE HANDMAID’S TALE (Il racconto dell’ancella)
di Volker Schlöndorff (1990)
con Natasha Richardson, Robert Duvall, Faye Dunaway, Aidan Quinn, Elizabeth McGovern

In un futuro immaginario, una catastrofe ecologica ha causato la sterilità delle donne. Si è imposta una nuova
struttura politica nel mondo: la “Repubblica di Galaad”, dove regna una cultura religiosa fondamentalista pseudo-
cristiana su base vetero-testamentaria. E’una società fortemente patriarcale in cui il fine supremo è diventata la
procreazione. Le poche donne fertili, comprese le suore e tutte coloro che non sono riconosciute dallo Stato,
vengono prima raccolte in centri, denominati “Centri rossi” dal colore del vestito che saranno obbligate a portare,
poi private di qualsiasi possedimento e del proprio nome, infine chiamate “Ancelle” ed assegnate ai Comandanti
del regime, le cui consorti non sono più in grado di procreare. La storia è narrata da Offred (ossia “Di Fred” per
segnare la sua appartenenza al “Comandante”) che ripercorre la sua vita con qualche flashback aperto sul
passato.
Adattato per lo schermo da una sceneggiatura di Harold Pinter, reso straniante dalle musiche di Ryuichi Sakamoto
e dal cromatismo senza tempo delle scene di Colleen Atwood, il film è un singolare esempio del rapporto tra il
mondo di Margaret Atwood e lo stile cinematografico di Schlöndorff, per la terza volta confrontato con un testo
letterario di matrice anglosassone e una produzione americana. Una versione più fedele al testo di Atwood è la
serie televisiva del 2017, ideata da Bruce Miller con Elisabeth Moss e Joseph Fiennes, attualmente diffusa da
Netflix.

GLORIA GRAHAME: UN’ICONA DEL NOIR
IN A LONELY PLACE (Il diritto di uccidere)

di Nicholas Ray
con Humphrey Bogart e Gloria Grahame
Stati Uniti, 1950, 91’

Dixon (Dix) Steele, reduce della seconda guerra mondiale con il grado di capitano, è uno sceneggiatore
cinematografico caduto in disgrazia. Una sera, nel locale notturno in cui si incontra con il suo agente Mel
Lippman, Dix fa conoscenza con la guardarobiera Mildred con cui rincasa, parlando del romanzo che ha
appassionato la ragazza e che incuriosisce il suo accompagnatore. Una donna spia dalla finestra la singolare
coppia: è l’inquilina di fronte, Laurel Gray. La mattina seguente Dix viene svegliato dal suo ex commilitone Brub
Nicolai, ora detective della polizia. Questi gli comunica che Mildred è stata assassinata nella notte, strangolata e
gettata da un’auto in corsa, e che lui è il principale sospetto per il detective Lochner. A scagionarlo sarà proprio
Laurel. Tra i due nasce una travolgente storia d’amore, ma il capitano Lochner tormenta la donna mettendola al
corrente dei precedenti penali del suo amante ed in guardia dal temperamento impulsivo e violento di Dix…
Apprezzato dalla critica, il film non ottenne grandi incassi all’uscita nelle sale. Prodotto dalla casa indipendente
gestita dallo stesso Bogart, doveva avere come protagonista femminile Lauren Bacall, già da qualche anno moglie
di Bogart, ma la Warner impose Gloria Grahame, moglie di Nicholas Ray. A partire dagli anni settanta, la critica
(soprattutto francese) riscopre il film, tanto che nel 2007 In a Lonely Place viene scelto per essere conservato nel
National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

STORIE DEL GIALLO ITALIANO

HARLEM
di Carmine Gallone
con Massimo Girotti, Amedeo Nazzari, Elisa Cegani, Vivi Gioi
versione restaurata da Cineteca Nazionale
Italia, 1943, 80’

Tommaso è un giovane pugile italiano. Riposta la laurea nel cassetto, parte per l’America del Nord, intenzionato a
sfondare nel mondo del pugilato. A New York incontra il fratello Amedeo, che si occupa di costruzioni edili. Ma
una banda di malfattori accusa Amedeo di essere un assassino, per cui finisce in tribunale; Tommaso, in un grande
incontro sul ring, riesce a battere il campione afroamericano e con la borsa ricevuta potrà pagare la cauzione per
liberare il fratello. Amedeo però sarà comunque ucciso in un agguato e, in punto di morte, supplicherà Tommaso
di tornare in patria. Il film, girato a Cinecittà in piena Seconda guerra mondiale tra la fine del 1942 e l’inizio
dell’anno successivo, esce nelle sale nel mese di aprile del 1943. Carmine Gallone, per disporre del folto pubblico
di afroamericani, riuscì a far giungere nel teatro di posa un gruppo di prigionieri di colore, provenienti da un
campo di prigionia nei pressi di Roma.
Imbastito con un preciso scopo dimostrativo e didascalico in un finale alla Griffith e nel serrato montaggio di un
incontro di pugilato. Dopo tanta penuria, dopo tanto ozioso paesaggismo, abbiamo visto la gente scattare in piedi,
gridare battere le mani. Gli autori hanno voluto dare alla pellicola un surrogato dei film americani…
“ (Antonio
Pietrangeli in “Bianco e Nero”, 1 giugno 1943)

PREMIO CALIGARI 2017
PER IL MIGLIOR FILM ITALIANO DI GENERE DELL’ANNO

Omicidio all’italiana di Maccio Capatonda
domenica 3 dicembre, ore 17.30 | introduce il film il regista Maccio Capatonda

Sicilian Ghost Story di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza
domenica 3 dicembre, ore 20.30 | introducono il film il direttore della fotografia Luca Bigazzi
e il produttore Massimo Cristaldi

Ammore e malavita dei Manetti Bros.
lunedì 4 dicembre, ore 17.30 | introducono il film i registi Marco e Antonio Manetti

Falchi di Toni D’Angelo
lunedì 4 dicembre, ore 20.30 | introducono il film il regista Toni D’Angelo e il produttore Gianluca Curti

Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone
martedì 5 dicembre, ore 17.30 | introduce il film il regista Alessandro Rak

La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi
martedì 5 dicembre, ore 20.30 | introduce il film il regista Donato Carrisi

I figli della notte di Andrea De Sica
mercoledì 6 dicembre, ore 15.30 | introduce il film il regista Andrea De Sica

Monolith di Ivan Silvestrini
mercoledì 6 dicembre, ore 17.30 | introduce il film il regista Ivan Silvestrini