Ave Cesare! – Al cinema con i fratelli Coen e la Hollywood dei tempi d’oro
I fratelli Coen ci raccontano la Hollywood dei tempi d’oro con “Ave Cesare!” – Al cinema da oggi, 10 marzo.
Oggi 10 marzo i fratelli Ethan e Joel Coen (Non è un paese per vecchi, Il Grinta, Fargo) tornano al cinema con Ave Cesare!. A 25 anni da Barton Fink – E’ successo a Hollywood i due cineasti di culto tornano ad omaggiare la Hollywood che fu, quella degli anni ’50 in cui si realizzavano musical leggendari, si giravano kolossal da mozzare il fiato e il genere peplum era nel periodo di massimo fulgore, ma era anche l’epoca di star capricciose e volubili che spesso e volentieri finivano nei guai costringendo gli studios ha reclutare una figura all’epoca nota come “fixer”, uno scaltro factotum con il compito di sviare la stampa scandalistica e togliere da situazioni scottanti il divo del momento, guai che di solito erano legati a sesso, droga e alcol.
E’ in questo scenario che incontriamo la star Baird Whitlock interpretata dal Premio Oscar George Clooney, surreale mix di divi ispirato a Robert Taylor (Quo Vadis?), Charlton Heston (Ben-Hur) e Kirk Douglas (Spartacus) che viene rapito durante le riprese di un film peplum.
George Clooney parla del suo personaggio che definisce un’inconsistente star del cinema:
E’ probabilmente il personaggio più stupido che ho interpretato per loro. È semplicemente un’inconsistente star del cinema, che è di fatto un personaggio irreale…o no?” È abituato ad avere un gruppo di persone che si prende cura di lui ed è una dimensione in cui si trova a suo agio e che lo fa sentire protetto.
Sulle tracce di Whitlock troviamo il “fixer” Eddie Mannix interpretato da Josh Brolin e basato sul vero E.J. Mannix produttore e fixer della MGM. Mannix si trova per le mani un divo latitante e una richiesta di riscatto avanzata da un misterioso gruppo che si fa chiamare “Il Futuro” e che intima allo studio di sborsare oltre 100.000 dollari o potranno scordarsi la loro gallina dalle uova d’oro.
Josh Brolin parla di Mannix e lo descrive come una sorta di figura paterna:
E’ una straordinaria figura paterna. Ha la capacità di dare un’incredibile sicurezza, così come un buon padre è in grado di fare. Nel suo privato è pieno di debolezze, ma quando lo vedi muoversi in pubblico, sui set cinematografici, mentre si adopera per gestire questi monelli debosciati, la motivazione che lo spinge ad andare avanti è lo spirito di lealtà per lo studio e per il suo capo, Nick Schenk, che gli ha dato la possibilità di iniziare. Fa tutto il possibile per non farsi sfuggire nulla dalle mani. Come tutti i buoni genitori, Mannix sa quando essere severo e quando essere premuroso. Gli attori sanno perfettamente che sarà sempre presente al loro fianco, e riuscirà a mantenere intatta la bolla dello studio. Ma se uno di loro decidesse di uscire dal confine, allora diventa scorretto e non fa più parte della famiglia. È la classica mentalità mafiosa, che ricorda il passato di Eddie come buttafuori nei locali notturni.
Benvenuti a Hollywood – L’ambientazione del film
Ave, Cesare! è un omaggio all’Età d’Oro di Hollywood e una satira sul sistema degli studios. Il film celebra l’industria dei sogni, ma ne svela anche gli altarini e alcuni meccanismi meno nobili degli affari cinematografici durante gli anni di maggiore successo. La commedia è ambientata agli inizi degli anni ’50, un periodo critico per l’industria della celluloide che cominciava a mostrare le prime crepe. Gli studios più importanti erano da poco stati costretti a liberarsi della proprietà delle sale cinematografiche e stavano affrontando l’improvvisa ascesa di un nuovo rivale: la televisione.
Ho capito da subito che sarebbe stato divertente lavorare su un film ambientato nell’età d’oro di Hollywood. A quale attore non sarebbe piaciuto? Pensate ai costumi, al glamour, alla qualità e a tutto quello che accadeva dietro le quinte. Non ci ho pensato un attimo. Peraltro, i fratelli Coen sono molto divertenti sul set. Sanno esattamente quello che vogliono, ma sono anche aperti a suggestioni dall’esterno. Con loro il film viaggia in una dimensione serena ma allo stesso tempo molto creativa. (Scarlett Johansson).
Non da meno si sentiva la pressione degli importanti cambiamenti politici e sociali scatenati nel dopoguerra, inclusa la dilagante paura dei Comunisti e della Guerra Fredda. Hollywood rispose a queste minacce, reali o immaginarie, servendo al pubblico un intrattenimento sensazionale e di evasione: grandiose storie ispirate alla Bibbia con migliaia di comparse, ridondanti musical in Technicolor con spettacolari coreografie alla Busby Berkeley, oltre a una continua offerta di pellicole Western e di raffinati drammi da salotto.
È stata un’illuminazione. Ho finalmente capito come erano fatti i film all’epoca, dal modo in cui venivano girate le scene alle scelte dei movimenti di camera da una scena all’altra. È stato come vivere un sogno ambientato negli studios nel 1951. (Channing Tatum)
Una macchina rodata e condotta dai boss degli studios come piccoli feudi, con un controllo rigido, a volte invadente, su ogni aspetto delle vite professionali e private delle loro star. Carriere costruite ad arte e curate in ogni dettaglio, per celebrità a cui veniva imposto in quali film apparire, come vestirsi e chi frequentare. Quando, inevitabilmente, qualcuno degli attori si spazientiva fino a ribellarsi, gli studios dovevano affidare a una persona il compito di coprire ogni indiscrezione e mantenerli lontano dall’occhio pubblico. Non c’era prezzo troppo alto per mantenere in vita l’illusione della fama.
Un cast stellare tra divi di ieri e di oggi
Uno dei punti forti di Ave Cesare! è senza dubbio il cast stellare che rappresenta un riuscito ingranaggio di talenti dei nostri giorni la cui potenza può essere considerata equivalente a quella dei migliori anni di Hollywood. Interpreti del film sono George Clooney nei panni dell’inconsistente e surreale divo Baird Whitlock, Josh Brolin in quelli del factotum e “aggiustaguai” degli studios mr. Eddie Mannix e Jonah Hill nei panni del “testimone” a noleggio Joe Silverman. Il cast include anche l’attrice Premio Oscar Frances McDormand come la montatrice e regina della moviola C.C. Calhoun basata sulla celebre montatrice Margaret Booth, Scarlett Johansson è DeeAnna Moran che ammicca alla star Esther Williams resa celebre dai suoi film musicali che prevedevano spettacolari coreografie di nuoto e tuffi, e Channing Tatum è Burt Gurney, una stella del cinema in stile Gene Kelly, un divo dalla testa ai piedi e a tutto tondo poiché si divide fra canto e ballo sul set, ma vive la vita dell’attore 24 ore su 24.
Non avevo veramente mai fatto nulla come quello che mi hanno chiesto Joel ed Ethan Coen. Poter vivere l’esperienza del set insieme a loro è stata un’esperienza formativa. Sono attenti a ogni dettaglio e l’accuratezza della messa in scena è perfetta. Qualcuno può credere che stiano semplicemente prendendosi gioco dell’industria cinematografica e della sua storia, ma in realtà le stanno rendendo un incredibile omaggio. È un’impresa abbastanza sorprendente. (Channing Tatum)
In questa galleria di personaggi e omaggi allo star-system hollywoodiano troviamo anche Hobart (Hobie) Doyle, il cowboy canterino interpretato da Alden Ehrenreich che ammicca a 4 celebri attori specializzati in western (Howard Keel, Dick Foran, James Ellison e Tim Holt), il sofisticato ed esigente regista europeo Laurence Laurentz di Ralph Fiennes basato su Vincent Minnelli secondo marito di Judy Garland e padre di Liza Minnelli e la Carlotta Valdez di Verónica Osorio, attrice ispanica che ammicca alla diva e icona brasiliana Carmen Miranda sotto contratto con la 20th Century Fox negli anni ’40.
Joel ed Ethan hanno un modo di dirigere molto particolare, direi quasi rilassato. È molto raro trovare un’atmosfera così gradevole sul set. Tutto è stato molto rapido e organizzato e una grossa mole di lavoro è stata girata in grande velocità, al contrario di molti altri film. Hanno la loro squadra, di cui si fidano ciecamente e tutto risulta veramente efficiente. (Ralph Fiennes)
Naturalmente immancabili gli omaggi alla Hollywood più “gossippara” con le sorelle Thora e Thesaly Thacker interpretate dall’attrice Premio Oscar Tilda Swinton e basate sia sulla giornalista e “pettegola” di Hollywood Hedda Hopper che sulle giornaliste, opinioniste e sorelle gemelle Ann Landers (vero nome Pauline “Eppie” Friedman Lederer) e Abigail Van Buren (vero nome Pauline Friedman Phillips).
Curiosità sul film
- George Clooney sul set è stato effettivamente schiaffeggiato da Josh Brolin più volte, la reazione mostrata nel film è quindi genuina. Quando si sarebbero dovuti incontrare per provare la scena dello schiaffo, Clooney si trovava ancora in Inghilterra e ha scritto un’email a Joel Coen scusandosi con lui e con Brolin. “Fate sapere a Josh che potrà schiaffeggiarmi con tutta la violenza che crede non appena mi incontrerà.”
- Lo studio cinematografico fittizio “Capitol Pictures” che appare nel film è precedentemente apparso in Barton Fink – E Successo a Hollywood (1991) altra pellicola dei fratelli Coen.
- Questo film segna l’ottava collaborazione dell’attrice Frances McDormand con i fratelli Coen. Frances è anche la moglie di Joel Coen.
- Questa è la quarta collaborazione di George Clooney con i fratelli Coen. Hanno già lavorato insieme in Fratello, dove sei? (2000), Prima ti sposo, poi ti Rovino (2003), e Burn After Reading – A prova di spia (2008).
- La voce e il canto di Hobie Doyle sono stati forniti dal cantante folk Willie Watson.
- Il cast film include quattro premi Oscar: George Clooney, Frances McDormand, Fisher Stevens, e Tilda Swinton, e tre candidati all’Oscar: Josh Brolin, Jonah Hill e Ralph Fiennes.
- Questa è la terza collaborazione di Josh Brolin con i fratelli Coen dopo Non è un paese per vecchi (2007) e Il Grinta (2010).
- Nel cast ruoli anche per Christopher Lambert e Dolph Lundgren nei panni rispettivamente di un regista scandinavo e del comandante di un sottomarino sovietico. Il ruolo di Lundgren inizialmente molto più lungo e stato quasi interamente tagliato dal montaggio finale.
La colonna sonora del film
I fratelli Coen per la colonna sonora di Ave Cesare! hanno deciso di siglare la loro sedicesima collaborazione con il compositore Carter Burwell, sue le musiche di Blood Simple – Sangue facile, Arizona Junior, Crocevia della Morte, Barton Fink – È Successo a Hollywood, Mister Hula Hoop, Fargo, Il grande Lebowski, L’uomo che non c’era, Fratello, Dove Sei? (che è valsa al compositore una nomination ai BAFTA), Prima Ti Sposo Poi Ti Rovino, Non è un paese per vecchi, Burn After Reading – A Prova di Spia, A Serious Man e il remake Il Grinta.
La colonna sonora oltre alle musiche originali di Carter Burwell include anche il brano “No Dames” cantato dall’attore Channing Tatum, “The Cattle Call” del cantante country statunitense Eddie Arnold e due pezzi interpretati dal Coro dell’Armata Rossa (“Slavery and Suffering” e “Echelons Song”.
Iniziativa in collaborazione con Universal Pictures Italia