Come Saltano i Pesci: dai segreti di famiglia al cinema
La ricerca di identità, la capacità di intraprendere un cambiamento e i segreti di famiglia, arrivano al cinema con il film di Alessandro Valori
Mio padre, la mia adorata nonna materna e buona parte dei miei partenti, sono nati in un paesino della provincia di Amandola, nelle Marche incastonate tra le vette dei Monti Sibillini, come l’ultimo film di Alessandro Valori, con la macchina da presa puntata sulla famiglia, quasi mai perfetta anche quando lo sembra e quei cambiamenti che costringono i suoi componenti a fare come i pesci.
Come Saltano i Pesci, con il soggetto di Simone Riccioni, Alessandro Valori, Serena De Angelis e la sceneggiatura di Serena De Agelis e Paula Boschi, porta sul grande schermo la ricerca di identità di Matteo (Simone Riccioni) un 26enne con un sogno nel cassetto, i genitori Italo (Giorgio Colangeli) e Mariella (Maria Amelia Monti) che lo amano profondamente, la sorellina Giulia (Maria paola Rosini) che lo considera il suo eroe e una vita perfetta mandata in frantumi da una telefonata.
Il suo mondo era costruito attorno ad una terribile bugia. Matteo per far luce sull’accaduto parte alla ricerca della verità. La realtà che troverà è molto diversa da quello che immaginava. In un susseguirsi di avvenimenti incontrerà persone che faranno parte della sua nuova vita e scoprirà quale sarà il suo futuro.
Un film che estende la ricerca di identità alla capacità di intraprendere un cambiamento, prodotto da Multivideo in associazione con Linfa, presentato ufficialmente alle Giornate Professionali di Cinema a Sorrento, che Multivideo e Mariposa Cinematografica distribuiranno al cinema a partire dal 31 Marzo 2016.
Come Saltano i Pesci: note di regia
Dopo un film drammatico come “Radio West” e una commedia come “Chi nasce tondo”, con “Come saltano i pesci” ho idealmente continuato la ricerca sull’identità e la rappresentazione: su chi siamo veramente al di là delle apparenze, quando la vita e gli eventi ci pongono di fronte alla realtà delle cose e alla nostra intimità più autentica e dobbiamo farci i conti. “Come saltano i pesci” è una sintesi in cui gli stili si mescolano, dove momenti di gioia e ilarità si alternano a momenti drammatici e riflessivi, seguendo il ritmo naturale della vita e delle emozioni. La camera è ‘attaccata’ ai personaggi, li osserva e li segue nel loro viaggio fisico e interiore, senza volersi sovrapporre con uno sguardo invadente, senza preconcetti e senza una tesi da dimostrare che li ingabbia. Semplicemente sono e agiscono secondo la loro coscienza e le loro convinzioni, man mano che nascono e si chiariscono nel loro animo. Si parla di amore, di famiglia, di fede e di confronto generazionale cercando di declinare questi grandi temi con gli occhi e il sentire di chi li vive e li subisce. E infine li fa propri, vivendoli a modo suo.