Alex Kurtzman alimenta dubbi sul futuro del Dark Universe dopo il deludente La Mummia
Il flop de La Mummia alimenta dubbi sul futuro Dark Universe del regista e produttore Alex Kurtzman.
Costato 150 milioni di dollari, ai quali aggiugerne altri 100 per il lancio promozionale, La Mummia ha fortemente deluso le attese. Critiche spesso feroci e 397,691,218 dollari incassati in tutto il mondo, appena 80 dei quali negli Stati Uniti d’America. Primo capitolo dell’annunciato Dark Universe, il titolo di Alex Kurtzman, regista nonché produttore, è stato un buco nell’acqua. Ma lo studios non è intenzionato a fermarsi, tutt’altro, tanto dall’aver annunciato in sala per il 14 febbraio del 2019 La moglie di Frankenstein di Bill Condon, oltre a pianificare titoli legati a Van Helsing, Il Mostro della Laguna Nera e l’Uomo Invisibile.
Peccato che Kurtzman, scottato dall’infelice esperienza de La Mummia, possa seriamente tirarsene fuori, come confessato nelle ultime ore.
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“La verità è che non lo so. Non ho ancora deciso, questa è la risposta più onesta che possa darvi. Penso che ogni film sia diverso. L’unica cosa certa è che i mostri della Universal sono ancora molto amati, dopo quasi cento anni dalla loro nascita. Quindi penso che anche gli americani li ameranno, bisogna solo trovare i giusti ingredienti”.[/quote]
Più facile a dirsi che a farsi, evidentemente. Da oltre un decennio, oramai, la Universal prova il rilancio dei propri amati mostri, senza però mai riuscire a colpire nel segno. Van Helsing di Stephen Sommers, The Wolfman di Joe Johnston e persino Dracula Untold con Luke Evans non hanno fatto certamente faville, con La Mummia di Kurtzman ultimo e probabilmente più angosciante inciampo. Perché un Universo Mostri è stato ideato e partenza peggiore di questa non poteva esserci.
Fonte: Comingsoon.net