Locarno 70, Pardo d’onore Manor al regista Jean-Marie Straub
50 anni fa esordiente proprio a Locarno in qualità di regista, Jean-Marie Straub sarà premiato con il Pardo d’Oro.
84enne regista francese, Jean-Marie Straub sarà celebrato con il Pardo d’onore Manor al Festival del Cinema di Locarno, arrivato alla sua 70esima edizione. Straub, non a caso, è stato un assiduo frequentatore di Locarno sin dal suo debutto con Chronik der Anna Magdalena Bach, presentato nel 1968 nella programmazione principale, per poi passare ad Antigone, nel 1992 proiettato in Piazza Grande, e Kommunisten, visto nel 2014 Fuori Concorso. Carlo Chatrian, Direttore artistico del Locarno Festival, ha così commentato la scelta.
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“Poter premiare l’opera e la figura di Jean-Marie Straub nella 70esima edizione del Festival è un onore particolare. Non solo per lo stretto rapporto che Straub e Huillet hanno avuto con il Locarno Festival, ma soprattutto perché i loro film occupano un posto imprescindibile nella storia del cinema moderno e hanno tuttora un’influenza innegabile su diversi registi. Spesso è stato usato il termine ‘rigore’ per parlare della loro pratica; rivedendo i loro film si sente anche quanta libertà palpita in ogni inquadratura – cosa di cui il cinema “digitale” ha un assoluto bisogno. I film di Straub e Huillet hanno molto da dirci, forse per questo le recenti retrospettive a loro dedicate, nel 2016 al MoMA di New York, al Centre Georges Pompidou di Parigi e a Madrid al Museo Reina Sofia, sono state così bene accolte. La presenza di Jean-Marie Straub a Locarno mi rende particolarmente orgoglioso e sono convinto che il pubblico gli tributerà quell’accoglienza che i grandi registi come lui meritano”.[/quote]
Insieme alla compagna di vita Danièle Huillet, deceduta nel 2006, Straub ha realizzato una trentina di film dal 1963 al 2009. 11 anni fa i due vennero omaggiati con un “Leone Speciale per l’innovazione del linguaggio cinematografico” alla 63ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Un cinema radicale, di rigore, il loro, in cui è l’essenziale a far sua la scena. Cinema che si fa letteralmente settima arte.
Fonte: HollywoodReporter