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Stasera in tv: “Il Marchese del Grillo” su Rete 4

Rete 4 stasera propone “Il marchese del Grillo”, film commedia del 1981 di Mario Monicelli e interpretato da Alberto Sordi, Paolo Stoppa e Flavio Bucci.

5 Gennaio 2021 08:47

Cast e personaggi

Alberto Sordi: Onofrio del Grillo/Gasperino il carbonaio
Paolo Stoppa: Papa Pio VII
Caroline Berg: la cantante francese, Olimpia Martin
Riccardo Billi: l’ebanista Aronne Piperno
Isabella De Bernardi: figlia di Gasperino
Elisa Mainardi: moglie di Gasperino
Flavio Bucci: il capo brigante, Don Bastiano
Giorgio Gobbi: il domestico, Ricciotto
Cochi Ponzoni: il cognato, conte Rambaldo
Andrea Bevilacqua: il nipote, Pompeo
Marc Porel: l’amico ufficiale francese, capitano Blanchard
Leopoldo Trieste: il cappellano di Palazzo del Grillo, don Sabino
Marina Confalone: Camilla, sorella di Onofrio
Isabelle Linnartz: Genuflessa, cugina di Onofrio
Elena Daskowa Valenzano: la marchesa, madre di Onofrio del Grillo
Pietro Tordi: lo zio, Mons. Terenzio del Grillo
Camillo Milli: il cardinale Segretario di Stato
Angela Campanella: la popolana amante, Faustina
Elena Fiore: la madre di Faustina
Tommaso Bianco: l’amministratore dei del Grillo
Gianni Di Pinto: Marcuccio, fidanzato di Faustina
Jacques Herlin: Étienne Radet, il generale francese
Salvatore Jacono: il maresciallo dei gendarmi pontifici, Bargello
Renzo Rinaldi: l’attore teatrale che interpreta Bacco
Ivan De Paola: l’attore teatrale che interpreta Hermes
Giovanni Febraro: il commissario pontificio
Sal Borgese: il baro della taverna

Doppiatori italiani

Fabrizio Manfredi: il nipote Pompeo
Franca Dominici: la Marchesa, madre di Onofrio del Girllo
Cristina Boraschi: Genuflessa, cugina di Onofrio del Grillo
Pino Locchi: Etienne Radet, il generale francese

La trama


Nella Roma papalina il Marchese del Grillo (Alberto Sordi) crea scompensi alla sua famigla austera ed autoritaria con un comportamento irriverente e beffardo, dedito all’ozio e ad una buona dose di vizi, il Marchese passa le sue giornate tra bevute e partite a carte in bettole e osterie, qualche incursione notturna nel letto di qualche bella popolana, nonchè l’immancabile burla quotidiana ai danni di poveri e subalterni.

Poi un bel giorno Onofrio incontra casualmente in una bettola e completamente sbronzo il carbonaio Gasperino, che si rivelerà essere un suo sosia perfetto, come resistere allo scherzo del secolo, ripulito e vestito di tutto punto l’ignaro popolano si ritroverà nel letto del Marchese pronto a sostituirlo, mentre quest’ultimo se ne starà in disparte a godersi le esilaranti situazioni che Gasperino inevitabilmente creerà in famiglia.

Il nostro commento

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Mario Monicelli uno dei padri della commedia all’italiana grazie ad Alberto Sordi porta sullo schermo un altro anarchico e cinico personaggio che si va ad unire alla lunga schiera di cattivi partorita dal geniale regista, anche se Sordi con la sua performance riesce a smussare, come è sua peculiarità, la parte meno nobile e gradevole del personaggio rendendolo oltremodo simpatico.

Tolta la sontuosa messinscena, la performance di Sordi sempre memorabile, e tutta una serie di goliardiche cialtronerie, resta un sarcasmo ed un’intrigante cattiveria di fondo che la maschera di Sordi riesce molto bene a rappresentare, tra arroganza e voglia di vivere, il Marchese sbeffeggia l’autorità, la famiglia e qualche volta se stesso, mostrando il potere e la ricchezza in una veste buffonesca, ma oltremodo realistica nel suo essere tanto supponente quanto “piaciona”.

Il Marchese del Grillo resta una grande prova d’attore che Monicelli allestisce al meglio miscelando i suoi tipici contenuti ben poco accomodanti, con una figura che non può non rimanere nel cuore dello spettatore e nel paradosso Il Marchese Onofrio con la sua nobile trivialità e con il suo dialetto romanesco mai parco di coloriti contrappunti, diventa una maschera amata ed acclamata dal popolo/spettatore, lo stesso popolo che in una memorabile frase egli definisce come nullità.

Curiosità e colonna sonora

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  • La celebre frase che il marchese rivolge ad un gruppo di popolani («Mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un cazzo!») è ripresa dal sonetto Li soprani der Monno vecchio di Giuseppe Gioacchino Belli, che comincia così: “C’era una vorta un Re cche ddar palazzo / mannò ffora a li popoli st’editto: / “Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo”.
  • Il monologo di Don Bastiano sul patibolo è stato ripreso dai Mercanti di liquore come prima traccia del loro album La musica dei poveri.
  • La scena nella quale il Marchese lancia dapprima delle pigne, poi delle monete roventi a dei mendicanti, è stata girata nella Galleria Pannini di Villa Grazioli a Grottaferrata. Il camino nel quale il marchese arroventa le monete è un artificio di scena, aggiunto per le riprese addossandolo alla parete affrescata. La scena dell’arrivo in carrozza del marchese e dell’ufficiale francese nel casolare è stata girata nelle campagne adiacenti Tarquinia, in provincia di Viterbo; il casolare (crollato in seguito), opportunamente allestito con finte colonne, fu usato solo per le riprese esterne.
  • Rimane ancora incerta la figura storica del marchese così come essa viene rappresentata dal regista Mario Monicelli: alcuni racconti popolari romani narrano di un importante aristocratico, amante dello scherzo e della burla, appartenuto alla nobile casata del Grillo, ma è difficile connotare questi racconti di una veridicità storica. La nobile casata del Grillo comunque rappresentava una delle famiglie aristocratiche più in vista della città: il palazzo nobiliare appartenuto alla casata si erge ancora nella strada che dalla famiglia ha preso il nome, Salita del Grillo, ed è collocato in una delle zone più centrali di Roma, tra il colle Quirinale e via Cavour, a ridosso dei Fori Imperiali. Il film edulcora il carattere antisemita di Del Grillo. Del celebre lancio di frutta marcia ad alcuni venditori ambulanti ebrei e poi, su esortazione del Papa, di “frutta sana” – e dunque di pigne – viene rappresentata una versione dove a farne le spese sono dei semplici accattoni.
  • Le musiche originali del film sono del compositore Nicola Piovani (La vita è bella, Pinocchio, In nome del popolo sovrano, La stanza del figlio).
  • Il Marchese del Grillo è la prima collaborazione tra Nicola Piovani e il regista Mario Monicelli che torneranno a collaborare anche per Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (1984), Speriamo che sia femmina (1986) e Il male oscuro (1989).

TRACK LISTINGS

1. Il Marchese Del Grillo
2. La Canzone Di Gasperino
3. La Gavotta Di Olympia
4. Marcia Dei Dragoni
5. I Racconti Di Onofrio Del Grillo
6. Il Teatro D’Alibert
7. Il Gioco Del Sosia
8. “Mia Cara Olimpia…”
9. I Sogni Di Gasperino
10. “Morto Un Papa…”
11. Il Marchese Del Grillo (#2)
12. Il Gioco Del Sosia (#2)
13. Il Gioco Del Sosia (#3)
14. La Gavotta Di Olympia (#2)
15. Il Gioco Del Sosia (#4)
16. La Canzone Di Gasperino (#2)
17. La Gavotta Di Olympia (#3)
18. “Morto Un Papa…” (#2)

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Fonte: Wikipedia