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Smetto quando voglio – 5 film sulla droga

Droghe sintetiche e precarietà in “Smetto quando voglio”, la commedia d’esordio di Sidney Sibilia disponibile su TIMvision.

pubblicato 23 Settembre 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 08:09

Una delle sorprese della stagione cinematografica 2014 è stata senza alcun dubbio la commedia italiana Smetto quando voglio, brillante esordio del regista salernitano Sydney Sibilia disponibile nel ricco catalogo cinema di TIMvision.

Al centro della trama di Smetto quando voglio precarietà conclamata, disoccupazione cronica e l’arte di arrangiarsi in una chiave di lettura surreale e tragicomica. Sulle orme di film come il classico I soliti ignoti e il più recente I mitici – Colpo gobbo a Milano il film di Sibilia ci racconta di un’armata Brancaleone del crimine composta stavolta da “cervelloni” con laurea che vivono ai margini della società e che svolgono lavori precari e “in nero” ben al di sotto delle loro competenze. Queste competenze verranno sfruttate e coordinate dal ricercatore trentasettenne Pietro (interpretato da Edoardo Leo), fresco di licenziamento, per mettere sul mercato una nuova droga sintetica. Il risultato sarà deflagrante e una barca di soldi sconvolgerà la vita del gruppetto che di fronte a cotanta ricchezza improvvisa perderà la testa.

 

Pietro Zinni ha trentasette anni, fa il ricercatore ed è un genio. Ma questo non è sufficiente. Arrivano i tagli all’università e viene licenziato. Cosa può fare per sopravvivere un nerd che nella vita ha sempre e solo studiato? L’idea è drammaticamente semplice: mettere insieme una banda criminale come non se ne sono mai viste. Recluta i migliori tra i suoi ex colleghi, che nonostante le competenze vivono ormai tutti ai margini della società, facendo chi il benzinaio, chi il lavapiatti, chi il giocatore di poker. Macroeconomia, Neurobiologia, Antropologia, Lettere Classiche e Archeologia si riveleranno perfette per scalare la piramide malavitosa. Il successo è immediato e deflagrante, arrivano finalmente i soldi, il potere, le donne e il successo.

 

Il cast del film include anche Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti e Neri Marcorè.

Prendendo spunto dalla commedia di Sydney Sibilia e utilizzandola come punto di partenza abbiamo stilato una classifica con 5 film incentrati sulla droga che spaziano per generi ed epoche.

 

1. Smetto quando voglio

 

 

Il regista esordiente Sidney Sibilia ha rivelato come primissima fonte di ispirazione per Smetto quando voglio un trafiletto su un quotidiano che titolava “Quei Netturbini con la laurea da 110 e lode”. In pratica si parlava di due ragazzi laureati in filosofia con tanto di master che lavoravano per l’AMA, la società che si occupa della pulizia delle strade a Roma. Due Netturbini che all’alba, mentre spazzano il marciapiede, discutono della Critica della Ragion Pura è stata la prima, e per molto tempo l’unica, immagine del film. Tra le altre fonti d’ispirazione finite nel film ci sono classici da grande schermo come I Soliti Ignoti e Ocean’s Eleven, ma anche recentissime serie tv americane come la sit-com The Big Bang Theory e il serial-crime Breaking Bad.

 

2. Trainspotting

 

 

Il regista inglese Danny Boyle dirige un adattamento del romanzo Trainspotting dall’autore di culto Irvine Welsh e riesce a cogliere l’essenza del materiale originale confezionando un film graffiante, capace di tradurre in immagini un‘intera generazione e narrando la tossicodipendenza, in questo caso da eroina, passando con nonchalance dal dramma alla commedia con digressioni da “trip” all’insegna del grottesco. Il cast di Trainspotting, che nel giro di pochi anni ha raggiunto lo status di film di culto, include Ewan McGregor (Mark), Robert Carlyle (Begbie), Ewen Bremner (Spud), Jonny Lee Miller (Sick Boy), Kevin McKidd (Tommy), Kelly Macdonald (Diane) e Peter Mullan (Swanney).

 

3. Scarface

 

 

Brian De Palma ci mostra un’America deformata, ma al contempo realistica e inquietante che sa di tragedia greca e sogno americano, una repentina ascesa al potere nella terra delle occasioni conquistata con rabbiosa determinazione e l’altrettanto repentina caduta nel baratro della follia e dell’ambizione più sfrenata. L’epica del crimine questa volta ha il volto di un Al Pacino monumentale che incarna alla perfezione, con il suo rabbioso Tony Montana, il lato oscuro dell’American dream con tonnellate di cocaina e denaro sporco di sangue che inondano una rampante Miami anni ’80 tirata a lucido, la stessa rappresentata nella serie tv Miami Vice – Squadra antidroga.

 

4. Limitless

 

 

Eddie Morra (Bradley Cooper) è uno scrittore in crisi sull’orlo della depressione
che s’imbatte in un campione di un nuovo farmaco sperimentale noto come NZ-48, una droga sintetica dai miracolosi e strabilianti effetti che gli regaleranno una super-memoria ed una sorta di super-percezione con la quale Eddie terminerà un bestseller in soli quattro giorni, diventerà un mago della finanza ed entrerà in affari con uno dei piu potenti finanzieri del paese, lo squalo Carl Van Loon (Robert De Niro). Il regista Neil Burger confeziona un intrigante thriller a sfondo fantascientifico adattando il romanzo “The Dark Fields” di Alan Glynn. Il film basato sull’assunto piuttosto fascinoso che l’essere umano utilizza solo il 20% della sua capacità cerebrale, fa un uso intelligente e spettacolare degli effetti visivi miscelati ad una regia iper-dinamica che donano molta personalità all’intera operazione.

 

5. Paura e delirio a Las Vegas

 

 

Il visionario regista Terry Gilliam (Brazil) ispirandosi parzialmente al libro “Paura e disgusto a Las Vegas” di Hunter S. Thompson ci porta negli Stati Uniti del 1971 per un viaggio allucinato e allucinante alla volta di Las Vegas. Il “viaggio” intrapreso dai due sballati ad oltranza, Il giornalista Raoul Duke (Johnny Depp) e il Dott. Gonzo (Benico del Toro), si svolgerà a bordo di una decappottabile rossa attraverso il deserto del Nevada, condito da visioni e allucinazioni fornite da acidi e sostanze psicotrope varie. Tra le curiosità legate al film ricordiamo il cameo dello scrittore Hunter S. Thompson in una scena in un locale chiamato “Matrix” dove si stanno esibendo i veri Jefferson Airplane.

 

 

 

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