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Venezia 2016, Jean-Paul Belmondo e Jerzy Skolimowski Leoni d’oro alla carriera

Jean-Paul Belmondo e Jerzy Skolimowski Leoni d’oro alla carriera alla 73esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

pubblicato 14 Luglio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 09:03

Andranno al francese Jean-Paul Belmondo e al regista polacco Jerzy Skolimowski i due Leoni d’oro alla carriera della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, pronta a partire il prossimo 31 agosto. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera. A partire da quest’anno, non a caso, il Cda ha deciso l’attribuzione di due Leoni d’Oro alla carriera in ciascuna delle edizioni future della Mostra: il primo assegnato a registi o appartenenti al mondo della realizzazione; il secondo a un attore o un’attrice ovvero a personaggi appartenenti al mondo dell’interpretazione. Due anni fa avvenne qualcosa di simile con Thelma Schoonmaker e Frederick Wiseman, mentre lo scorso anno fu Bertrand Tavernier a portarsi a casa l’ambito riconoscimento.

Jean-Paul Belmondo, icona del cinema francese e internazionale, ha saputo interpretare al meglio l’afflato di modernità tipico della Nouvelle Vague attraverso gli straniati personaggi di A doppia mandata (À double tour, 1959) di Claude Chabrol, Fino all’ultimo respiro (1960) e Il bandito delle 11 (1965, in concorso a Venezia) entrambi di Jean-Luc Godard, o La mia droga si chiama Julie (1969) di François Truffaut. Questa la motivazione data al premio dal Direttore Alberto Barbera:

[quote layout=”big”]“Un volto affascinante, una simpatia irresistibile, una straordinaria versatilità che gli ha consentito di interpretare di volta in volta ruoli drammatici, avventurosi e persino comici, e che hanno fatto di lui una star universalmente apprezzata, sia dagli autori impegnati che dal cinema di semplice intrattenimento”.[/quote]

Con oltre venti titoli in carriera, invece, il lavoro del polacco Jerzy Skolimowski è stato segnato da continui dislocamenti – dalla Polonia al Belgio, dall’Inghilterra agli Stati Uniti, prima del definitivo ritorno in Patria avvenuto meno di dieci anni fa – che ne hanno contrassegnato l’opera. Tra i suoi film l’Orso d’oro a Berlino Il vergine (Le départ), il vincitore del Gran Prix a Cannes L’australiano (The Shout), il dramma politico vincitore della Migliore sceneggiatura a Cannes Moonlighting (1982), il vincitore del Premio Speciale della Giuria a Venezia La nave faro (The Lightship, 1985) il thriller del 2008 Quattro notti con Anna, che ha aperto la Quinzaine des Réalisateurs a Cannes e ha vinto il Gran Premio della Giuria a Tokyo, il Premio Speciale della Giuria alla Mostra di Venezia con Essential Killing nel 2010 e numerosi Oscar polacchi (Aquile d’oro). 12 mesi fa, come dimenticarlo, la sua ultima fatica vista proprio al Lido, 11 minuti. Questa la motivazione data al premio dal Direttore Alberto Barbera:

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“Jerzy Skolimowski è tra i cineasti più rappresentativi di quel cinema moderno nato in seno alle nouvelles vague degli anni Sessanta e, insieme con Roman Polanski, il regista che ha maggiormente contribuito al rinnovamento del cinema polacco del periodo”. [/quote]

Il programma completo della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia verrà presentato alla stampa il 28 luglio. E noi di Blogo, ovviamente, ci saremo.