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Now you see me 2: le recensioni Straniere e Italiane

Le recensioni del sequel “magico” di Jon M. Chu

di carla
pubblicato 14 Giugno 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 10:32

E’ nelle nostre sale dall’8 giugno il thriller Now You See Me 2 di Jon M. Chu e interpretato da Jesse Eisenberg, Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Daniel Radcliffe, Michael Caine, Dave Franco, Lizzy Caplan, Jay Chou, Henry Lloyd-Hughes, Sanaa Lathan, Justine Wachsberger, Tsai Chin. Oggi vediamo insieme le critiche Straniere e Italiane. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto il 35% di voti positivi. Il primo era arrivato al 49%.

James Marsh – South China Morning Post: La trama è troppo artificiosa e assurdamente poco profonda, e si può quasi sentire gli attori che contano la loro paga sopra i monologhi. Voto: 2/5

Chris Bumbray – JoBlo Film Emporium: Ottimizzato per il successo internazionale, si sta chiaramente cercando di fare quello che Fast & Furious 5 ha fatto per Vin Diesel e compagnia. Purtroppo, l’espediente non funziona come un franchising. Voto: 5/10

Scott Mendelson – Forbes: Il suo fascino non risiede negli effetti speciali, nell’azione o nel romanticismo, ma semplicemente è una buona idea interpretata da un cast piacevole. Voto: 7.0 / 10

Stephen Romei – The Australian: Nel complesso l’ho trovato meno innovativo rispetto al primo film. Voto: 2.5 / 5

Sophia Watson – FILMINK (Australia): divertente dall’inizio alla fine. Voto: 16/20

Jake Wilson – The Age (Australia): Ho bei ricordi di Now You See Me, ma non ho davvero bisogno di un altro. Voto: 2/5

William Bibbiani – CraveOnline: Now You See Me 2 manca di prestigio che compensa in spettacolarità.

Sheri Linden – Hollywood Reporter: la trama cavalca il ridicolo e culmina in un tamponamento a catena di spiegazioni poco convincenti.

Maurizio Porro – Il corriere della sera: (…) un clan di attori affiatati e simpatici da Colpo grosso od Ocean’s Eleven, quasi parodia di super ipnotici per cui tutta la realtà è ingannevole (…) E’ tutto un po’ abbondante, ma nel complesso piacevole.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) la commedia resta un’evanescente, deliziosa bolla di sapone che strizza l’occhio a quel filone hollywoodiano, assai popolare negli Anni 60/70, in cui ingegnosi ladri mettevano a punto colpi grossi senza mai ricorrere alla violenza. Qui, in sovrappiù, c’è il meccanismo dei giochi di prestigio, congegnati con la consulenza di illustri maghi tra cui David Copperfield, e assai intriganti da seguire.

Francesco Alò – Il Messaggero: Rischia di girare a vuoto dopo un prima mezz’ora brillante, ma se l’illusione è una vostra passione, non potete perderlo.

Maurizio Acerbi – il Giornale: (…) il film sembra una emanazione di Ocean’s Eleven, lasciando poco o nulla all’effetto magia. Che compare (meglio tardi che mai) solo nell’ultima mezz’ora, regalandoci un interessante epilogo a suon di illusioni, con colpi di scena che, in parte, ripagano della delusione accumulata. Il problema è arrivarci.

Paolo D’Agostini – la Repubblica: In stile che riassume quello dei supereroi (per superpoteri qui magici o illusionistici), quello del team di Ocean (per cameratismo burlone tra i personaggi), e per nevrastenica velocità di montaggio le arti dell’agente Bourne, si dà spettacolo in un tripudio di effetti e con suprema indifferenza alla logica e alla comprensione di quello che accade.