L’abbiamo fatta grossa di Carlo Verdone: Recensione in Anteprima
Carlo Verdone e Antonio Albanese esilaranti protagonisti de L’abbiamo fatta grossa, 25esimo film del regista romano.
Aurelio De Laurentiis, che da tempo produce e distribuisce le pellicole del regista romano, ha infatti trovato una nuova coppia d’oro. Verdone e Albanese, che si erano solo lontanamente incrociati in Manuale d’Amore 2 nel 2007, sembrano quasi l’uno fatto per l’altro, tanto da poter ipotizzare futuri ‘ritorni’ sul medesimo set. Albanese è Yuri Pelagatti, attore di teatro a tal punto traumatizzato dal divorzio da non riuscire più a ricordare le battute in scena. Verdone è invece Arturo Merlino, ex carabiniere da tempo riciclatosi investigatore da quattro soldi, con libri gialli da scrivere al parco e una casa da condividere con la vecchia e smemorata zia. Accecato dalla gelosia e alla ricerca delle prove dell’infedeltà della moglie con il suo avvocato, Yuri assume proprio Arturo affinché la pedini, se non fosse che quest’ultimo crei un disastro. A causa di un’errata intercettazione i due entrano in possesso di una misteriosa valigietta nera, contenente un milione di euro. Ora cercata, ovviamente, dai suoi malviventi proprietari…
Se con il divertente Natale col Boss la Filmauro ha con coraggio provato a sparigliare le carte sulla tavola dei cinepanettoni, con L’abbiamo fatta grossa Verdone ha dato vita ad una commedia distante dalla propria filmografia, perché in bilico tra fraintendimenti, spy story alla romana e fantasia. Un titolo che non avrebbe forse senso di esistere senza i suoi due mattatori, così diversi eppure così uguali, ma soprattutto così esilaranti nell’incontro/scontro che porteranno avanti per poco meno di due ore. Tempi comici perfetti per un set equamente diviso, tra gag e plasticità espressiva, in grado di suscitare risate con un’alzata di sopracciglio e un’esuberante mimica. Snocciolata la tutt’altro che originale trama sono proprio loro, in fuga dai delinquenti, a cercare di salvare il salvabile, concedendosi l’immancabile dose di critica sociale legata ai vizi degli italiani e alla corruzione che imperversa nel Bel Paese, Parlamento in testa.
Girato in una Roma cinematograficamente poco conosciuta, vedi Castrense, Nomentano, Montevere vecchio, Centocelle e Trionfale, L’abbiamo fatta grossa prende vita con la malinconica colonna sonora di Andrea Farri, inattesa visto l’apparente leggero tenore di una commedia in realtà centrata su due uomini disperati, tanto sfigati quanto farlocchi, a lungo vittime di un destino beffardo e solo nel liberatorio finale protagonisti di un rumoroso e coraggioso riscatto. Al fianco dei due spazio all’impeccabile Massimo Popolizio, uomo tanto elegante quanto meschino e farabutto, alla cantante lirica armena Anna Kasyan, qui interessante debuttante, alla brava Virginia Da Brescia e all’inatteso Giuliano Montaldo, 85enne protagonista di un simpatico cameo.
Un film tendenzialmente godibile e innocuo (anche se quel primo piano sull’infradito che pesta una cacca il Verdone di 20 anni fa non l’avrebbe MAI girato), quello realizzato senza eccessive velleità ‘sociali’ da un Carlo formato ‘strana coppia’, neanche a dirlo da riproporre nel prossimo futuro. Anche perché a non mancare, statene certi, saranno i ricchi incassi.
[rating title=”Voto di Federico” value=”6″ layout=”left”]
L’abbiamo fatta grossa (Ita, commedia, 2016) di Carlo Verdone; con Carlo Verdone, Antonio Albanese, Anna Kasyan, Francesca Fiume, Clotilde Sabatino, Virginia Da Brescia, Federigo Ceci, Massimo Popolizio – uscita giovedì 28 gennaio 2016.