Cannes 2016: Palma d’Oro a Ken Loach per “Io, Daniel Blake”
Festival di Cannes 2016: un Palmares a sorpresa, così come si vociferava nelle ultime ore, che pesca proprio laddove la critica aveva scartato. Niente Toni Erdmann, il più amato dagli addetti ai lavori, dentro i fischiati Dolan ed Assayas
Che qualsiasi previsione fosse ardua era noto. Che per il secondo anno consecutivo la Giuria volesse recisamente contraddire i verdetti della critica un po’ meno; fino a qualche ora prima della Cerimonia, quando alcune voci che circolavano davano adito a potenziali catastrofi. Palma d’Oro a Ken Loach per I, Daniel Blake, la seconda per il cineasta britannico – a dieci anni esatti dalla prima per Il vento che accarezza l’erba. Un epilogo inaspettato, perché proprio a questo film non ci si pensava.
Fuori sono rimasti praticamente tutti i più amati nel corso di questi giorni, e se per Paterson ed Elle ce n’eravamo fatti una ragione sin da subito, per altri è stata sicuramente più dura da digerire. Inutile in questi casi dire che i premi non contano (non è vero, contano eccome) o che in fondo c’interessano solo i film (vero, ma dopo dieci giorni così intensi non si rimane indifferenti a certe cose): i premi assegnati quest’anno ribaltano ogni tentativo di replica da parte di una critica che si vede ancora una volta disarmata. È tutto un gioco, per carità, ma dietro le scelte ci sono spesso segnali, e questa potrebbe essere una di quelle volte.
Se si pensa che due dei riconoscimenti maggiori, Gran Premio della Giuria e Miglior Regista sono andati a due dei film più appassionatamente fischiati, ci si rende conto della sproporzione, se è lecito definirla tale. In altri casi, come per Farhadi e Loach, anche i più entusiasti hanno dovuto ammettere che si tratta comunque di opere cosiddette minori. Di questo ed altro avrò modo di discutere nel consueto articolo di riepilogo. Intanto, eccovi il Palmares definito dell’edizione numero 69 del Festival di Cannes.
PALMARES
Palma d’oro: I, DANIEL BLAKE
Grand Prix Speciale della Giuria: JUSTE LA FIN DU MONDE
Prix de la mise en scène (ex-aequo): Cristian Mungiu per BACALAUREAT ed Olivier Assayas per PERSONAL SHOPPER
Prix du scénario: Asghar Farhadi per THE SALESMAN
Prix d’interprétation féminine: Jaclyn Jose per MA’ ROSA
Prix d’interprétation masculine: Shahab Hosseini per THE SALESMAN
Premio della giuria: AMERICAN HONEY
UN CERTAIN REGARD
Premio Un Certain Regard: Hymyileva Mies di Juho Kuosmanen
Premio della Giuria: Fuchi Bi Tatsu di Kôju Fukada
Miglior regia: Matt Ross per Captain Fantastic
Miglior sceneggiatura: Delphine Coulin e Muriel Coulin per Voir du Pays
Premio speciale Un Certain Regard: La tortue rouge di Michaël Dudok de Wit