One Week a Day di Asaph Polonsky: da Cannes 2016 al cinema
Parthénos porterà nelle sale italiane, One Week a Daym di Asaph Polonsky presentato in anteprima mondiale alla Semaine de la Critique di Cannes 2016
Tra momenti di quiete e tragicommedia a prova di banali sentimentalismi, il regista israeliano Asaph Polonsky porta il ritratto di una coppia in lutto, alla Semaine de la Critique del 69. Festival di Cannes.
One Week and a Day (Shavua Ve Yom), sceneggiato e diretto da Polonsky e prodotto da Saar Yogev e Naomi Levari, per la Black Sheep Film Productions, si sofferma sulla reazione di due genitori alla perdita del figlio.
Il titolo del film si riferisce a Shiva, la settimana ebraica tradizionale di lutto che segue immediatamente dopo il funerale del defunto, nella casa di un parente stretto.
In questo caso, la casa di Eyal (Shai Avivi) e Vicky Spivak (Evgenia Dodina), costretti ad affrontare in modo molto diverso le conseguenze della scomparsa del figlio, ucciso da un cancro.
Vicky, stordita dal dolore, per mantenersi a galla si aggrappa alle routine del quotidiano e alla parvenza di normalità, mentre suo marito Eyal, opta per un approccio salvifico decisamente di rottura con le consuetudini, lasciandosi andare a quello che non ha mai fatto.
La gestione degli impulsi non è certo facile e lo porta anche a schiaffeggiare la sua vicina, ingaggiare una rissa , saccheggiare una grande borsa di marijuana usata a scopo medicinale in un ospizio, a fumare per la prima volta e condividere con un amico di suo figlio un momento di agognata e quasi poetica libertà, o almeno quello che sembra tale.
Nel cast artistico Shai Avivi ed Evgenia Dodina, sono affiancati da Tomer Kapon, Sharon Alexander, Uri Gavriel, Carmit Mesilati-Kaplan e Alona Shauloff.
One Week a Day presentato in anteprima mondiale a Cannes, sarà distribuito anche nelle sale italiane da Parthénos, ma per il momento dobbiamo accontentarci del trailer realizzato per l’occasione, in lingua originale con sottotitoli in inglese, una foto e il poster realizzato dal grafico polacco Marcin Podolec.
Via | Black Sheep Film Productions