Oscar 2016: Ice Cube, Don Cheadle, Danny DeVito e Sam Neill commentano la polemica nomination
L’attore Danny DeVito afferma che gli Stati Uniti sono un “paese razzista”, mentre Ice Cube non ha intenzione di boicottare gli Oscar, perché comunque non ci è mai andato.
Quando le nomination agli Oscar 2016 sono state annunciate la scorsa settimana si sono rivelate più controverse che mai dal momento che, per il secondo anno consecutivo, nessun attore afroamericano è stato nominato e il film Straight Outta Compton non ha ricevuto una nomination come Miglior Film. Questo ha portato star come Will Smith e Jada Pinkett Smith a boicottare la cerimonia di premiazione, mentre il regista Spike Lee che ha innescato la polemicaha fatto un passo indietro rispetto al boicottaggio e il candidato all’Oscar Mark Ruffalo ha detto invece che ci sarà pur condividendo la preoccupazione di Smith e colleghi. Oggi abbiamo abbiamo altri commenti e reazioni alle polemiche che arrivano da Ice Cube produttore di Straight Outta Compton e gli attori Danny DeVito, Don Cheadle e Sam Neill.
Ice Cube, che ha iniziato la sua carriera nel mondo dell’intrattenimento come membro fondatore del pionieristico gruppo rap NWA, è uno dei produttori del film Straight Outta Compton dove è interpretato dal figlio O’Shea Jackson Jr.. Il biopic sul leggendario gruppo rap ha riscosso i favori della critica e dei fan incassando poco più di 200 milioni in tutto il mondo, la maggior parte dei quali, circa 161 milioni, provenienti dal box-office statunitense. Quando le nomination sono state annunciate, Straight Outta Compton è stato nominato solo per la migliore sceneggiatura originale, ma Ice Cube ha rivelato al talk britannico The Graham Norton Show, di non essere arrabbiato perchè il film è stato snobbato e che lui non ha intenzione di boicottare gli Oscar dal momento che non è mai andato ad alcuna cerimonia.
Non è comunque mia abitudine andarci. Non si può boicottare qualcosa a cui non si è mai andati, sarebbe un po’ strano. La guardo come una corsa di cavalli. Una volta che il cavallo perde la gara, strappi il biglietto e te ne vai a casa. Bisogna uscirne. Non c’è motivo di sprecarci tanta energia. Noi non facciamo i film per l’industria, facciamo i film per i fan, per la gente. Ora se l’industria ti da un premio o una pacca sulla spalle, sarebbe carino ma non è qualcosa su cui ci si dovrebbe soffermare. Abbiamo ottenuto riconoscimenti a tutti i livelli, dalla nostra base di fan, da fan curiosi e da parte di persone che non pensavano di andare a vedere quel film. Penso che una generazione più vecchia abbia una comprensione del perché facciamo quel tipo di musica e la generazione più giovane ha ottenuto una lezione di storia e ci hanno lodato in massa per quel film. Ma possiamo diventare matti perché l’Academy, altre associazioni o qualcuno non ha detto che è il numero uno e piangere per non avere abbastanza ciliegine sulla torta? E’ semplicemente ridicolo.
L’Associated Press ha anche intervistato alcuni attori durante il Sundance Film Festival, tra cui Danny DeVito, che è stato piuttosto schietto. L’attore ha rivelato che la mancanza di diversità tra i candidati agli Oscar riflette la cultura razzista in cui vive il paese.
E’ un peccato che l’intero paese sia un paese razzista. Questo è un esempio che anche se alcune persone hanno fornito veramente grandi prestazioni nei film, nessuno le prende in considerazione. Viviamo in un paese che discrimina ed ha alcune tendenze razziste. A volte si manifesta in cose specifiche, ma in generale siamo una massa di razzisti.
Nel frattempo l’Academy ha annunciato cambiamenti diffusi nelle sue politiche di voto e nel reclutamento dei membri, con la speranza di raddoppiare in diversità la loro quantità di membri entro il 2020. Naturalmente questi cambiamenti non influenzeranno le procedure di voto per la cerimonia di premiazione di quest’anno che sarà presentata da Chris Rock, ma molti pensano che questo sia un passo nella giusta direzione. Don Cheadle ha applaudito gli sforzi dell’Academy, ma ha aggiunto che questi cambiamenti non arrivano esattamente alla causa principale del problema.
Mi congratulo con i loro tentativi di fare qualcosa al riguardo, che è grande, ma ancora una volta questo ha a che fare con il sintomo non con la causa principale di una cosa del genere che riguarda l’inclusione, l’accesso e la possibilità per le persone di colore, le donne, le minoranze di ottenere posizioni dove si può diventare qualcuno che possa approvare un film.
L’AP ha anche parlato con Sam Neill che ha detto che l’Idris Elba di Beasts of No Nation e il Samuel L. Jackson di The Hateful Eight avrebbero senza alcun dubbio meritato la nomination.
Fonte: Movieweb