Claustrophonia: il film interattivo al Future Film Festival 2016
Sarà il pubblico a decidere il finale
Sarà proiettato al Future Film Festival 2016 a Bologna mercoledì 4 maggio, Claustrophonia, film interattivo diretto Roberto Zazzara e interpretato da Matilde Gioli e Patrick Fryer. Da un’idea di Guglielmo Talei Franzesi e Roberto Zazzara, sceneggiatura di Davide Orsini. Vediamo la trama ufficiale:
Un virus paralizzante si è diffuso in tutto il mondo, attraverso lo sguardo. Tutto è fermo, immobile, pietrificato. Da quei corpi pompeiani di una Milano 2016, escono fuori solo patetici mugolii, ricerca di aiuto. Mati si è messa in salvo rifugiandosi in un posto a lei caro, familiare. La sua salvezza è stata il non incontrare occhi randagi, sguardi avvelenati; forse la sua salvezza o la sua sfortuna è stata non incrociare i suoi stessi occhi blu, lo sguardo del suo cuore. Ferma nell’aria è rimasta una canzone, Talking Stones (cantata da Gary Jules), che Mati seguirà durante il suo cammino, durante la sua ricerca di quello che non c’è più. È la musica il suo ultimo barlume di speranza, il nerbo che le dà coraggio nell’andare avanti, nello scoprire la verità, nell’intraprendere un viaggio, forse d’iniziazione, forse no, un cammino solo apparentemente lineare, che la porterà a confrontarsi con la realtà e a calarsi nell’oscurità del suo inconscio più profondo. La musica la farà andare avanti e rivivere ricordi importanti. Tutto si farà presente, tutto passato, nessun futuro. La musica, la sua speranza, e la voglia di capire la porteranno nel suo abito da sposa davanti a tre porte chiuse e numerate, che in maniera diversa, le sveleranno un segreto e, forse, le concederanno un futuro. Scenari post apocalittici che contengono una storia cupa ma romantica, la ricerca dell’amore perduto, al tempo della fine del mondo.
La proiezione sarà sperimentale: gli spettatori avranno un telecomando col quale potranno decidere istantaneamente quale dei tre finali del film vedere proiettato. Il corto dura 14 minuti + 3 finali da 6 minuti circa. La canzone originale del film, Talking Stones, è cantata da Gary Jules. Il direttore della fotografia è Michele D’Attanasio.