Stasera in tv: “Quo Vadis?” su Rete 4
Rete 4 stasera propone “Quo vadis?”, kolossal a sfondo storico del 1951 diretto da Mervyn LeRoy e interpretato Robert Taylor, Deborah Kerr, Leo Genn e Peter Ustinov.
Cast e personaggi
Robert Taylor: Marco Vinicio
Deborah Kerr: Licia
Leo Genn: Caio Petronio
Peter Ustinov: Nerone
Patricia Laffan: Poppea
Finlay Currie: Pietro
Abraham Sofaer: Paolo
Marina Berti: Eunice
Buddy Baer: Ursus
Felix Aylmer: Aulo Plauzio
Nora Swinburne: Pomponia
Ralph Truman: Tigellino
Norman Wooland: Fabio Nerva
Peter Miles: Nazario
Geoffrey Dunn: Terpnos
Nicholas Hannen: Seneca
D.A. Clarke – Smith: Faone
Rosalie Crutchley: Atte
John Ruddock: Chilone
Arthur Walge: Crotone
Elspeth March: Miriam
Strelsa Brown: Rufia
Alfredo Varelli: Lucan
Roberto Ottaviano: Flavio
William Tubbs: Anassandro
Pietro Tordi: Galba
Clelia Matania: Parmenida
Adrienne Corri: giovane donna cristiana
Lia Di Leo: pedicurista
Enzo Fiermonte: capitano a cavallo
Sofia Scicolone: popolana
Helena Makowska: donna anziana
Carlo Pedersoli: guardia imperiale
Elizabeth Taylor: cristiana prigioniera nell’arena
Giuseppe Tosi: lottatore
Giulio Donnini: centurione
Anna Arena: parte minore
Liana Del Balzo: parte minore
Franco Fantasia: parte minore
Maria Zanoli: parte minore
Walter Pidgeon: voce narrante
Doppiatori italiani
Carlo D’Angelo: Marco Vinicio
Gemma Griarotti: Licia
Roldano Lupi: Caio Petronio
Arnoldo Foà: Nerone
Gabriella Genta: Poppea
Aldo Silvani: Pietro
Michele Malaspina: Paolo
Vittorio Sanipoli: Ursus
Olinto Cristina: Aulo Plauzio
Ubaldo Lay: Tigellino
Gaetano Verna: Seneca
Adriana Parrella: Atte
Gianrico Tedeschi: Flavio
La trama
Il film si svolge nell’antica Roma tra gli anni ‘64 e ‘68, durante il regno di Nerone (Peter Ustinov) segnato dalla feroce persecuzione dei cristiani. In questo scenario nasce la storia d’amore tra il comandante militare romano Marco Vinicio (Robert Taylor) e una cristiana di nome Licia (Deborah Kerr).
Curiosità
- Il film è un adattamento di S.N. Behrman, Sonya Levien e John Lee Mahin del romanzo storico omonimo di Henryk Sienkiewicz, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1905.
- Il film è un rifacimento dell’omonimo film muto del 1913 diretto da Enrico Guazzoni.
- Il film distribuito dalla Metro-Goldwyn-Mayer e stato girato prevalentemente a Roma.
- La pellicola ottenne 8 nomination agli Oscar senza riuscire a vincere nessuna statuetta.
- Il film detiene tuttora il record per il maggior numero di costumi usati in un film, circa 32.000.
- Peter Ustinov vinse il Golden Globe, come miglior Attore non protagonista per il ruolo di Nerone.
- Nel suo libro di memorie, “Dear Me” (1981), Peter Ustinov ha ricordato che la MGM lo aveva cercato per il ruolo di Nerone, ma che lo tennero in sospeso per mesi rifiutando di impegnarsi. Durante questo periodo l’attore ricevette numerosi telegrammi dallo studio, in uno di dicevano preoccupati che Ustinov potesse essere troppo giovane per interpretare il famoso imperatore romano. Ustinov rispose che Nerone morì quando aveva 31 anni e che, se avessero aspettato ancora a lungo, sarebbe stato davvero troppo vecchio. Lo studio rispose: “Una ricerca storica ha dimostrato che hai ragione, la parte è tua”.
- Sophia Loren ha una parte non accreditata, è una schiava che sparge petali di fiori lungo il percorso del carro di Marco durante la marcia trionfale. Anche se non è il suo primo film, si trattava del suo primo film americano (anche se girato in Italia).
- Il film è stato un enorme successo al botteghino e ha salvato dalla bancarotta la MGM.
- Originariamente annunciato nel 1949 con Elizabeth Taylor come Licia e Gregory Peck come Marco Vinicio. Quando la produzione cambiò di mano l’anno successivo, ci fu un recasting con Deborah Kerr e Robert Taylor nuovi protagonisti. Elizabeth Taylor compare nel film, non accreditata, nei panni di una prigioniera cristiana.
- Il film è stato girato a negli studi di Cinecittà aperti da Benito Mussolini nel 1924 come parte del piano generale del dittatore di fare di Roma una capitale mondiale. Mussolini e il produttore di Hollywood Hal Roach hanno successivamente aperto negoziati per formare una partnership, la R.A.M., (“Roach and Mussolini”) Corporation, collaborazione che scatenò l’indignazione degli americani e in seguito venne interrotta. Le riprese in Italia nel periodo del dopoguerra hanno offerto alle produzioni americane grandi strutture, manodopera a basso costo e migliaia di comparse italiane. Hollywood sarebbe tornata spesso a Cinecittà per girare molti dei suoi più grandi film tra cui Elena di Troia (1956), Ben-Hur (1959) e Cleopatra (1963), gli ultimi due per dimensioni capaci di far impallidire anche Quo Vadis?.
- Clark Gable rifiutò il ruolo di Marco Vinicio, perché pensava che il costume lo avrebbe fatto sembrare ridicolo.
- Il film non copre la morte di Paolo, anche se è riconosciuto che venne martirizzato nel 67 dC. Non è chiaro se la morte avvenne lo stesso giorno di Pietro e vi è disaccordo anche sul fatto che fosse stato decapitato o crocifisso. A differenza di Pietro, Paolo era cittadino romano e la legge non permetteva la crocifissione dei cittadini romani.
- John Huston era il regista designato in origine per Quo Vadis? sotto la supervisione del produttore Arthur Hornblow e con un cast guidato da Gregory Peck come Marco ed Elizabeth Taylor come Licia. Lo studio però non era soddisfatto del girato che Huston inviava da Roma, così come il capo della produzione Louis B. Mayer, un ultraconservatore scontento anche dello script che utilizzava la persecuzione di Nerone dei cristiani come un’allegoria per la caccia alle streghe anti-comunista. Dopo un paio di settimane di riprese la MGM fermò produzione, ordinò un nuovo script, cambiò il cast e convinse Mervyn LeRoy a dirigere il film.
- Tra le star considerate per i ruoli in questo film ci sono stati Orson Welles, Marlene Dietrich come Poppea e Charles Laughton come Nerone.
- Un problema riscontrato con i leoni sul set riguardò il troppo caldo. Quando i felini vennero liberati dalle loro gabbie trovarono l’arena così calda che tornarono immediatamente nelle loro gabbie sotto le tribune. Il regista Mervyn LeRoy ha superato questo problema con diversi costumi ripieni di carne cruda e sparsi su tutto il terreno. Questo escamotage fece apparire i costumi come delle persone vere e la carne cruda attrasse i leoni, che “attaccarono” e divorarono come da copione.
- Anche la madre di Sophia Loren, Romilda Villani, ottenne una parte nel film nei panni di una schiava.
- Cinecittà non aveva abbastanza energia elettrica per far fronte alle esigenze di illuminazione di set tanto enormi, così alcuni generatori extra furono spediti dall’Inghilterra e si requisì un generatore da una nave da guerra italiana dismessa.
- Questo film segna il debutto cinematografico di Bud Spencer (Carlo Pedersoli) che interpreta una delle guardie dell’Imperatore.
- Nel film appaiono oltre 30.000 comparse.
- Robert Taylor e Deborah Kerr sono stati entrambi considerati troppo vecchi per i loro personaggi. Taylor era di soli sei anni più giovane di Leo Genn, che interpretava suo zio.
- Il film costato 7 milioni di dollari ne incassò circa 21, diventando il più grande incasso della MGM dai tempi di Via col vento (1939)
La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore ungherese Miklós Rózsa (Ben-Hur, Il re dei re, Quella sporca dozzina)
- Miklós Rózsa utilizzerà il brano “Galba’s March” che ha composto per la conclusione di questo film di nuovo in Ben-Hur come musica d’apertura della sequenza della corsa delle quadrighe e per la sua conclusione (da non confondere con il famoso brano “Parade of the Charioteers” scritto appositamente per Ben Hur e che precede immediatamente la corsa delle quadrighe).
- Miklós Rózsa ha incorporato nella colonna sonora di Quo Vadis? diversi frammenti di antiche melodie greche.
TRACK LISTINGS
1. Prelude
2. Marcus And Lygia
3. Fertility Hymn
4. The Burning Of Rome
5. Petronius’ Banquet/Mediation And Death
6. Ave Caesar
7. Chariot Chase
8. Assyrian Dance
9. Aftermath (Death Of Peter/Death Of Poppae/Nero’s Suicide)
10. Hail Galba
11. Finale
12. Epilogue
Per ascoltare la colonna sonora integrale clicca QUI.
Main Title / Appian Way:
The Burning of Rome (Nero’s Fire Song):
Clip e video