Home Premio Oscar Oscar 2016: l’Academy risponde alla polemica sulle nomination del regista Spike Lee

Oscar 2016: l’Academy risponde alla polemica sulle nomination del regista Spike Lee

Il Presidente dell’Academy Cheryl Boone-Isaacs ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime la sua frustrazione per la mancanza di diversità tra i candidati agli Oscar.

pubblicato 20 Gennaio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 09:21

La scorsa settimana sono state annunciate le candidature agli Oscar 2016 e come già accaduto sono stati molti gli esclusi eccellenti. Tra i molti snobbati c’erano diversi afroamericani come il regista di “Creed” Ryan Coogler, gli attori Idris Elba e Will Smith protagonisti rispettivamente di “Beasts of No Nation” e “Linea d’ombra – Concussion” e il film “Straight Outta Compton”, un biopic musicale composto da un cast di giovani afroamericani, che molti hanno ritenuto dovesse essere tra le nomination per il miglior film. Questa esclusione di massa ha portato il regista Spike Lee e l’attrice Jada Pinkett Smith a boicottare la cerimonia degli Oscar che si terrà domenica 28 febbraio.

In queste ultime ore il presidente dell’Academy Cheryl Boone Isaacs ha rilasciato una dichiarazione sulla pagina Twitter dell’Academy, dove ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di diversità tra i candidati.

Vorrei riconoscere il meraviglioso lavoro dei candidati di quest’anno. Mentre celebriamo le loro straordinarie realizzazioni, io ho il cuore spezzato e frustrato per la mancanza di diversità. Si tratta di un discorso difficile, ma importante, è il momento per fare grandi cambiamenti. L’Academy sta adottando misure drastiche per modificare la composizione dei nostri membri. Nei prossimi giorni e settimane condurremo una revisione del nostro reclutamento dei membri al fine di portare la diversità tanto necessaria nella nostra classe 2016 ed oltre. Come molti di voi sanno, abbiamo implementato cambiamenti a diversificato i nostri membri negli ultimi quattro anni, ma il cambiamento non avviene velocemente come vorremmo. Abbiamo bisogno di fare di più, meglio e più in fretta. Questo non è senza precedenti per l’Academy. Negli anni ’60 e ’70 reclutare membri più giovani è stato rilevante per rimanere vitali. Nel 2016, la missione è l’inclusione in tutte le sue sfaccettature: genere, colore della pelle, etnia e orientamento sessuale. Capiamo le preoccupazioni molto reali della nostra comunità, e ringrazio molto tutti quelli di voi che si sono messi in contatto con me nel nostro sforzo di andare avanti insieme..

Come ha sottolineato il presidente dell’Academy, una donna afroamericana, il loro problema con la diversità non è nuovo. Nel 2012 il Los Angeles Times ha condotto uno studio in cui si sosteneva che il 94% degli elettori dell’Academy erano bianchi, con un’età media di 62 anni. Lo studio ha anche concluso che tutti e 15 i rami principali dell’Academy hanno avuto la maggioranza di elettori bianchi, con alcuni rami che da questo punto di vista hanno toccato il 90%. In che modo l’Academy preveda di risolvere un palese problema di diversità resta da vedere, ma nel frattempo un altro attore afroamericano di spicco ha contestato le nomination “all white” di quest’anno.

Hollywood Reporter riporta che l’attore David Oyelowo parlando ad una serata in onore di Cheryl Boone-Isaacs ha rivelato che dopo le candidature dello scorso anno, in cui l’attore non è stato nominato per il suo ruolo in Selma, Cheryl Boone-Isaacs ha avuto una conversazione privata con lui parlandogli di questa “imperdonabile” mancanza di candidati afroamericani per due anni di fila.

L’Academy ha un problema. E’ un problema che deve essere risolto. Un anno fa ho fatto un film dal titolo “Selma” e dopo gli Academy Awards, Cheryl mi invitò nel suo ufficio per parlare di cosa fosse andato storto. Abbiamo avuto una profonda e significativa conversazione. Mancare l’opportunità di celebrare attori e attrici di colore l’anno scorso è un cosa, ma che ciò sia accaduto anche quest’anno è imperdonabile.

 

Fonte: Movieweb

 

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