Box Office Italia 2015, i numeri: +10,8% sugli incassi ma crolla la percentuale italiana
Il cinema italiano arranca al botteghino, con Hollywood che fa ripartire gli incassi dopo il disastroso 2014.
La percentuale è infatti scesa dal 27,76% del 2014 al 21,35% del 2015, mentre a gioire è il cinema hollywoodiano, volato dal 49,65% del 2014 al 60,01% del 2015. Il 2016, va da se, sarà ‘salvato’ da Zalone, Santo Protettore degli Esercenti. Dal 1° al 17 gennaio sono stati staccati addirittura 15 milioni di biglietti (8.438.109 dei quali grazie proprio a Quo Vado?), con un clamoroso +52,59% rispetto ai primi 17 giorni del 2015. Straordinario anche l’incasso, pari a 103,5 milioni di euro (59.415.360 dei quali firmati sempre Quo Vado?), con un roboante +57,47% rispetto al 2015.
Un anno, il 2015, che ha fatto furore nei mesi di settembre ed ottobre (+42% e +49%), calando invece a maggio (-21%), luglio (-10%) e novembre (-16,6%). Tra le case di distribuzione ha festeggiato Universal Italia, con 140 milioni di euro incassati e 20,8 milioni di presenze. In aumento i titoli distributivi, 473 (di cui 184 italiani), ovvero tre in più dei 470 del 2014. Con i suoi 25.352.512 euro incassati Inside Out ha chiuso il 2015 davanti a tutti, mentre in questo 2016, oltre a Zalone, si sono fatti valere Il Piccolo Principe (8.157.761 euro) e due pellicole in arrivo dalle battute finali dell’anno precedente, vedi Star Wars VII (25.178.881 euro) e Il Ponte delle Spie (10.173.377 euro). Notevoli anche le performance di Revenant (3.451.052 euro in 3 giorni), La Grande Scommessa (3.484.142 euro) e Creed (2.800.917 euro in 5 giorni).
I dati Cinetel sono stati presentati e commentati oggi a Roma, presso l’AGIS, dalle associazioni degli esercenti ANEC e ANEM e dai distributori e produttori dell’ANICA. Alla presentazione, introdotta dal presidente CINETEL, Michele Napoli, sono intervenuti i presidenti ANEC, Luigi Cuciniello, ANEM, Carlo Bernaschi, ANICA, Riccardo Tozzi, Sezione Produttori ANICA, Francesca Cima, Sezione Distributori ANICA, Andrea Occhipinti, e il direttore generale Cinema del MiBACT, Nicola Borrelli.
Fonte: Eduesse