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Box Office Italia 2015, i numeri: +10,8% sugli incassi ma crolla la percentuale italiana

Il cinema italiano arranca al botteghino, con Hollywood che fa ripartire gli incassi dopo il disastroso 2014.

pubblicato 19 Gennaio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 09:21

Se l’anno nuovo è partito a razzo con il fenomeno Checco Zalone, in grado di incassare 60 milioni di euro in 19 giorni, il 2015 ha comunque portato il botteghino nazionale ad un’autentica ‘rinascita’ dopo i disastrosi 12 mesi precedenti. Secondo i dati Cinetel, che rileva il 93% delle presenze dell’intero mercato, i biglietti venduti nel corso di tutto il 2015 sono stati 99.362.667, con un incremento dell’8,56% rispetto al 2014. Segno più che positivo anche per gli incassi pari a 637.265.704 euro, con un aumento secco del 10,78%. Considerando anche quel 7% di sale non monitorate Cinetel, gli spettatori paganti dovrebbero essere circa 107 milioni. Il 2015 è stato più ricco anche del 2013 (+2% per le presenze, + 3% sugli incassi), mentre a preoccupare, come scritto a fine dicembre nel nostro solito pezzo di fine anno sul box office tricolore, è il crollo della percentuale dei film italiani.

La percentuale è infatti scesa dal 27,76% del 2014 al 21,35% del 2015, mentre a gioire è il cinema hollywoodiano, volato dal 49,65% del 2014 al 60,01% del 2015. Il 2016, va da se, sarà ‘salvato’ da Zalone, Santo Protettore degli Esercenti. Dal 1° al 17 gennaio sono stati staccati addirittura 15 milioni di biglietti (8.438.109 dei quali grazie proprio a Quo Vado?), con un clamoroso +52,59% rispetto ai primi 17 giorni del 2015. Straordinario anche l’incasso, pari a 103,5 milioni di euro (59.415.360 dei quali firmati sempre Quo Vado?), con un roboante +57,47% rispetto al 2015.

Un anno, il 2015, che ha fatto furore nei mesi di settembre ed ottobre (+42% e +49%), calando invece a maggio (-21%), luglio (-10%) e novembre (-16,6%). Tra le case di distribuzione ha festeggiato Universal Italia, con 140 milioni di euro incassati e 20,8 milioni di presenze. In aumento i titoli distributivi, 473 (di cui 184 italiani), ovvero tre in più dei 470 del 2014. Con i suoi 25.352.512 euro incassati Inside Out ha chiuso il 2015 davanti a tutti, mentre in questo 2016, oltre a Zalone, si sono fatti valere Il Piccolo Principe (8.157.761 euro) e due pellicole in arrivo dalle battute finali dell’anno precedente, vedi Star Wars VII (25.178.881 euro) e Il Ponte delle Spie (10.173.377 euro). Notevoli anche le performance di Revenant (3.451.052 euro in 3 giorni), La Grande Scommessa (3.484.142 euro) e Creed (2.800.917 euro in 5 giorni).

I dati Cinetel sono stati presentati e commentati oggi a Roma, presso l’AGIS, dalle associazioni degli esercenti ANEC e ANEM e dai distributori e produttori dell’ANICA. Alla presentazione, introdotta dal presidente CINETEL, Michele Napoli, sono intervenuti i presidenti ANEC, Luigi Cuciniello, ANEM, Carlo Bernaschi, ANICA, Riccardo Tozzi, Sezione Produttori ANICA, Francesca Cima, Sezione Distributori ANICA, Andrea Occhipinti, e il direttore generale Cinema del MiBACT, Nicola Borrelli.

Fonte: Eduesse