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Le recensioni cinematografiche sono in pericolo?

Corrado Formigli condannato per l’Alfa MiTo, un bavaglio anche per il giornalismo cinematografico?

23 Febbraio 2012 11:11

Ogni tanto ho la sensazione che chi legge questo blog possa avere la sensazione che chi vi scrive viva isolato dal resto del mondo, in una realtà a cavallo tra la sala cinematografica e il monitor del computer. Non è così ovviamente, per questo motivo oggi mi trovo a scrivere di un argomento che apparentemente non ha molto a che fare con i nostri argomenti usuali. La cronaca di ieri ha riportato una sentenza che qualcuno ha definito “tragicamente storica” per il giornalismo, stiamo parlando della condanna a Corrado Formigli a risarcire 5 milioni di euro alla Fiat (e 2 milioni per pubblicare la notizia su varie testate nazionali) ma anche l’obbligo per la Rai di cancellare dall’archivio on line la puntata di Annozero del 2 dicembre 2010.

Prima di tirare le somme solo per il giudizio a priori sul programma di Michele Santoro, vi invito a vedere il segmento incriminato qui sopra. Un normalissimo test tra tre automobili concorrenti (come ne vediamo molti su Autoblog), realizzato con dei test driver di un importante testata giornalistica internazionale, ha dato un risultato “oggettivo” che però a qualcuno non è piaciuto e che per tanto si è sentito in diritto di esercitare un’azione legale. Il risultato lo avete già letto nelle prime righe di questo post. Ora vi chiederete cosa centra con il cinema tutto questo?

La sentenza del giudice del Tribunale di Torino al termine del processo per diffamazione apre una voragine di cui pochi però si sono resi conto. Che fine farà il giornalismo “critico” di questo passo se un’azienda a cui un piace una recensione di un suo prodotto può far causa per milioni di euro a un singolo giornalista? Ora vengo al dunque. Domani, come accade da quando scrivo su questo blog sarò invitato dalla major americana ACME all’anteprima del loro nuovo blockbuster, su cui hanno investito milioni di dollari in effetti speciali. Visto il film e valutato che si tratta di un brutto film per vari motivi (oggettivi, non solo per gusto personale) a questo punto mi chiedo se la libertà concessa a chi vi scrive dal suo editore (nessuna recesione è stata mai pilotata per motivi redazionali) può ancora permettersi di stroncare un film, sapendo che dopodomani la ACME potrebbe accusarlo di aver leso i suoi incassi per cifre che non riesce nemmeno a concepire.

Questo è quello che significa “creare un precedente” . Ci teniamo a sottolineare che, per precisione di cronaca, il Tribunale ha anche stabilito che il test di Formigli nel quale l’Alfa Mito veniva presentata come perdente non era “tecnicamente valido” ed era diverso da quello effettuato da Quattroruote, ci sottolinea come sia arbitrario il metro di valutazione preso in esame. Un nuovo e più subdolo bavaglio si sta avvicinando per l’informazione? Con questo post non vi chiediamo manifestazioni o inutili petizioni on line, è più importante conoscere.