I, Anna: Trailer e recensione del thriller psicologico
Charlotte Rampling e Gabriel Byrne sono i protagonisti del thriller psicologico di Barnaby Southcombe
Non c’è ancora una data per l’uscita in Italia del film I, Anna ma vi riproponiamo la nostra recensione dal Festival di Berlino 2012 aggiornandola con il trailer. Il film è stato nominato al Shanghai International Film Festival del 2012 come miglior film ed ha vinto il premio Most Popular International First Feature al Vancouver International Film Festival 2012.
Berlino 2012: La recensione di I, Anna
I, Anna è una storia cupa e potente di due possibili amanti i cui destini entrano in rotta di collisione all’interno dell’indagine di un omicidio. Questo scomodo film noir è raccontato dal punto di vista di una donna sospettata di omicidio che si innamora del detective che dirige l’inchiesta sul suo caso.
La storia inizia con il ritrovamento del corpo di un uomo colpito a morte in un appartamento di Londra. Il detective Bernie Reid (Gabriel Byrne), un uomo sulla sessantina affetto da insonnia e che vive in un albergo dopo essersi recentemente separato dalla moglie, è il primo ad arrivare sulla scena del delitto. Il suo lavoro è però interrotto dal breve incontro con una donna misteriosa, Anna (Charlotte Rampling). Nel corso dell’indagine i pensieri di Bernie continuano a tornare sul breve incontro, tanto che inizia a seguire la donna e finalmente riesce a sedurla nel corso di una serata per single. I suoi desideri si scontrano con la serietà imposta dalla sua professione. La situazione si complica mano a mano che vengono rivelati i segreti nascosti da Anna.
È una storia sceneggiata e diretta da Barnaby Southcombe, scrittore e autore televisivo, nonché figlio della stessa Charlotte Rampling, che ha presentato oggi alla Berlinale, nella sezione “Berlinale Special” il suo primo lungometraggio per il cinema. La storia è un adattamento del romanzo omonimo di Elsa Lewin. La messa in scena è una piacevole sorpresa.
Nel corso del film si incrociano i destini di tre persone con la coscienza sporca e un detective che nello stesso momento in cui trova la forza per ricominciare, trova però anche una pista per risolvere il suo caso. Si tratta senza retorica il tema della solitudine di persone non ancora anziane ma non più giovani. In particolare si affronta il tema dell’abbandono e quali conseguenze psicologiche e reali possa arrivare a innescare. Se può forse risultare poco credibile vedere la sempre bellissima Charlotte Rampling in una serata per single, la sensazione viene subito cancellata da un’interpretazione convincente e drammatica dell’attrice de Il portiere di notte e Swimming Pool. Allo stesso modo risulta facile empatizzare con il personaggio del detective, reso credibile da un bravo Byrne (I soliti Sospetti) .
La telecamera di Southcombe si muove sicura e precisa tra le location fredde e inquietanti di una Londra meno conosciuta: una torre di appartamenti nel Barbican, il reparto di letti e materassi di un mall e un bilocale stretto e asfissiante. Tutto è immerso in una luce blu che trasmette una sensazione cutanea di freddo. Il climax degli eventi è sempre più incalzante fino alla rottura finale, immortalata in un’inquadratura tragica. Sono convinta che sentiremo ancora parlare di questo signore.
Voto di Laura Lucchini: 8
I, Anna (Thriller 2012 – 93 minuti) di Barnaby Southcombe con Gabriel Byrne, Charlotte Rampling, Eddie Marsan, Hayley Atwell, Jodhi May, Bill Milner, Honor Blackman, Ralph Brown, Caroline Catz, Jamie Foreman. Sconosciuta (per ora) l’eventuale data di uscita in Italia.