The Look of Silence: trailer del documentario di Joshua Oppenheimer candidato agli Oscar
Uno dei favoriti per l’Oscar al miglior documentario del prossimo 28 febbraio si mostra attraverso un trailer. Si tratta di The Look of Silente, seconda tappa dell’approfondimento di Joshua Oppenheimer su quanto avvenuto in Indonesia a metà degli anni ’60
È arrivato il momento di Joshua Oppenheimer? Tre anni fa il suo The Act of Killing, da molti considerato uno dei documentari più rilevanti degli ultimi anni, sfiorò per poco la statuetta, sebbene oltre la cinquina non riuscì ad andare. The Look of Silence non è né un prequel, né un sequel, né altro; si lega al lavoro sopracitato per via della tematica, che è sempre la stessa, ovvero quanto accaduto in Indonesia negli anni ’60.
Un approccio diverso rispetto The Act of Killing, ma ugualmente d’impatto. Oppenheimer stavolta entra ancor più nel merito, dando la parola, oltre che ai carnefici, anche alle vittime – o per meglio dire, i familiari che sono loro sopravvissuti. Un viaggio surreale, oltre che tremendo, attraverso la psiche di figuri segnati a vita dalle atrocità commesse in quegli anni. Ecco cosa ne scrissi da Venezia due anni fa:
Ed infatti al termine della visione, quando si cerca di tirare le somme, emerge chiaramente che anche a questo giro i momenti più forti sono quelli in cui, ancora una volta, è il carnefice a dire la sua. In The Look of Silence in primo piano c’è un luogo specifico, il cosiddetto Snake River, dove venivano abbandonati tanti, troppi corpi torturati e mutilati. Due di coloro che erano deputati allo svolgimento delle operazioni, oramai vecchi, si prestano alle macchine da presa come fossero degli eroi. Anzi, di più. Eccoli lì a improvvisarsi registi mentre rievocano la dinamica di un’uccisione, descritta con dovizia di particolari, come se fosse accaduto il giorno prima. Agghiacciante quando a un certo uno di questi aguzzini spiega che lui ed alcuni dei suoi compagni erano soliti bere almeno due bicchieri di sangue delle vittime sgozzate. E se questo vi sembra terribile, aspettate di conoscere la ragione di tale pratica: perché, a detta degli assassini, bere il sangue delle proprie vittime era l’unico modo per non impazzire.
C’è voluto un po’, ma alla fine il primo riconoscimento è giunto, cioè il biglietto per la nottata che più conta ad Hollywood, quella degli Oscar. Ecco perciò a voi il trailer del film, in attesa del verdetto del 28 febbraio, presso il the Dolby Theatre. In quell’occasione sapremo se Oppenheimer riuscirà a spuntarla su Amy, Cartel Land, What Happened, Miss Simone? e Winter on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom, gli altri quattro candidati nella categoria Documentario.