Star Wars 7 è un remake di “Una nuova speranza”? Il regista risponde alle critiche dei fan
JJ Abrams risponde ai quei fan a cui “Star Wars: Episodio VII” non è piaciuto.
Il regista JJ Abrams ammette che era preparato al fatto che i fan avrebbero messo in discussione molte cose in “Star Wars: Il Risveglio della Forza”.
JJ Abrams intervistato da THR ha deciso di rispondere ad alcuni di quei fan che lo accusano di aver fatto con Star Wars: Il risveglio della Forza una sorta di copia rimaneggiata di “Una nuova speranza”.
Sapevo che, qualsiasi cosa facessimo, ci sarebbe stato un gruppo di persone, speravo e pregavo che sarebbe stato il più piccolo possibile, che avrebbero trasformato in un problema un certo numero di cose, ma sapevo che non stavamo facendo il film per nessun altro motivo che quello che credevamo giusto, realizzare qualcosa di significativo, speciale, divertente e degno del tempo speso dalle persone. Io rispetto ogni reazione e mi rendo conto che questo possa essere un problema per alcune persone. Posso capire che qualcuno potrebbe dire, “Oh, ma è una scopiazzatura totale!”, ma ciò che era importante per me era l’introduzione di personaggi nuovi di zecca utilizzando connessioni che abbracciavano una storia che conosciamo, per raccontare una storia che è nuova. Tornare indietro per andare avanti. E’ stata ovviamente una cosa palesemente intenzionale il fatto che siamo andati a ritroso per certi versi, e siamo invece andati avanti in altri modi più importanti. Dato che stiamo parlando di un genere, di cui Star Wars è una sorta di specifico e splendido miscuglio di cose creato da George Lucas, in definitiva la struttura di Star Wars è di per sé un classico e non si può deviare da tutte queste cose che George amava così tanto, dalle più ovvie, Flash Gordon e Joseph Campbell, ai riferimenti ad Akira Kurosawa e al Western; voglio dire, tutti questi elementi facevano parte di ciò che ha reso Star Wars ciò che è. Abbiamo ereditato Star Wars. La storia che si ripete è stata, a mio avviso, una cosa ovvia e intenzionale e l’intreccio che ci fa incontrare un personaggio che viene da un remoto deserto e scoprire che lei ha un potere celato e dove i cattivi hanno un’arma distruttiva che però finisce per essere distrutta, quei semplici principi sono di gran lunga gli aspetti meno importanti di questo film e forniscono l’ossatura, si tratta di elementi che sono stati utilizzati a lungo e molto prima di venir utilizzati in Star Wars. Per andare avanti con la storia è necessario fare un paio di passi indietro su un terreno molto familiare e l’utilizzo di una struttura in cui ci sia qualcuno che sconfigga i cattivi è ancora una volta un concetto che di certo non definirei nuovo di zecca, è vero, ma l’uso che se ne può fare, credo, sia di gran lunga la cosa più importante. Si tratta dell’introdurre questa giovane donna, che è un personaggio che non abbiamo mai visto prima e che ha una storia che non abbiamo ascoltato prima e incontrare uno Stormtrooper che non abbiamo mai visto e che si arriva a scoprire che tipo di essere umano egli sia. Il tutto per vedere i due vivere un’avventura con Han Solo in un modo che nessuno ha ancora fatto. Vedere questi personaggi che vanno alla ricerca di qualcuno che è un nuovo personaggio e che sì, può essere minuscolo ma è così lontano dall’aspetto di uno Yoda, che arriva a illuminarli in un modo molto simile a quello di una meravigliosa insegnante anziana o una nonna o una prozia, confermando una sorta di sistema di credenze che viene respinto dal personaggio principale: è il raccontare la storia di essere un genitore e di essere un bambino e la lotta che ciò comporta, chiaramente Star Wars è sempre stata una storia familiare, ma non nel modo in cui l’abbiamo narrata qui.
JJ Abrams parla anche del finale molto simile a qualcosa che abbiamo visto nella Trilogia originale.
Sì è vero, distruggono un’arma alla fine di questo film, ma poi qualcosa accade che è, credo, molto più criptico e di gran lunga più importante. La cosa che penso è che in quel momento, quando questo accade, il pubblico non si concentra, ne si preoccupa più di “Come ha fatto questo grande pianeta a saltare in aria?”. Perchè noi tutti sappiamo che non è l’esplosione la cosa importante, ma quello che veramente interessa è cosa succederà nella foresta tra questi due personaggi che ora sono soli. Sì l’ossatura della cosa abbiamo sempre saputo sarebbe stata una zona di comfort data dal genere, ma la verità è che abbiamo tutti uno scheletro che sembra in qualche modo simile, ma nessuno di noi ha lo stesso aspetto. Per me, la cosa più importante non è stata, “Qual’è l’ossatura di questa cosa?”. Per me è stata invece l’incontro dei nuovi personaggi che si scoprono essere in un universo che è spirituale e ottimista, in un mondo dove si incontrano persone che diventeranno la vostra famiglia.
Fonte: Movieweb