Le scene cult: Il Monologo di Blade Runner
Blade Runner è un film di Ridley Scott con Harrison Ford, Rutger Hauer e Sean Young. Che dire di Blade Runner che non sia già stato detto. Un film che in molti giustamente considerano tra i più belli di sempre. Adattamento libero ma geniale di uno dei libri di fantascienza più incredibili di sempre: Do
Blade Runner è un film di Ridley Scott con Harrison Ford, Rutger Hauer e Sean Young. Che dire di Blade Runner che non sia già stato detto. Un film che in molti giustamente considerano tra i più belli di sempre. Adattamento libero ma geniale di uno dei libri di fantascienza più incredibili di sempre: Do Androids Dream of Electric Sheep? di Philip K. Dick.
Ogni volta che riguardo Blade Runner (ma anche Alien 1), nella mia mente si fa sempre strada una domanda: “Com’è possibile che oggi Ridley Scott faccia film tipo le Crociate e Robin Hood?” Ridley mi sembra propri un raro caso di “invecchiando non si migliora; anzi”. Comunque sia tornando a Blade Runner; scegliere un monologo in questo caso è più semplice che sparare a una portaerei ormeggiata; non c’è da discutere nemmeno per un secondo; in Blade Runner c’è IL MONOLOGO per eccellenza ed è quello qui sopra. A tal punto da essere entrato nell’uso comune a mo’ di battuta: “Ho visto cose che voi umani…” (che in realtà è inesatto) anche grazie alla Gialappa’s che negli anni novanta la rese un tormentone.
Piccolo wiki: leggenda vuole che fu l’attore Rutger Hauer, nei panni dell’androide Roy Batty, a inventarsi queste parole sul momento. In realtà pare non sia così, se non per il finale (che comunque è da pelle d’oca, quindi bravissimo Rutger, quasi quasi ti perdono di aver partecipato a Barbarossa).