Interview Projet, il nuovo progetto di David Lynch
Che fine ha fatto David Lynch? Il vulcanico creatore di Twin Peaks, Mulholland Drive e grande sostenitore della meditazione trascendentale pare non avere progetti cinematografici proprio nell’immediato, a parte alcune apparizioni nel ruolo di produttore. Chi ben conosce l’opera di David Lynch sa che l’arte, il cinema e il pensiero filosofico non possono essere scissi
Che fine ha fatto David Lynch? Il vulcanico creatore di Twin Peaks, Mulholland Drive e grande sostenitore della meditazione trascendentale pare non avere progetti cinematografici proprio nell’immediato, a parte alcune apparizioni nel ruolo di produttore.
Chi ben conosce l’opera di David Lynch sa che l’arte, il cinema e il pensiero filosofico non possono essere scissi nella sua opera, qualsiasi sia il mezzo attraverso cui si esprime, dalla tela pittorica ai video in flash per internet.
Nel giugno del 2009, è nato Interview Project, da un’idea di Jason S. e Adrian Lynch, in cui David Lynch interviene come autore e produttore. Per oltre due mesi una piccola troupe ha infatti girato in lungo e in largo gli Stati Uniti, nel tentativo di intervistare un centinaio di da intervistare. Senza un piano di produzione, semplicemente affidandosi al caso sono state scovate delle storie da raccontare.
Ne nasce un ritratto dell’America lontano dalle luci dei riflettori, un sogno disilluso, uno sguardo sulla realtà che ha ben poco a che spartire con esperienze analoghe realizzate da altri in precedenza.
Lynch è alla ricerca della gente vera, quella che soffre della crisi ma che non legge i risultati della borsa sul New York Times. Piccole storie minimaliste, quasi come quelle raccontate da Raymond Carver nelle sue pagine. Documentari in pillole di non più di cinque minuti, introdotti da una frase recitata dallo stesso Lynch che così riassume il senso dell’intervista.
Le interviste sono interamente visibili sul sito di Interview Project, storie che possono (e devono) essere condivise, nel vero senso della parola e secondo le regole del web 2.0 grazie a siti, blog e social network.