Imprevisti Digitali: trailer e poster del film di Benoit Delepine e Gustave Kervern (Al cinema dal 15 ottobre)
I registi di “Mammuth” e “Louise-Michel” tornano nei cinema italiani il 15 ottobre con un’altra commedia di denuncia ispirata al Movimento dei Gilet Gialli.
Dopo il trionfo alla 70esima edizione della Berlinale, dove si è aggiudicato l’Orso d’Argento Premio Speciale, il 15 ottobre arriva al cinema con Officine UBU la commedia Imprevisti Digitali (Effacer L’historique).
Il film è diretto dalla consolidata coppia di registi Benoît Delépine & Gustave Kervern (Mammuth, Louise-Michel) che raccontano, con il loro stile libero e dissacrante, le disavventure di tre vicini di casa le cui vite verranno stravolte a causa della loro inettitudine nel rapportarsi con le nuove tecnologie.
“Imprevisti Digitali” è una commedia sociale dolce-amara, parzialmente ispirata al Movimento dei Gilet Gialli, che mette a fuoco in modo ironico e pungente alcune delle assurdità che caratterizzano la deriva digitale della società moderna, ormai globalizzata e intangibile.
[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]
Tre vicini di casa in un sobborgo francese si ritrovano coinvolti in una serie di imprevisti causati dalla loro inettitudine nel rapportarsi alle nuove tecnologie. Marie ha paura di perdere il rispetto di suo figlio a causa di un sex tape finito online, Bertrand s’invaghisce della voce di una centralinista e cerca di proteggere la figlia dal cyber bullismo e Christine, che ha perso il marito a causa della sua dipendenza dalle serie tv, è disposta a tutto per far aumentare la sua valutazione come autista privato. I tre si lanceranno così in una battaglia contro i giganti di internet. Una battaglia ben al di fuori della loro portata…forse.
Il film è interpretato da Blanche Gardin, Denis Podalydès, Bertrand Pitorin, Corinne Masiero, Vincent Lacoste, Benoît Poelvoorde, Jackie Berroyer, Jean-Louis Barcelona, Lucas Mondher, Miss Ming, Monique Leroux, Jo Dahan, Suzy, Vincent Dedienne e Victor Kervern.
I registi Benoît Delépine e Gustave Kervern raccontano la genesi del loro film di denuncia ispirato al Movimento dei Gilet Gialli e una divertente e caustica critica all’epoca digitale in cui viviamo.
BD: Questo è il decimo film che realizzo con Gustave, siamo entrambi registi, ma anche grandi amici e lavoriamo bene insieme, i nostri film spesso si ispirano alle nostre vite. Abbiamo iniziato con il film Aaltra girando a Picardy e il nostro sogno finale era di arrivare fino alle Mauritius, dove è nato Gustave. Ci abbiamo provato in molti film ma non ci eravamo mai riusciti… e ora eccoci qua! Dato che questo film parla anche di globalizzazione incontrollata, abbiamo pensato che fosse l’occasione giusta per andare alle Mauritius e realizzare il nostro sogno – è anche la patria dei Dodo (ndr: una scena nel film spiega che il Dodo è un uccello gigante delle Mauritius che si è estinto a causa dell’attività umana). Proprio come i Dodo, anche gli uomini credono di essere i padroni del mondo e non temono nessun predatore – ora si trovano però a fare i conti con l’intelligenza artificiale, che è molto più potente e pericolosa dell’uomo e ora possiamo vedere chiaramente cosa ci sta accadendo. Sappiamo che non andrà a finire bene nemmeno per noi.
GK: Ogni giorno, anche prima che ci venisse l’idea di girare questo film, Benoît e io ci telefonavamo spesso per commentare come siamo ormai sopraffatti dagli incredibili colpi di scena che ci riserva la nostra vita quotidiana. Per esempio, ancora non mi capacito che io debba pagare 60 euro per il mio piano tariffario telefonico quando vedo in ogni dove pubblicità per piani a 20 euro – e per quante volte io chiami l’assistenza clienti non ho ancora ricevuto una proposta tariffaria decente. Hai sempre la sgradevole sensazione di essere preso in giro o raggirato.
BD: Anche parlare con le persone faccia a faccia è diventato difficile, devi rapportarti sempre di più con i sistemi automatici.
GK: La scena del film in cui viene ordinata online una doga in legno per il letto mi è capitata davvero nella realtà. E’ stata una vera impresa riuscire a cambiare quell’asse: il negozio mi ha fornito i contatti della ditta con sede in Svizzera che l’aveva costruita, la ditta a sua volta mi ha detto di rivolgermi al negozio e così via… Tutti viviamo situazioni del genere anche quando ci rivolgiamo ad assicurazioni, banche e compagnie telefoniche – “prema il tasto 1, prema il tasto 2” – è una gran perdita di tempo! Spesso ci vuole un intero pomeriggio per riuscire a risolvere la faccenda (e il più delle volte non sapevi nemmeno fosse una faccenda da risolvere). Se parli con le persone, la maggior parte ti dirà che ha vissuto un’esperienza simile. Mi ha quasi portato a un esaurimento!
BD: La vita di tutti i giorni è diventata una costante allucinazione collettiva. Per fare i nostri film, ci immergiamo totalmente nella realtà che ci circonda.