Stasera in tv su Rai 3: “La storia fantastica” con Robin Wright e Cary Elwes

Cast e personaggi

Cary Elwes: Westley
Robin Wright: Bottondoro
Mandy Patinkin: Inigo Montoya
Chris Sarandon: Principe Humperdinck
Christopher Guest: Conte Tyrone Rugen
André Roussimoff: Fezzik
Fred Savage: il nipote
Peter Falk: il nonno
Wallace Shawn: Vizzini
Mel Smith: l’Albino
Billy Crystal: Max dei Miracoli
Carol Kane: Valerie, la moglie di Max dei Miracoli
Peter Cook: l’Impressionante Sacerdote
Anne Dyson: la regina
Margery Mason: la vecchia nel sogno
Malcolm Storry: Yellin
Willoughby Gray: il re
Betsy Brantley: la madre
Paul Badger: l’assistente bruto

Doppiatori italiani

Roberto Pedicini: Westley
Pinella Dragani: Bottondoro
Eugenio Marinelli: Inigo Montoya
Luca Biagini: Principe Humperdinck
Sandro Iovino: Conte Tyrone Rugen
Ilaria Stagni: il nipote
Carlo Sabatini: il nonno
Mattia Sbragia: Vizzini
Silvio Spaccesi: Max dei Miracoli

La trama

Il piccolo Jimmy, malato e costretto a letto, ascolta suo nonno narrargli una fiaba d’altri tempi in cui seguiamo le avventurose peripezie di due innamorati, il garzone Westley e la bellissima Bottondoro, che si separano convinti in cuor loro che l’amore vero che li lega li riporterà presto l’uno nelle braccia dell’altro.

Westley partito per mare se la vedrà con il temibile pirata Roberts e creduto morto spingerà la sua amata alle nozze con il malvagio principe Humperdinck che lei non ama e mai amerà.

Humperdinck che ha un piano diabolico in mente farà rapire Bottondoro da tre briganti e quando lei verrà liberata dal pirata Roberts, la principessa scoprirà che celato dietro all’uomo che credeva responsabile della morte di Westley c’è proprio il suo amato…

Il nostro commento

Il regista Rob Reiner dopo Stand By Me confeziona un altro classico anni ’80 con un fantasy molto particolare che viaggia sul filo della parodia senza mai abbracciarla del tutto.

La storia fantastica omaggia su schermo con humour e duelli a fil di spada quell’amato cinema avventuroso made in Hollywood che vedeva protagonisti Douglas Fairbanks ed Errol Flynn.

L’indubbia sintonia tra Robin Wright e Cary Elwes, la presenza del leggendario André de Giant e l’ironia che regna sovrana rendono il film non solo una fiaba per tutta la famiglia, ma anche un qualcosa di alternativo anche per chi le favole non le ama poi così tanto.

Curiosità

• Il film è tratto dal romanzo “La principessa sposa” di William Goldman del 1973, adattato per il cinema dall’autore stesso.
• Mandy Patinkin ha detto che il ruolo di Inigo Montoya è il suo preferito nel corso della sua intera carriera (“Ne sono francamente entusiasta. Non posso credere che ho avuto modo di essere nel Mago di Oz, sai cosa intendo?”).
• Quando il conte di Rügen colpisce Westley sulla testa, Cary Elwes ha detto a Christopher Guest di farlo in modo realistico. Guest lo ha colpito abbastanza forte da fermare la produzione per un giorno, mentre Elwes si recava in ospedale.
• William Goldman durante i suoi primi tentativi di realizzare il film negli anni ’70 incrociò la strada di un allora sconosciuto Arnold Schwarzenegger che voleva interpretare Fezzik, la richiesta fu seriamente presa in considerazione perché allora Goldman non avrebbe mai potuto ottenere la sua prima scelta per il ruolo, André the Giant. Dal momento che il film è stato realizzato circa 12 anni più tardi, Arnold nel frattempo era diventato una grande star di quelle che non potevano permettersi e finalmente André non era più così irragiungibile.
• Nonostante il personaggio di Fezzik avesse una forza quasi sovrumana, alcuni problemi alla schiena di André de Giant al momento gli impedirono di sollevare oggetti pesanti. Robin Wright venne attaccata a dei cavi nella scena in cui Bottondoro salta dalla finestra del castello tra le braccia di Fezzik perché André non era in grado di sostenerla.
• Cary Elwes e Robin Wright rimasero molto colpiti l’uno dall’altro durante le riprese, contribuendo naturalmente alla loro sintonia nel film. Cary ha detto che “non riusciva a concentrarsi praticamente niente dopo quel primo incontro con Robin”.
• La maggior parte del film è stato girato in Inghilterra. Il castello utilizzato per il film era Haddon Hall, una casa fortificata di campagna (non un castello vero e proprio) che risale a prima del 1087. Gli arazzi all’interno di Haddon Hall sono originali, risalenti alla fine del periodo medievale e rinascimentale.
• I roditori giganti sono state creati con attori di bassa statura all’interno di costumi di ratto. Il giorno in cui Westley doveva combattere con uno di questi attori, Danny Blackner, quest’ultimo era introvabile. Danny in seguito giunse sul set con una lunga storia in cui parlava di essere stato fermato per  eccesso di velocità la notte prima mentre tornava a casa dal bar e successivamente messo in prigione per alcune ore per guida in stato di ebrezza (dopo che l’agente di polizia non credette alla sua storia di dover lavorare come attore / stuntman nel ruolo di un topo!).
• Il regista Rob Reiner ha lasciato il set durante le scene di Billy Crystal, perché rideva così tanto che rischiava di sentirsi male e rovinare le scene.
• E’ esistito realmente un pirata “Roberts” (Bartholomew Roberts, noto anche come Black Bart) che ha operato nei Caraibi nei primi anni del 18 ° secolo. Molti affermano che sia stato il pirata di maggior successo di tutti i tempi.
• Cary Elwes e Mandy Patinkin hanno eseguito di persona tutti loro duelli con la spada dopo molte ore di addestramento.
• Cary Elwes è stato scelto per quella che Rob Reiner chiamava la sua qualità alla Douglas Fairbanks e Errol Flynn. Fairbanks e Flynn hanno interpretato Robin Hood (Fairbanks in “Robin Hood” del 1922 e Flynn in “La leggenda di Robin Hood” del 1938). Più tardi Elwes ha parodiato le loro intepretazioni in “Robin Hood – Un uomo in calzamaglia” (1993).
• Al fine di creare il più grande duello con la spada dei tempi moderni, Cary Elwes e Mandy Patinkin si sono allenati per mesi con Peter Diamond e Bob Anderson, entrambi atleti olimpionici ed entrambi collaboratori per i film di Bond, Il Signore degli Anelli, I predatori dell’Arca perduta e i film di Star Wars oltre ad aver allenato Errol Flynn e Burt Lancaster. Ogni momento libero sul set è stato speso ad allenarsi. Alla fine quando hanno mostrato a Rob Reiner il duello con la spada per il film al regista non bastò la durata e chiese di ampliare il duello da un minuto ad almeno tre minuti. Hanno aggiunto passi sul set, hanno guardato film di cappa e spada per trarne ispirazione, hanno coreografato di nuovo la scena con il tutto che dato vita ad un duello di tre minuti e 10 secondi che ha preso circa una settimana per filmare la scena da tutte le angolazioni.
• Non c’erano “anguille urlanti” nel romanzo originale. Invece una volta che Bottondoro salta in mare per sfuggire ai suoi rapitori, Vizzini la avverte di squali in acqua e dopo aver riempito una tazza con il suo sangue lo getta in acqua per attirarli.
• Mel Smith (Albino) ha confessato di non aver mai visto la sua performance in questo film a causa della dolorosa esperienza vissuta nel filmare il ruolo. Il suo personaggo gli imponeva di indossare lenti a contatto colorate e, all’insaputa di Smith e del reparto costumi, l’attore era allergico alla soluzione per lenti utilizzata. Ciò significava che Smith ha recitato con costante dolore e disagio durante tutte le riprese e quindi lui è stato sempre riluttante a rivivere quel ricordo.
• La Polvere di Iocaina è un veleno immaginario.
• Al momento della sua uscita, Fred Savage era la più grande star del film (con l’eccezione di Peter Falk). Cary Elwes era uno sconosciuto, Wallace Shawn e Mandy Patinkin erano conosciuti solo per gli appassionati di Broadway, André the Giant era un lottatore professionista e questo è stato il debutto cinematografico di Robin Wright.
• E’ implicito che il personaggio del Conte Rugen era un adulto quando Inigo Montoya era un bambino. Christopher Guest, che interpreta Rugen, è in realtà solo quattro anni più grande di Mandy Patinkin, che interpreta Inigo.
• Il costume del pirata Roberts è stato modellato sul quello del celebre Zorro, lasciando fuori il mantello ritenuto non necessario e il cappello in quanto non si armonizzava con il personaggio.
• Billy Crystal ha usato il suo truccatore di Mr. Sabato Sera (1975), Peter Montagna, per creare Max dei Miracoli. Billy gli ha portato le foto di sua nonna e Casey Stengel per aiutare a sviluppare il look.
• Uma Thurman ha sostenuto un provino per il ruolo di Bottondoro, ma è stata ritenuta troppo esotica per la parte.
• “Vizzini” è il nome di una piccola città della Sicilia.
• Il videogioco del baseball con cui il nipote gioca nel corso della prima scena è “Hardball” prodotto da Accolade nel 1985. E’ stato ampiamente disponibile a metà degli anni ’80 per il computer Commodore 64. Il suono non era del gioco vero e proprio, ma è stato aggiunto in seguito.
• Liam Neeson ha rivelato in un’intervista di aver sostenuto un provino per il ruolo di Fezzik.
• A Kareem Abdul-Jabbar è stato offerto il ruolo di Fezzik ed era estremamente interessato ad accettare, ma non ha potuto perché le riprese erano in conflitto con il suo impegno con l’NBA.
• Tutti i personaggi principali sono introdotti nei primi sette minuti del film.
• Christopher Reeve è stato considerato per il ruolo principale di Westley.
• Courteney Cox e Meg Ryan hanno sostenuti un provino per il ruolo della Principessa Bottondoro.
• William Goldman ha affermato che Carrie Fisher sarebbe stata la scelta ideale per Bottondoro.
• Al momento delle riprese del film Robin Wright recitava nella soap opera di Santa Barbara (1984). In cambio per consentire all’attrice di avere il tempo libero necessario a girare il film le hanno richiesto di estendere il suo contratto di un anno.
• Questo è stato l’ultimo film di Willoughby Grey prima della sua morte, avvenuta il 13 Febbraio 1993 all’età di 76 anni.
• Whoopi Goldberg ha lanciato una campagna per autocandidarsi al ruolo della Principessa Bottondoro.
• Cary Elwes (Westley) e Robin Wright (Princess Buttercup) erano così riluttanti a porre fine all’ultima scena girata (il bacio a cavallo) che a turno chiedevano di rifare la scena con ogni tipo di scusa.
• Prima delle riprese, Wallace Shawn (Vizzini) era arrivato a sapere che lui era la seconda scelta per la parte dopo Danny DeVito (anche se c’è ancora una certa confusione sul fatto se DeVito sia stato o meno mai seriamente contattato). Shawn si convinse che era sbagliato per il ruolo e che rischiasse il licenziamento da un momento all’altro e per questo fatto era estremamente nervoso durante le riprese.
• André the Giant chiamava quasi tutti sul set (che fossero registi, produttori, co-protagonisti o membri della troupe) “capo”.
• Bottondoro dice che gli occhi del suo amante sono come il “mare dopo una tempesta”, un riferimento ad un dipinto con lo stesso nome del 1824 del pittore irlandese Francis Darby.
•  Il poster del film è ispirato al dipinto “Daybreak” di Maxfield Parrish.
• Durante le riprese di alcune scene, il clima è diventato decisamente freddo per Robin Wright. André the Giant l’ha aiutata mettendo una mano sopra la sua testa; le sue mani erano così grandi che coprivano interamente la parte superiore della testa tenendola al caldo.
• Mandy Patinkin ha rivelato che la sua interpretazione di Inigo in cerca di vendetta per l’assassinio del padre gli ha riportato alla memoria la perdita del proprio padre per cancro nel 1972. Ha detto che quando le riprese della scena in cui Inigo uccide “L’uomo con sei dita” si sentiva come se avesse “appena ucciso il cancro che uccise suo padre”.
• Bottondoro è continuamente indicata in tutto il film (e nel titolo del film stesso) come “La Principessa”, anche se lei non è ancora sposata a Humperdinck. Tuttavia, il nonno afferma che Bottondoro è nata in una piccola fattoria e Humperdinck afferma nel suo discorso alle persone che lei una volta era una comune cittadina. Il motivo della discrepanza è che nel romanzo, la legge del paese consentiva effettivamente ad Humperdinck di scegliere la sua sposa, ma che alla sposa era richiesto di essere una principessa. Humperdinck ha superato l’ostacolo facendo di Bottondoro la principessa di un paese inesistente, rendendo così valido il suo diritto di sposarla.
• La morte del Conte Rugen nel romanzo originale era molto più violenta ed esplicita con estirpazione del cuore da parte di Inigo con Rügen che muore di paura prima che Inigo abbia portato a termine l’azione.
• Il film costato 16 milioni di dollari ne ha incassati in patria circa 30 (incasso worldwide non pervenuto).

La colonna sonora

• Le musiche originali del film sono di Mark Knopfler, fondatore e leader dei Dire Straits.
• Tra le altre colonne sonore di Mark Knopfler ricordiamo musiche per il dramma sportivo Sfida per la vittoria, la black-comedy Sesso & Potere, il dramma Ultima fermata Brooklyn e la commedia Local Hero.
• Mark Knopfler ha accettato di scrivere la musica per questo film, a condizione che Rob Reiner mettesse nel film il cappello che indossava in This Is Spinal Tap (1984). Il cappello appare nella camera da letto del nipote.
• Il film ha ricevuto una candidatura all’Oscar per la miglior canzone originale: “Storybook Love” di Willy De Ville.

TRACK LISTINGS

1. Once Upon A Time… Storybook Love
2. I Will Never Love Again
3. Florin Dance
4. Morning Ride
5. The Friend’s Song
6. The Cliffs Of Insanity
7. The Swordfight
8. Guide My Sword
9. The Fireswamp & The Rodents Of Unusual Size
10. Revenge
11. A Happy Ending
12. Storybook Love

Full soundtrack – Mark Knopfler:

Storybook Love – Willy De Ville:

Clip e video