Dwayne Johnson e Universal Pictures lavorano ad un reboot de “Il Re Scorpione”
Il Re Scorpione, spin-off del franchise La Mummia, fruirà di un reboot prodotto da Universal Pictures e la Seven Bucks di Dwayne Johnson.
Il Re Scorpione, spin-off del franchise La Mummia con protagonista Dwayne Johnson, fruirà di un reboot a cui stanno lavorando Universal Pictures e lo stesso Johnson. Il sito Deadline riporta che Jonathan Herman (Straight Outta Compton) è stato assunto per scrivere la sceneggiatura e visto che Johnson è impegnato fino al 2022, lo studio sceglierà un nuovo attore per il ruolo di protagonista.
Johnson ha parlato del progetto in una dichiarazione:
Il Re Scorpione è stato il mio primo ruolo in assoluto sul grande schermo e sono onorato ed entusiasta di reinventare e offrire questa mitica mitologia ad un’intera nuova generazione. Non avrei avuto la carriera che ho avuto la fortuna di avere se non fosse stato per Il Re Scorpione e sono entusiasta che noi di Seven Bucks Productions possiamo contribuire a creare quelle stesse opportunità oggi per altri attori che lavorano sodo. Credo che Jonathan Herman si impegnerà al massimo per fornire una sceneggiatura fantastica per il nostro pubblico globale.
Il film originale era incentrato su Mathayus (“The Rock”) guerriero della prode stirpe degli Accadi e l’unico che sembra in grado di contrastare lo strapotere del sanguinario Memnon (Steven Brand) che impone il suo dictat massacrando chiunque si frapponga tra lui e il dominio assoluto. I dettagli sulla trama del reboot sono piuttosto vaghi, ma sembra che il film al contrario dell’originale, ambientato nel 3.000 a.C., sarà invece ambientato in tempi moderni, dettaglio che se confermato lascia alquanto perplessi.
Il produttore Dany Garcia ha continuato dicendo:
L’originale Re Scorpione è stato un catalizzatore cruciale che ci ha aiutato a catapultarci nel mondo del cinema. Essere in grado di produrre ora la prossima iterazione come parte della nostra lista di Seven Bucks Productions è un momento speciale, a tutto tondo, una testimonianza di ciò che abbiamo avuto la fortuna di costruire per il nostro pubblico e, in definitiva, un umile promemoria del valore senza tempo di narrazione autentica.
L’originale “Il Re Scorpione” era un film piuttosto divertente che non eccedendo in effetti speciali e ammiccando alle atmosfere di classici come Conan il distruttore, utilizzava come allora carisma e fisicità di un allora esordiente Johnson, riproponendo in questo caso l’unico personaggio che era uscito veramente vincente dal sequel La Mummia – Il ritorno di Stephen Sommers. “Il Re Scorpione” rimane un godibile film d’avventura vecchio stampo, senza troppe pretese e all’epoca un ottimo veicolo di lancio per una star “action” nuova di zecca. Lo script però era decisamente debole e oltremodo prevedibile, nonostante il regista Chuck Russell (The Mask, L’eliminatore) abbia sfruttato la sua esperienza nel cinema di genere per riuscire a colmare evidenti lacune con una confezione intrigante e una sana dose di umorismo. L’evidente debolezza dello spin-off, incassi al di sotto delle aspettative e il mancato ritorno di Johnson per un sequel spinsero inevitabilmente il franchise verso la strada del direct-to-video a partire dal prequel Il Re Scorpione 2 – Il destino di un guerriero per arrivare a Il Re Scorpione 5 – Il libro delle anime, in soldoni una sequela di produzioni low-budget che vanno dall’imbarazzante al non pervenuto.