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Stasera in tv: “Non ci resta che il crimine” su Rai 1

Rai stasera propone “Non ci resta che il crimine”, film commedia del 2019 di Massimiliano Bruno con Alessandro Gassmann, Marco Giallini e Edoardo Leo.

21 Dicembre 2020 09:47

Cast e personaggi

Alessandro Gassmann: Sebastiano
Marco Giallini: Moreno Filipponi
Edoardo Leo: Renatino
Gianmarco Tognazzi: Giuseppe
Ilenia Pastorelli: Sabrina
Massimiliano Bruno: Gianfranco
Emanuel Bevilacqua: Bove
Antonello Fassari: suocero di Giuseppe
Fabio Ferri: Nespola
Marco Conidi: Fariseo

Trama e recensione

E se improvvisamente, per destino o per caso, vi ritrovaste negli anni’80? E’ quello che succede a tre improbabili amici che hanno fatto dell’arte di arrangiarsi uno stile di vita. Siamo a Roma nel 2018 e tre amici di lungo corso, con scarsi mezzi ma un indomabile talento creativo, decidono di organizzare un “Tour Criminale” di Roma alla scoperta dei luoghi simbolo della Banda della Magliana. L’idea, ne sono convinti, sarà una miniera di soldi. Abiti d’epoca, jeans a zampa, giubbotti di pelle, stivaletti e Ray-Ban specchiati, ed è fatta…sono pronti per lanciarsi nella nuova impresa. Se non fosse che, per un imprevedibile scherzo del destino, vengono catapultati negli anni ’80 nei giorni dei gloriosi Mondiali di Spagna e si ritrovano faccia a faccia con alcuni membri della Banda che all’epoca gestiva le scommesse clandestine sul calcio. Per non parlare dell’incontro con una vulcanica e dirompente ballerina che rischia di scombinare ancora di più le carte. Per i tre amici potrebbe rivelarsi una ghiotta occasione di riscatto oppure…

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Curiosità

  • Il titolo del film è una citazione di Non ci resta che piangere.
  • Le riprese del film si sono svolte interamente a Roma.
  • Il regista Massimiliano Bruno ha diretto anche Nessuno mi può giudicare, Viva l’Italia, Confusi e felici, Gli ultimi saranno ultimi e Beata ignoranza.
  • Alessandro Gassmann e Marco Giallini hanno fatto coppia, diretti da Massimiliano Bruno, per la commedia Beata ignoranza.
  • Il film ha fruito di un sequel dal titolo Ritorno al crimine ancora diretto da Massimiliano Bruno e con il cast dell’originale di ritorno.
  • Le musiche originali di “Non ci resta che il crimine” sono di Maurizio Filardo (Perfetti sconosciuti, Il Premio) che per Massimiliano Bruno ha musicato anche Gli ultimi saranno ultimi, Beata ignoranza e il sequel Ritorno al crimine.

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Note di regia

Credo che Non Ci Resta che il Crimine sia un film atipico nel mio percorso professionale. Avevo proprio voglia di testare delle corde nuove, di avventurarmi in spazi che non avevo ancora sondato nei numerosi film che ho scritto o diretto per la IIF. Mi piaceva l’idea di mescolare i generi e di legare la commedia all’action-movie e al fantasy. Volevo insomma divertirmi su quel terreno di gioco già sperimentato da Benigni e Troisi nell’indimenticabile “Non ci Resta che Piangere” e allo stesso tempo provare a respirare l’aria di “Ritorno al Futuro” e immergermi nelle tinte forti di “Romanzo Criminale”.Per scrivere la sceneggiatura Andrea Bassi, Nicola Guaglianone, Menotti ed io abbiamo attinto ai film di genere ma con il puro piacere di abbandonarci alla commedia. Il nostro riferimento è quindi stata quella cultura di confine tra gli anni ’70 e gli anni ’80 da cui è nata la scelta di riproporre dei movimenti di macchina tipici dei poliziotteschi, come gli zoom sui primi piani o le riprese deformanti dal basso. E mi sono divertito a usare lo split-screen su molte scene per regalare al film una confezione che sembri realmente venuta dal passato.

Per lo stesso motivo ho chiesto al direttore della fotografia Federico Schlatter di dare al film una pasta che richiamasse quel cinema ma con una cifra più attuale. Lo stesso è avvenuto con la montatrice Luciana Pandolfelli con la quale abbiamo realizzato un vero e proprio omaggio a quel tipo di cinema senza però rinunciare a un ritmo più moderno e serrato che eliminasse i tempi morti di alcuni film di genere del passato. La colonna sonora, affidata anche quest’anno a Maurizio Filardo, è stata poi la ciliegina sulla torta che ha attribuito definitivamente a “Non Ci Resta che il Crimine” un carattere vintage e un sound autenticamente d’epoca.

E’ stato molto faticoso girare questa storia, non lo nascondo, e alcune scene, come quella della rapina, ci hanno portato via molti giorni di riprese. Anche dirigere gli attori è stato un po’ più complicato del solito visto che alcuni di loro affrontavano un ruolo per loro inedito. Basti pensare ad Edoardo Leo, per la prima volta nei panni del cattivo, con cui abbiamo fatto un approfondito studio sul personaggio del nostro “Renatino” che doveva essere credibile nella malvagità ma contemporaneamente divertente. Abituato spesso a ruoli di simpatico e bello, Gassmann stavolta aveva un compito diverso e ha affrontato egregiamente l’ingenuo del gruppo. Giallini è stato perfettamente a suo agio nei panni del cialtrone navigato che pensa di conoscere tutto ma in fondo non conosce niente. Tognazzi ha reso in maniera credibile e originale un pusillanime che impara a tirare fuori il carattere e infine la Pastorelli è stata bravissima nell’insolito ruolo della paracula bomba sexy. Gli altri personaggi della Banda della Magliana sono stati poi affidati ad attori davvero credibili nel ruolo dei criminali, perché volevo che facessero realmente paura. E così, per dare il sapore della verità, ho scelto Bevilacqua, Conidi, Locci, Galante e tutti gli altri. Il cinema è un’arte in cui bisogna sperimentare continuamente, solo così riusciremo a trovare nuove strade. [Massimiliano Bruno]

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