Home Curiosità Courmayeur 2015: intervista al regista di Anacleto, Leone Nero al Noir in Festival

Courmayeur 2015: intervista al regista di Anacleto, Leone Nero al Noir in Festival

Courmayeur Noir in Festival 2015: noi di Blogo abbiamo preso parte ad una tavola rotonda col regista catalano Javier Ruiz Caldera, il cui Anacleto: Agente segreto si è aggiudicato il Leone Nero nel corso dell’ultima edizione del Festival. Ecco il resoconto in video

pubblicato 17 Dicembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 10:13

Da quando il Leone Nero lo assegna il pubblico, non si è forse mai visto un verdetto così netto. Scusandomi per la rima, Anacleto: Agente segreto è il film che senz’altro è più piaciuto la scorsa settimana al pubblico di Courmayeur, piuttosto eterogeneo, senz’altro in termini anagrafici. Noi a breve usciremo con la nostra recensione, perciò non ci soffermiamo più di tanto su giudizi e affini. Quel che possiamo però già dirvi, come avrete modo di apprendere da voi qualora vogliate prestarvi al video in apertura, è la simpatia di Javier Ruiz Caldera.

Al quarto film, il catalano torna di nuovo alla commedia, malgrado lui stesso ammetta di sperare che arrivi il giorno in cui potrà girare «un film serio». Anacleto: Agente segreto è in buona sostanza una versione spagnola di 007 ambientata al giorno d’oggi, e che si prende poco o nulla sul serio. In un sobborgo di Barcellona, il figlio dell’agente segreto Anacleto è preso di mira dalla storica nemesi di quest’ultimo, Vázquez.

Tratto da un fumetto, il film di Caldera si è già beccato due nomination ai Goya, gli Oscar spagnoli, per suono ed effetti speciali. Nulla ancora di ufficiale riguardo all’uscita dalle nostre parti, sebbene il film sia targato Warner Bros. ed il potenziale per sbarcare nelle nostre sale c’è senz’altro – dopo questo premio poi, quasi un beneplacito visto e considerato che a conferirlo è stato il pubblico. Senza contare che è andato bene anche in patria.

Nell’intervista di cui sopra Caldera spazia tra svariati argomenti, da ciò che lo fa ridere nella quotidianità, alla possibilità di un sequel, per cui la porta resta comunque aperta. Non solo, ma anche qualche accenno al rapporto professionale e personale con la simpatica Rossy de Palma, un legame che col tempo si è andato rafforzando, sfociando in amicizia.

Cogliamo l’occasione per preannunciarvi che questa è la prima di tre interviste che pubblicheremo fino a dopodomani, tutte svoltesi in occasione dell’edizione numero 25 del Courmayeur Noir in Festival. Opere che con ogni probabilità varcheranno anche i nostri confini e di cui perciò può rivelarsi interessante sapere qualcosa direttamente dai registi nonché sceneggiatori in anteprima. Tenete d’occhio le nostre pagine perciò.