Body Brokers, trailer e poster del film di John Swab, con Jack Kilmer e Alice Englert
Il business della riabilitazione al centro di Body Brokers, diretto da John Swab. In uscita il 19 febbraio nelle sale statunitensi
Lungo il lento ma si spera sempre più inesorabile rinfoltimento delle sale, si fanno strada, per quanto timidamente alcuni titoli. Body Brokers di John Swab è uno di questi. Uscirà il 19 febbraio negli USA, sia appunto nei cinema che, per forza di cose, on demand. La Roxwell Films ha pubblicato ieri un trailer, attraverso le cui sequenze abbiamo modo di farci un’idea più che sommaria.
Body Brokers è la storia di due giovani tossicodipendenti interpretati da Jack Kilmer e Alice Englert che, dall’Ohio, si muovono verso Los Angeles per affrontare un percorso di riabilitazione. È qui che scoprono che, dietro l’apparente altruismo di un polo del genere, si cela in realtà una rete di personaggi deprecabili che di questo settore ne hanno fatto in realtà un business alquanto redditizio.
(Clicca sull’immagine per guardare il trailer)
Girato in Oklahoma nell’estate del 2019, nel resto del cast figurano pure Michael K. Williams, Melissa Leo, Frank Grillo, Jessica Rothe, Peter Greene, Owen Campbell, Sam Quartin e Thomas Dekker. Peraltro il regista ha già in cantiere un altro film, Ida Red, in cui Melissa Leo ha a ‘sto giro un ruolo da protagonista. La particolarità, se così vogliamo definirla, è che le riprese si sono svolte tra agosto e settembre dello scorso anno, sempre nello stato dell’Oklahoma.
Insomma, la notizia è che, seppur a rilento, qualcosa si sta muovendo. Il 2020 per il settore è stato, com’era facile prevedere mesi fa, un anno funesto. Per dare una dimensione, è di ieri la notizia secondo cui non si è mai girato così poco a Los Angeles da venticinque anni a questa parte, tendenza che si spera possa almeno in parte rientrare nel breve/medio periodo; basti pensare all’improvviso allentamento delle restrizioni annunciate nella contea proprio qualche giorno addietro. D’altra parte non c’è area al mondo che ha accusato maggiormente il colpo dovuto all’assenza dell’industria quanto questa.