Stasera in tv: Il vegetale” su Rai 2
Su Rai 2 “Il vegetale”, commedia del 2018 di Gennaro Nunziante e interpretata da Fabio Rovazzi, Luca Zingaretti, Ninni Bruschetta e Paola Calliari.
Cast e personaggi
Fabio Rovazzi: se stesso
Luca Zingaretti: Armando
Ninni Bruschetta: Bruno Rovazzi
Paola Calliari: Caterina
Matteo Reza Azchirvani: Vidar
Barbara D’Urso: se stessa
Alessio Giannone: Nicola
Rosy Franzese: Nives Rovazzi
Tommaso Basili: Intervistatore
Katia Mironova: Irina Kusnir
Yoon C. Joyce; Giapponese
Shi Yang Shi: Don Jon
Mark Grosy: Usman
Diandra Elettra Moscogiuri: Skater girl
Rosy Franzese: Nives
Matteo Reza Azchirvani: Vidar
La trama
Fabio è un giovane neolaureato che, come tanti altri ragazzi italiani nelle stesse condizioni, non riesce a trovare un lavoro. Il padre ingombrante e una sorellina capricciosa e viziata non mancano di definirlo impietosamente un “vegetale”, anche perché il giovane sembra rassegnato a questa situazione senza reagire. Un evento inatteso però ribalterà improvvisamente i ruoli e per tutti i protagonisti sarà necessario adattarsi alla nuova situazione, superare i propri pregiudizi e crescere insieme.
Il nostro commento
Il mondo dei cosiddetti YouTuber ha generato parecchia “fuffa” a livello artistico, ma come spesso capita ogni tanto qualche talento è riuscito a farsi strada a vari livelli, e tra questi “jolly” c’è sicuramente Fabio Rovazzi, che musicalmente ha ampiamente dimostrato di avere un suo perché. La peculiare vis ironica di Rovazzi tenta il salto sul grande schermo nel 2018, un anno dopo i “colleghi” comici The Jackal, altro fenomeno di YouTube che con AFMV – Addio fottuti musi verdi tentano con indubbio coraggio di realizzare qualcosa di diverso nel panorama italiano con un risultato che però ha finito per pagare il cambio di formato, fruire un certo tipo di comicità su YouTube non è la medesima cosa che fruirla sul grande schermo. Rovazzi invece costruisce ad arte il suo debutto, intanto non fa l’errore di dirigere il film come fece a suo tempo il Giovanni Vernia di Zelig che confezionò il pessimo Ti stimo fratello; Rovazzi recluta Gennaro Nunziante regista dei film di Checco Zalone che oltre a dirigere scrive anche la sceneggiatura. Il vegetale vede protagonista Rovazzi in una ironica parodia di se stesso, come lo era Zalone in Cado dalle nubi, i due film hanno molto in comune, evitando così di andare incontro a qualsiasi tentativo di recitazione. “Il vegetale” mette in scena una surreale commedia sull’essere giovani neolaureati oggi e sull’Italia odierna tra furbetti e onesti sempre più frustrati, riuscendo nell’intento, cosa non semplice, di guardare ad un pubblico più adulto del proprio target di riferimento, con una garbata e a tratti spassosa pellicola che ha finito per essere ingiustamente sottovalutata / snobbata come spesso accaduto con i film di Zalone.
Curiosità
- “Il vegetale” segna l’esordio come attore dello youtuber e cantante Paolo Rovazzi, lanciato nel 2016 dal suo singolo d’esordio e tormentone estivo “Andiamo a comandare”.
- Il regista del film, Gennaro Nunziante, ha diretto tutti i film del comico Checco Zalone.
- Il film è stato girato in parte a Milano, a Bereguardo in provincia di Pavia presso l’Azienda Agricola Cascine Orsine, e in parte in varie località rurali della provincia di Rieti, tra cui Greccio, Contigliano, Labro, Cottanello, il lago del Turano e nella provincia di Terni presso il lago di Piediluco.
- Le musiche originali del film sono di Giancarlo Russo alla sua prima colonna sonora di un un lungometraggio dopo aver musicato il documentario Lino Miccichè, mio padre – Una visione del mondo.
- La colonna sonora include il brano “A lu paese” del complesso comico-folk vastese Bianda Piazzolla.
- “Il vegetale” ha incassato circa 4.500.875 euro.
Note di regia
Sono sempre stato convinto del fatto che la crisi economica occidentale sia la conseguenza della crisi morale che da decenni avvelena le nostre comunità. Per un Paese, la fiducia nel prossimo è un bene assoluto, la sua mancanza lacera relazioni umane ed economiche. Col passare del tempo, oltre alla fiducia è venuto a mancare anche il prossimo, conseguenza dello smarrimento di regole chiare per la convivenza civile, dell’annientamento dei diritti sul lavoro, dei privilegi concessi alle lobby imprenditoriali, e soprattutto del sequestro della partecipazione civile e democratica dei cittadini perpetrato dalla politica. Questo lungo inverno barbarico rischia di peggiorare se non arriverà nel nostro Paese una calda stagione di riconciliazione, qualcosa che però appare impossibile a giungere; per riconciliarsi serve fare verità sul nostro passato, qualcosa che la mancanza di libertà e onestà intellettuale rende utopia. E allora dobbiamo accontentarci di rompere ogni tanto questo lungo grigiore con qualche breve giornata di sole. [Gennaro Nunziante]