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Stasera in tv: “Dolceroma” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Dolceroma”, dramma del 2019 di Fabio Resinaro con Luca Barbareschi, Lorenzo Richelmy, Valentina Bellè e Iaia Forte.

17 Settembre 2021 11:07

Cast e personaggi

Lorenzo Richelmy: Andrea Serrano
Luca Barbareschi: Oscar Martello
Valentina Bellè: Jacaranda Ponti
Francesco Montanari: Raul Ventura
Armando De Razza: Remo Golia
Iaia Forte: Milly
Luca Vecchi: regista
Libero De Rienzo: Lello Iovine
Claudia Gerini: Helga

La trama

Andrea Serrano (Lorenzo Richelmy) è un aspirante scrittore che è costretto a lavorare in un obitorio in attesa della grande occasione della sua vita. Che finalmente arriva. Un grande produttore cinematografico, Oscar Martello (Luca Barbareschi), ha deciso di portare sul grande schermo il suo romanzo Non finisce qui. Ma i capitali a disposizione sono modesti, il regista (Luca Vecchi) è incompetente e il risultato è disastroso. La protagonista, Jacaranda Ponti (Valentina Bellè) istigata dalla sua agente Milly (Iaia Forte), temendo ripercussioni alla sua carriera, distrugge tutti gli hard disk che contengono il montato del film. Ma Oscar Martello non può permettersi un fallimento. Il film deve uscire. Il distributore Remo Golia (Armando De Razza) gli fa pesanti pressioni e anche la sua affascinante e facoltosa consorte (Claudia Gerini), gli fa capire che non può permettersi di andare in bancarotta. Così, con l’aiuto di Andrea, concepisce un piano diabolico: il rapimento da parte della criminalità organizzata della protagonista del film: i media impazziranno e il film sarà leggenda ancor prima di arrivare in sala. Il piano sembra funzionare, nonostante il poliziotto Raul Ventura (Francesco Montanari) si metta sulle tracce di Oscar sospettando una truffa. Ma l’improvvisa e inaspettata scomparsa di Jacaranda farà precipitare la situazione.

Curiosità

  • Il regista Fabio Resinaro, che ha codiretto con Fabio Guaglione il thriller Mine, ha scritto anche la sceneggiatura di “Dolceroma” da un’idea di Fausto Brizzi (che ha diretto la seconda unità) e dello stesso Resinaro liberamente ispirata al romanzo “Dormiremo Da Vecchi” di Pino Corrias edito da Chiarelettere Editore Srl.
  • “Dolceroma” è prodotto dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi con Rai Cinema.
  • Il team che ha supportato Fabio Resinaro dietro le quinte ha incluso il direttore della fotografia Paolo Bellan (Appunti di un Venditore di Donne), la montatrice Luciana Pandolfelli (Sul più Bello), la costumista Ornella Campanale (La Befana vien di Notte) e lo scenografo Pasquale Tricoci (La Mia Banda Suona il Pop).
  • Luca Barbareschi torna a recitare a sei anni da Something Good (2013), film che lo ha visto anche dietro la macchina da presa. Lo stesso anno Barbareschi apparirà anche in L’ufficiale e la spia (2019) di Roman Polański.
  • I crediti di Lorenzo Richelmy includono ruoli in Il terzo tempo, Sotto una buona stella, La ragazza nella nebbia, Ride e Il talento del calabrone.
  • Le musiche originali di “Dolceroma” sono del compositore Andrea Bonini (Ride, Appunti di un Venditore di Donne). Bonini e il regista Fabio Resinaro hanno già collaborato per il film Mine.
  • I brani che accompagnano il trailer di “Dolceroma” sono il Dies Irae From Verdi’s Requiem e Howlin’ for you di The Black Keys, quest’ultimo utilizzato in svariati film (Limitless, Dark Shadows) e serie tv (Suits, Lucifer, CSI: Miami).

Note di regia

Il film che ho avuto il piacere di poter realizzare è, come scritto nei suoi titoli, “liberamente ispirato” al romanzo di Pino Corrias. E, devo dire che, mai come in questo caso, l’espressione è azzeccata. Sono stato lasciato davvero ‘libero’ di fare di quel preziosissimo materiale, da cui ho attinto a piene mani, quello che ritenevo fosse la cosa migliore per esprimere il mio punto di vista. Il mio approccio non era quello di andare a descrivere la Roma dei salotti o di creare una satira di un mondo conosciuto solo dagli addetti ai lavori e pochi altri. La mia intenzione era di mettere sullo sfondo di una vicenda più personale, che riguardasse dei personaggi, un affresco di una città che diventa un contenitore metaforico di un “dolce veleno” che li intrappola in una spirale viziosa; che è però sempre funzionale alla tensione narrativa e serve per potenziare sia il Thriller che la Commedia e non ha nessuna intenzione di essere una critica. La chiave per me è sempre l’intrattenimento. Credo che la possibilità di raccontare al grande pubblico una storia sia qualcosa da non dare mai per scontata. Se qualcuno decide di dedicare 100 minuti della sua attenzione a quello che ho da dire, annoiarlo o deluderlo forzando una visione soltanto personale, sarebbe un grande atto di arroganza. Per questo ho da tempo cercato di concentrare il mio lavoro sulla ricerca di un linguaggio che possa essere il più universale possibile; una cifra stilistica che maneggia gli archetipi principali del grande cinema di genere, sempre in maniera facilmente leggibile, spostando però il punto di vista e proponendoli da una prospettiva che è il mio marchio più personale. Facendo una metafora musicale, mi piace considerare “Dolceroma” come l’opera di remix che un DJ internazionale potrebbe fare di una canzonetta della tradizione Italiana. Il mio obbiettivo per costruire una Action-Comedy-Thriller funzionante, con gli ingredienti che avevo a disposizione, era quello di alzare il ritmo della narrazione a livelli finora sconosciuti per il cinema italiano. Ero fiducioso del fatto che gli elementi narrativi e visivi che stavo maneggiando avrebbero retto allo stress a cui li stavo sottoponendo. Perchè in realtà “il mondo del cinema”, per come viene trattato nel film, è solo un grande pretesto per andare a costruire dei rapporti tra alcuni personaggi, che traggono la loro forza dal loro essere ‘tipici’ (universali) e, allo stesso tempo, fortemente caratterizzati da un trattamento che voglio definire “di genere”. [Fabio Resinaro]

Note di produzione

Una scommessa dal punto di vista produttivo era quella di riuscire a non tradire la qualità e la forza visiva richiesta dal regista, facendogli realizzare il film che voleva, ma al tempo stesso realizzare un’opera produttivamente sostenibile. Per questo si è creata una squadra di tecnici in grado di supportare la sua visione, ma al contempo di realizzare “Dolceroma” in tempi concordati, con un occhio attento e capillare alle possibilità offerte dalla post produzione e dagli effetti digitali. Inoltre si è molto lavorato anche alle scene d’azione, con maestri d’armi che addestravano gli attori e una lunga preparazione che permettesse poi di essere più efficaci e veloci in fase di riprese. Si è girato quattro settimane a Roma e due a Praga e si sono trovati tutti gli ambienti e le location capaci di restituire la ricchezza e il lusso in cui si muove Oscar Martello, produttore protagonista della storia.