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Takeaway: primo trailer e tutte le anticipazioni sul film con Libero De Rienzo

Tutto quello che c’è da sapere su ‘Takeaway’, dramma sul doping di Renzo Carbonera con Libero De Rienzo nei cinema d’Italia dal 20 gennaio 2022.

7 Gennaio 2022 22:49

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Dopo la tappa alla Festa del Cinema di Roma (Alice nella Città, sezione Panorama), il 20 gennaio 2022 debutta nei cinema d’Italia con Fandango il dramma Takeaway, lungometraggio sul doping scritto e diretto da Renzo Carbonera, prodotto da 39 FILMS (Italia) e Interzone Pictures (Germania) in collaborazione con Rai Cinema,  interpretato da Carlotta Antonelli, Libero De Rienzo, Primo Reggiani e Paolo Calabresi.

Trama e cast

La trama ufficiale: Siamo nel 2008, agli albori della grande crisi finanziaria globale. Maria (Carlotta Antonelli) è un’atleta, una marciatrice. L’orgoglio di papà (Paolo Calabresi), che vorrebbe vederla coronare un sogno di successo. La mamma (Anna Ferruzzo), invece, è più scettica, sebbene Johnny (Libero De Rienzo), compagno della ragazza, che ha quasi il doppio dei suoi anni, sappia come tenere vivo il sogno di Maria e dei suoi genitori. Per questo motivo Johnny ha il frigo pieno di boccette, avendo aiutato molti giovani con sostanze illegali, nel suo passato da preparatore atletico. Tom (Primo Reggiani) è uno di questi e sta cercando Johnny, ritenendolo responsabile del fatto che il doping gli ha rovinato carriera e salute. Ma i piani di vendetta di Tom si infrangono quando lui e Maria iniziano una relazione e i dubbi di lei crescono, come una febbre incontrollabile.

Il cast di “Takeaway” è completato da Camillo Grassi, Camillo Ventola e Ivan Polidoro.

Takeaway – trailer e video

Primo trailer ufficiale pubblicato il 7 gennaio 2022

Curiosità

  • “Takeaway” è stato girato in gran parte sul Monte Terminillo. Oltre al Monte Terminillo, Rieti e i suoi territori circostanti sono stati luogo di scouting per attori, comparse e maestranze del film. Un impegno da parte della produzione per sostenere e riavviare l’economia locale, particolarmente colpita in questo lungo periodo di pandemia da Covid-19.
  • Il film segna l’ultima interpretazione dell’attore romano Libero De Rienzo scomparso il 15 luglio 2021.
  • “Takeaway” si avvale della direzione della fotografia di Luca Coassin (Heimat Sudtirol – Il Canonico Michael Gamper), del montaggio di Natalie Cristiani (Capri – Revolution), delle musiche di Alexander Hacke (Iuventa), dei costumi di Stefano Giovani (Un Figlio di Nome Erasmus) e della scenografia di Sara Stacchezzini.
  • “Takeaway” è prodotto da Alfredo Federico e Simona Banchi per 39 FILMS e Interzone Pictures, in collaborazione con Rai Cinema, in associazione con Laser Digital Film, con il contributo del MIC – Ministero della Cultura, con il sostegno della Regione Lazio Fondo Lazio Cinema International, in collaborazione con Trentino Film Commission.

Chi è Lorenzo Carbonera

Renzo Carbonera, nato nel 1980, è di cittadinanza e madrelingua sia italiana che tedesca. Ha scritto e diretto 9 documentari e docufiction per la televisione, tutti distribuiti e andati in onda sui principali network europei. Lavora come sceneggiatore e consulente di scrittura per diverse produzioni italiane e tedesche, e ha diretto un cortometraggio e due lungometraggi di finzione. Il corto, La penna di Hemingway, con Sergio Rubini e Christiane Filangeri, è stato presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2011 alle Giornate degli Autori, ed è stato proiettato in oltre 30 festival internazionali. Il primo lungometraggio La corsa, ha come protagonista Anita Kravos e Fabrizio Romagnoli, e ha fatto parte della rassegna Veneto Film Tour 2015: il secondo lungometraggio Resina, nominato ai Globi d’Oro 2019 per la colonna sonora, è stato distribuito in una ventina di Paesi del mondo da Wide Management (tra cui USA, China, Corea, UK, Francia, Germania) e successivamente reso disponibile per 190 Paesi nel mondo da Amazon Prime Video. Risulta uno dei titoli più apprezzati in Italia nel 2018, arrivando sesto nella classifica annuale delle sale affiliate FICE. Tra i numerosi premi, è stato anche nominato ai Globi d’Oro 2019 per la colonna sonora. Nel frattempo ha iniziato anche a scrivere videogiochi per il game developer romano 101 Percento, e documentari per i broadcaster Rai, ZDF, NDR e Arte con la produzione Alpenway di Monaco di Baviera. “Takeaway” è il suo secondo lungometraggio.

Note di regia

Questa è una storia di doping, frutto della fantasia, che al suo interno contiene frammenti di moltissime storie di doping, vere e documentate. Il doping come sappiamo è un tema delicato, poco trattato, spesso con i toni dello scandalo, demonizzando o minimizzando i risvolti, facendo anche entrambe le cose contemporaneamente. “Takeaway” intende focalizzare il dibattito su questo fenomeno con delicatezza e umanità, concentrandosi sui rapporti umani che ci stanno dietro, sulle storie e le motivazioni dei personaggi, che seguono uno schema spesso comune a molti atleti e giovani che si avvicinano allo sport, sulle origini e sui moventi, sugli effetti psicologici e fisici che ne conseguono. Il doping non è altro che una vivida e cruda espressione della società e delle aspettative in cui viviamo, e la questione posta al centro non è che doparsi sia sbagliato, o che al contrario si č costretti a farlo perché tutti lo fanno. La questione è: sappiamo dov’è il limite di questa “droga”? Sappiamo se c’è un limite a questa droga? Perché, a prescindere dalla “sfortuna” di venire beccati o meno, il vero problema è che fino ad un certo punto ci sono più benefici che danni nel doparsi. La relazione è triangolare, quasi un classico che però trova originalità nella sua natura e nel gap generazionale degli attori. Perché mentre tra Maria-Antonelli, una giovane atleta che pensa di meritare di più nella sua vita, e Johnny-De Rienzo, una specie di preparatore atletico caduto in disgrazia che assieme ai genitori di lei convince la ragazza a doparsi, si tratta di una relazione a tutti gli effetti che colpisce per essere fin troppo carnale a volte, vista la differenza di età. Tra Maria-Antonelli e Tom-Reggiani un ex atleta il cui passato è onnipresente nella sua costante lotta ‐ con problemi fisici e mentali, quali impotenza e desiderio di vendetta mai veramente compensato, la relazione vive il paradosso di essere un tradimento della precedente, che vorrebbe essere una liberazione ma non puň essere altro che un tradimento platonico. Per “Tom” il peso del passato è l’ostacolo che deve superare. Per Maria invece l’ostacolo è il futuro. Un futuro che si rivela essere un sogno di successo nel mondo dello sport. Il risultato è un dramma con molti contrasti acuti, e a tratti anche sarcasticamente malinconici. Che cos’è il successo? Quanto siamo disposti a fare per ottenerlo? Le persone stabiliscono obiettivi sempre più alti, e per questo si sentono poi piů piccole e più sole. Non ci sono vittime e carnefici in questa storia, tutti sono un po’ entrambi, tutti accecati dal desiderio di emergere. Non c’è accusa al mondo dello sport, o alla sua spregiudicatezza, ma non c’è neanche assoluzione. Ci sono solo le persone che devono trovare il tempo per restare sole con se stesse e valutare cosa sia davvero meglio per loro, quali siano i grandi obiettivi, quali i piccoli successi, e cosa sia più importante. [Renzo Carbonera]

Foto e poster

[photo credit: Daniele Butera]