Trieste Science+Fiction 2015: ecco il programma
Al via il 3 novembre, fino a giorno 8, l’edizione numero quindi del Trieste Science+Fiction. Apre Bernard Rose, chiude Terry Gilliam: in mezzo tanto cinema di genere, italiano ed internazionale
Stamattina è stato ufficialmente confermato il programma della quindicesima edizione del Trieste Science+Fiction 2015. Un evento cresciuto negli anni, sempre attento alla proposta, con particolare riferimento al genere fantascientifico chiaramente. Più che genere, però, sarebbe probabilmente più opportuno parlare di generi.
Trieste diventerà infatti la capitale europea del cinema fantastico, con la convention annuale della European Fantastic Film Festivals Federation (EFFFF) e la 19a Golden Méliès Ceremony in programma il 6 novembre, cerimonia di consegna del premio Méliès d’or, l’Oscar del Cinema Fantastico della EFFFF, network a cui la manifestazione triestina aderisce fin dal 2005. Il regista vincitore del Premio sarà invitato al Festival per la consegna della statuetta ispirata al classico del cinema fantastico delle origini Le voyage dans la lune.
Tuttavia, inutile dirlo, è ai film che va automaticamente la nostra attenzione. Ebbene, la manifestazione triestina quest’anno può contare su un’anteprima mondiale e una ventina di anteprime italiane, produzioni che orbitano attorno a fantascienza, fantasy e horror. Due i concorsi internazionali: il Premio Asteroide, competizione per il miglior film sci-fi di registi emergenti a livello mondiale, ed il Premio Méliès d’argent per il miglior lungometraggio e il miglior cortometraggio di genere fantastico europeo.
Il film di apertura del festival sarà l’anteprima italiana di Frankenstein di Bernard Rose (autore, tra gli altri, di Candyman e Il violinista del Diavolo), ambientato nella Los Angeles di oggi e raccontato interamente dalla prospettiva del mostro, interpretato da Xavier Samuel (The Twilight Saga: Eclipse), mentre Carry-Anne Moss (Matrix, Memento e Pompei) e Danny Houston (21 grammi, I figli degli uomini e Big Eyes) vestono i panni della coppia di eccentrici scienziati che plasmano la creatura. A riguardo il regista dice: «Ciò che mi ha colpito in questa storia così tante volte raccontata, è entrare nella mente del mostro, sentire la sua confusione e il suo dolore». Il film uscirà in Italia nel 2016 distribuito da Barter Entertainment.
Il film di chiusura sarà The Zero Theorem diretto da Terry Gilliam (Premio Urania a Trieste nel 2006), con protagonista Christoph Waltz che, nei panni di Qohen Leth, un eccentrico e solitario genio del computer afflitto da angoscia esistenziale, lavora a un misterioso progetto, affidatogli dal Management, che mira a scoprire una volta per tutte il fine dell’esistenza umana, o l’assenza del fine stesso. In uscita in Italia nel 2016, a tre anni dalla partecipazione in Concorso a Venezia, distribuito da Minerva Pictures.
L’anteprima mondiale è invece Andron – The Black Labyrinth di Francesco Cinquemani, con protagonisti Alec Baldwin, Danny Glover e Skin, icona ancora più pop da quando è giudice di X-Factor. Un gruppo di sconosciuti è prigioniero di un labirinto misterioso e letale. Non ricordano come ci sono arrivati né come si chiamano. Dovranno trovare le risposte, decifrare i segnali e affrontare un viaggio irto di pericoli per scoprire il segreto di Andron. Distribuzione Ambi Pictures.
Di seguito tutte le opere in programma, dopodiché alcune informazioni logistiche inerenti al Festival.
I LUNGOMETRAGGI DEL MÉLIÈS D’OR
Another Frontier [L’altra Frontera]
André Cruz Shiraiwa
Spain, 2014, 97’, col., DCP
Méliès d’argent at Brussels International Fantastic Film Festival
Hannah e suo figlio Leon fuggono da una guerra che ha isolato il loro paese. Cercando di attraversare il confine, entrano in una “terra di nessuno”, un campo per rifugiati in cui ricevono un letto e delle provviste, ma dove sono anche costretti a fronteggiare un sistema oppressivo che li spinge a lottare per poter rimanere nel campo. Claus, una vecchia conoscenza dei due, sostiene di conoscere un segreto che li riguarda e che, se venisse svelato, metterebbe in pericolo le loro vite.
Good Night Mommy [Ich Seh Ich Seh]
Veronika Franz Severin Fiala
Austria, 2014, 99’, col., DCP
Méliès d’argent at Sitges – Festival Internacional de Cinema de Catalunya 2014
Durante la calura estiva, in un’isolata casa di campagna circondata da boschi e campi di grano, due gemelli di dieci anni attendono il ritorno della madre. Quando arriva, con la testa fasciata in seguito a un intervento di chirurgia plastica facciale, nulla è più come prima. Rigida e distante, isola la famiglia dal mondo. Con il sopraggiungere del dubbio sulla vera identità di questa donna, i due bambini si dimostrano determinati a scoprire la verità ad ogni costo.
The Hallow
Corin Hardy
Ireland, UK, 2014, 97’, col., DCP
Méliès d’argent at Strasbourg European Fantastic Film Festival
Nel profondo di un’oscura e isolata foresta, situata nella campagna irlandese, dimora un
male antico. I superstiziosi abitanti dei dintorni ne hanno paura e la credono abitata da creature che attaccano i viaggiatori smarriti. I suoi segreti sono perciò custoditi al riparo dalla civiltà, nel terreno consacrato. Quando un ambientalista con al seguito moglie e figlio piccolo si trasferisce da Londra per sorvegliare la zona, involontariamente disturba le orde demoniache. Da solo in una terra selvaggia, deve garantire la sopravvivenza della sua famiglia.
Index Zero
Lorenzo Sportiello
Italy, 2014, 84′, col., DCP
Méliès d’argent at Trieste Science+Fiction
In un futuro prossimo, Kurt e Eva vivono oltre la grande muraglia degli Stati Uniti d’Europa, nelle terre abbandonate dopo la crisi economica globale. Lei è incinta e i due, per assicurare un futuro migliore al loro bambino, vogliono entrare in Europa illegalmente. Qui scoprono che ad ogni persona è assegnato un “indice di sostenibilità” basato sul benessere e la produttività personale. L’indice li divide in classi, decidendo chi può sopravvivere e chi dovrà morire.
Liza, The Fox-Fairy [Liza, a Rókatündér]
Károly Ujj Mészáros
Hungary, 2015, 98’, col., DCP
Méliès d’argent at Imagine Film Festival
Gli spiriti-volpe sono demoni maligni del folklore giapponese, che si impossessano delle vite degli uomini. Liza, un’infermiera trentenne in cerca d’amore, inizia a sospettare di essere uno spirito- volpe quando tutti i suoi spasimanti muoiono. Una commedia particolare, ambientata in una fantastica Ungheria degli anni Settanta. Una fiaba sarcastica per bambini cresciuti.
Men & Chicken [Mænd Og Høns]
Anders Thomas Jensen
Denmark, Germany, 2015, 104’, col., DCP
Méliès d’argent at Neuchâtel International Fantastic Film Festival
Quando i fratelli Gabriel ed Elias si rincontrano per seppellire il padre, scoprono una sconcertante verità: il loro padre biologico è in realtà un altro, qualcuno che non hanno mai conosciuto. Alla ricerca di indizi che li riconducano alle origini delle rispettive psicosi, i due raggiungono la casa paterna, una villa fatiscente nell’isola quasi disabitata di Ork: qui incontrano i loro altri tre fratelli, le cui stravaganze fanno sembrare Gabriel ed Elias due individui perfettamente equilibrati.
Nina Forever
Ben Blaine, Chris Blaine
UK, 2015, 98’, col., DCP
Méliès d’argent at Lund International Fantastic Film Festival
Holly si è innamorata di Rob e vuole salvarlo. Lei sta studiando da infermiera e lavora senza alcuna prospettiva in un supermercato, dove Rob è l’unica cosa interessante. Lui, da quando
è morta la fidanzata Nina, è spaesato e sempre arrabbiato. Quando finiscono a letto assieme per la prima volta, con loro c’è anche Nina: un mucchio sanguinolento di ossa rotte, è decisamente morta, ma è ancora lì, a parlare e arrabbiarsi…
The Brand New Testament – Dio esiste e vive a Bruxelles
(Luxembourg, France, Belgium, 2014, 112’) di Jaco Van Dormael, con Pili Groyne, Benoit Poelvoorde, Catherine Deneuve
Méliès d’argent at Sitges – Festival Internacional de Cinema de Catalunya 2015
Dio esiste e vive a Bruxelles. È dispotico e odioso con la moglie e la figlia. Ha creato l’umanità solo per avere qualcuno da tormentare e manipola la realtà grazie a un computer, che nessuno della famiglia può avvicinare. Sappiamo molto di suo figlio, molto poco di sua figlia: si chiama Ea e ha 10 anni. Un giorno, Ea decide di ribellarsi: riesce a violare il computer del padre e rivela a tutti via SMS la data della loro morte, facendo precipitare il mondo nel caos.
I CORTOMETRAGGI DEL MÉLIÈS D’OR
Autumn Harvest di Fredrik Hana (Norvegia, 2014). Un pescatore, depresso per la recente perdita della moglie, tenta il suicidio. Prima di riuscire a porre fine alla propria vita, si imbatte in una misteriosa creatura marina. Quando gli viene offerto di potersi ricongiungere al suo perduto amore, accetta un patto faustiano. Ma prima di poter reclamare la propria ricompensa, dovrà macchiarsi di molti atti sanguinosi.
A Blue Room di Tomasz Siwinski (Francia, Polonia, 2014). Un uomo si risveglia in una stanza blu. É bloccato e non può scappare. Una finestra, l’unica connessione con il mondo esterno, filtra la realtà in un modo molto misterioso…
Detector di Floris Kingma (Olanda, 2014) Grazie al suo metal detector, un uomo trova qualcosa che gli fa dimenticare immediatamente etica e morale.
Es War Finster Und Merkwürdig Still di Mirella Brunold e Nina Calderone (Svizzera, 2014). Silenziosamente, un uomo approda con la sua barca sulla costa ed entra in una casa abbandonata. Gli abitanti del paese vicino si dimostrano sospettosi nei suoi confronti fin da subito. Lo straniero inizia la costruzione di un bizzarro macchinario e gli abitanti del paese lo osservano dischiudere i suoi meravigliosi segreti.
Ghost train di Lee Cronin (Irlanda, 2013). Una volta all’anno Michael e Peter, due fratelli, compiono un pellegrinaggio al vecchio parco dei divertimenti dove il loro amico Sam è scomparso 30 anni prima. Questa volta Michael deve confessare un segreto.
Last Door South di Sacha Feiner (Francia, Belgio, 2015). “Il mondo è disposto su piani, collegati da scale e composti da stanze”. È la concezione del mondo di un bambino e del suo fratello siamese, murati nel maniero di famiglia fin dalla nascita… Fino al giorno in cui, dopo aver visto una strana luce, giurano di trovare… i confini del mondo.
Loose ends di Stéphane Everaert (Belgio, 2014). Henry muore nel suo letto. Si aspetta di andare in Paradiso. Quando gli appare Walburge, l’angelo responsabile delle procedure amministrative post-mortem, ella lo vorrebbe inviare prima in Purgatorio per un migliaio di anni. Henry non è d’accordo. Riuscirà a convincere l’angelo a cambiare idea o sarà condannato per i prossimi 1000 anni?
La maison pouissiere di Jean-Claude Rozec (Francia, 2014). Lentamente, le mascelle d’acciaio divorano la vecchia torre. Un precedente proprietario si affretta tra le macerie inseguendo ragazzini disattenti. É l’inizio di uno strano viaggio nel cuore di questa “casa” che racchiude tanti ricordi…
Miami di Simão Cayatte (Portogallo, 2014). Il sogno di un’adolescente di diventare famosa si trasforma in una pericolosa ossessione.
My past life di Sebastian Lindblad (Svezia, 2013). Il viaggio nella mente di un uomo la cui idea di amore corrisponde alla definizione di inferno.
The Nostalgist di Giacomo Cimini (GB, 2014). Con il congegno ImmerSyst eyesTM & earsTM la città futuristica di Vanille può sembrare un paradiso. Ma la vita di un uomo e di
suo figlio rischia di disintegrarsi quando l’Immersyst del padre comincia a funzionare male. L’uomo deve così avventurarsi in una città dove, sotto la patina di una magnifica illusione, regnano la violenza e il pericolo.
The Salt of the Earth di Jonathan Desoindre (Francia, 2014). Vincent e Diane, due trentenni di Parigi, decidono di sposarsi. Vincent porta la propria fidanzata nel proprio paese di orgine ma lì incontra l’ostilità della famiglia. La situazione degenera quando, impegnati in unabattuta di caccia, Diane rimane ferita…
The Sinner [Les Pécheresses] di Gerlando Infuso (Belgio, 2014). Tre donne, in tre epoche diverse, danno la definizione di “proibito”: la prima, Eva, corruttrice mitica; la seconda, Josephine, l’ultima moglie di Barbablù; la terza, Cerise, ballerina in un cabaret di New York degli anni Trenta.
Sinnside di Miguel Ángel Font Bisier (Spagna, 2013). Una favola macabra in cui i personaggi principali sono sette bambini le cui anime saranno la portata principale di un gruppo di adulti seduti in uno strano ristorante. Benvenuti nel lato dolce del peccato.
The Stomach di Ben Steiner (GB, 2014). Frank ne ha abbastanza. Vuole liberarsi di uno spirito che lo possiede, ma la sua vita è messa in pericolo dai grotteschi metodi di un medium che lo assiste. Altri, in questo e nell’altro mondo, hanno piani differenti.
Supervenus di Frédéric Doazan (Francia, 2014). Un chirurgo plastico crea in tempo reale una nuova dea di bellezza.
Wind di Robert Löbel (Germania, 2013). Gli abitanti di un’area molto ventilata imparano a far fronte alle difficili condizioni di vita.
JOE R. LANSDALE PRESIDENTE DI GIURIA
Sarà lo scrittore statunitense Joe R. Lansdale a presiedere la Giuria internazionale del Premio Asteroide della 15a edizione del Festival della Fantascienza in programma dal 3 all’8 novembre. La decisione è stata presa dagli organizzatori de La Cappella Underground su proposta del Direttore del Festival Daniele Terzoli.
Joe R. Lansdale (Gladewater, Texas, 1951) ha scritto piú di venti romanzi e centinaia di racconti, ed è forse il piú geniale autore di genere contemporaneo. Ha pubblicato in Italia: La notte del drive-in e Il giorno dei dinosauri (editi per la prima volta in Italia da Urania nel 1993), Il mambo degli orsi, Bad Chili, La sottile linea scura, Rumble Tumble, Capitani oltraggiosi, In un tempo freddo e oscuro, Una stagione selvaggia, Mucho Mojo, Tramonto e polvere, Cielo di sabbia, Acqua buia, Una coppia perfetta. I racconti di Hap e Leonard, La foresta e Notizie dalle tenebre.
È in uscita a dicembre per Giulio Einaudi Editore il suo atteso romanzo Honkytonk Samurai, una nuova avventura investigativa degli amatissimi Hap Collins e Léonard Pine.
Le opere di Lansdale riscontrano un sempre più crescente interesse da parte del mondo del cinema: è uscito quest’anno sugli schermi italiani Cold in July il noir di Jim Mickle tratto da Freddo a luglio; è in fase di postproduzione la serie televisiva Hap & Leonard prodotta da Sundance TV e attualmente lo stesso Lansdale sta co-producendo In fondo alla palude (titolo originale The Bottoms), tratto dal suo romanzo vincitore dell’Edgar Award 2001, con Bill Paxton e Brad Wyman, e The Drive-In, con Greg Nicotero.
Sceneggiatore di fumetti, tra cui Bat Man, Jonah Hex e Conan, nel mese di ottobre uscirà per la Dark Horse la sua ultima saga fantascientifica a fumetti The Steam Man.
Joe R. Lansdale sarà protagonista di una masterclass moderata dallo scrittore Tullio Avoledo domenica 8 novembre alle ore 17 in Sala Tripcovich.
NEON – SELEZIONE UFFICIALE
PREMIO ASTEROIDE e PREMIO MÉLIÈS D’ARGENT
Neon, come ogni anno, raccoglie la selezione ufficiale di titoli di Trieste Science+Fiction: Fuori Concorso e film in competizione. Al centro della quindicesima edizione di Trieste Science+Fiction, nella sezione Neon, il Concorso Internazionale assegnerà al miglior lungometraggio di fantascienza il Premio Asteroide creato ogni anno da un artista diverso per premiare la migliore opera prima o seconda di registi italiani ed internazionali di genere science fiction e fantasy, quest’anno realizzato da Eloise Suppancich.
Questi i titoli di Neon nel dettaglio:
Andron – The Black Labirinth (MÉLIÈS D’ARGENT)
(Italy, 2015, 98’) di Francesco Cinquemani, con Alec Baldwin, Michelle Ryan, Skin, Danny Glover
Non si ricordano nemmeno i loro nomi. Un gruppo di prigionieri sconosciuti intrappolati in un misterioso e mortale labirinto. I prigionieri non sanno chi lo abbia costruito. Non sanno nemmeno perché sia stato costruito. Non sanno nemmeno dove il labirinto sia… Non ricordano come ci siano finiti. Soltanto un uomo, Adam, ha il controllo del labirinto e il potere assoluto sulle persone che vi sono intrappolate. Per poter decifrare i segni e capire i codici, i sopravvissuti dovranno trovare delle risposte e affrontare un pericoloso percorso alla scoperta del segreto di Andron.
Calculator (MÉLIÈS D’ARGENT)
(Russia, 2014, 86’, col.) di Dmitriy Grachev, con Evgeniy Mironov, Anna Chipovskaya, Vinnie Jones, Nikita Panfilov, Kirill Kozakov
Dieci detenuti, condannati a vivere per il resto delle loro vite sul Pianeta degli Esuli, tentano di attraversare un deserto senza vita in cerca delle mitiche Isole Felici, dove, si dice, nulla di male può capitare; sull’esistenza delle Isole Felici, però, girano solo delle voci. I dieci si dividono in due gruppi: uno segue Erwin Kahn, l’altro Just van Borg. Entrambi i leader cercano di guidare gli altri lungo la stessa via impervia e pericolosa. La strada verso le Isole è disseminata di ostacoli, ma il premio finale sono la libertà e la felicità. Sempre che esistano…
Crumbs (ASTEROIDE)
(Spain, Ethiopia, 2015, 68’, col.) di Miguel Llansó, con Daniel Tadesse, Selam Tesfaye
Stanco di raccogliere le briciole di civiltà ormai scomparse, Candy passa la vita a sognare un futuro migliore, ma resta preda di un terrore che non l’abbandona mai. Finché l’astronave che staziona nello spazio comincia a girare su se stessa… Dopo una serie di bizzarri incidenti, il nostro piccolo eroe intraprende un viaggio epico e surreale che lo porterà ad attraversare un’Etiopia post apocalittica e a confrontarsi con se stesso, i suoi fantasmi, Babbo Natale e una nuova generazione di Nazisti. Per poi scoprire che quello che ha sempre creduto non è esattamente come se lo aspettava.
Dark Star HR Giger’s World (FUORI CONCORSO)
(Svizzera, 2014, 95’, col.) di Belinda Sallin, con Hans Ruedi “Hr” Giger, Carmen Maria Giger, Stanislav Grof, Hans H. Kunz, Leslie Baran
Chi è l’artista HR Giger? Chi si nasconde dietro a quelle creature così spaventose, terrificanti e stranamente belle? Uno che ha preso dimora nei luoghi da cui tutti fuggiamo e ha vissuto in mezzo a tutto ciò di cui abbiamo paura. Che ha fatto emergere in superficie ciò che avremmo preferito seppellire. Per tutta la vita, HR Giger ha abitato nel mondo del prodigioso, un tetro universo sull’orlo di innumerevoli abissi. Non ha plasmato questo universo degli orrori per piacere, ma perché non aveva altra scelta. Per quest’uomo affabile, umile e divertente, era il solo modo per tenere le proprie paure sotto controllo. Giger ha tratteggiato i nostri incubi, disegnato le mappe del nostro subconscio e modellato le nostre paure primarie.
Deathgasm (FUORI CONCORSO)
(New Zealand, 2015, 90’, col.) di Jason Lei Howden, con Milo Cawthorne, James Blake, Kimberley Crossman, Sam Berkley
Le scuole superiori sono un inferno! Specialmente per Brodie, che la passione per il trash metal rende un emarginato, sperduto in un mare di atletici compagni e ragazze pon pon. Un giorno, però, Brodie incontra Zakk, con cui condivide la dedizione alla musica metal: i due mettono assieme un gruppo e, guidati dal risentimento nei confronti della desolazione della provincia, si imbattono in un misterioso spartito musicale che si dice garantisca il Potere Supremo a chi lo suona. Ma la musica ha anche il potere di evocare un’antica entità maligna, Aeloth l’Oscuro, che potrebbe mettere a repentaglio la stessa esistenza degli esseri umani. Quando i compagni di scuola e i parenti si trasformeranno non solo in esseri demonici capaci di strapparsi gli occhi dal volto, ma anche in psicotici assassini… be’, sarà solo l’inizio.
Dio esiste e vive a Bruxelles – The Brand New Testament
(Luxembourg, France, Belgium, 2014, 112’) di Jaco Van Dormael, con Pili Groyne, Benoit Poelvoorde, Catherine Deneuve
Dio esiste e vive a Bruxelles. È dispotico e odioso con la moglie e la figlia. Ha creato l’umanità solo per avere qualcuno da tormentare e manipola la realtà grazie a un computer, che nessuno della famiglia può avvicinare. Sappiamo molto di suo figlio, molto poco di sua figlia: si chiama Ea e ha 10 anni. Un giorno, Ea decide di ribellarsi: riesce a violare il computer del padre e rivela a tutti via SMS la data della loro morte, facendo precipitare il mondo nel caos.
Frankenstein (MÉLIÈS D’ARGENT)
(USA, Germany, 2015, 90’, col.) di Bernard Rose, con Xavier Samuel, Carrie-Anne Moss, Danny Huston, Tony Todd, Maya Erskine
Frankenstein è ambientato nella Los Angeles di oggi ed è raccontato interamente dalla prospettiva del mostro, Adam. Dopo essere stato creato da una coppia di eccentrici scienziati, marito e moglie, i quali lo hanno abbandonato credendolo morto, Adam si ritrova in un mondo che non gli concede altro che violenza e percosse. Questa creatura perfetta, ora ridotta a un mostro sfigurato, dovrà imparare ad affrontare la terribile natura degli esseri umani.
Howl (ASTEROIDE/MÉLIÈS D’ARGENT)
(UK, 2015, 89’, col.) di Paul Hyett, con Ed Speleers, Elliot Cowan, Rosie Day, Shauna Macdonald, Amit Shah, Sam Gittins
Joe ha alle spalle una lunga giornata di lavoro e si sta preparando per andare a casa, quando il suo nuovo e arrogante capo lo obbliga a fare un altro turno sull’ultimo treno della notte in partenza da Londra. Un treno abitato dal peggio dell’umanità: ubriaconi, frequentatori di locali notturni e impiegati stacanovisti che non vedono l’ora di arrivare a casa. Come se non bastasse, c’è anche una tempesta che sta causando problemi alle linee ferroviarie. Tutto come al solito, quindi, finché il treno non si blocca all’improvviso e resta al buio nel mezzo della foresta di Thornton: sembra aver urtato qualcosa. Ma poi l’autista del treno, che è uscito a controllare la situazione, scompare…
Idyll (MÉLIÈS D’ARGENT)
(Slovenia, 2015, 83’, col.) di Tomaž Gorkič, con Nina Ivanišin, Lotos Vincenc Šparovec, Nika Rozman, Sebastian Cavazza, Jurij Drevenšek
Dopo una notte di baldoria, Zina, una modella non professionista, parte per un servizio fotografico in mezzo alla natura. L’accompagnano l’ambiziosa Mia, l’apatica Dragica e un fotografo snob, Blitcz. Lungo la strada, incrociano alcuni strani individui del posto, a cui non prestano attenzione. Giunti a un pascolo, scelto per la sua idilliaca bellezza, vengono violentemente attaccati dai suoi presunti proprietari. Un normalissimo servizio fotografico all’aperto diventa così una brutale lotta per la sopravvivenza…
It Follows (FUORI CONCORSO)
(USA, 2014, 97’, col.) di David Robert Mitchell, con Maika Monroe, Keir Gilchrist, Daniel Zovatto, Jake Weary, Oliver Luccardi, Lili Sepe
Per la diciannovenne Jay l’autunno dovrebbe significare scuola, ragazzi e fine settimana al lago. Eppure, dopo quello che sembra un innocente incontro sessuale, si ritrova perseguitata da strane visoni: non riesce a scrollarsi di dosso la sensazione che qualcuno, o qualcosa, la stia seguendo. La minaccia si avvicina sempre più e Jay e i suoi amici devono trovare un modo per sfuggire agli orrori che sembrano essere dietro l’angolo…
Jackrabbit (ASTEROIDE)
(USA, 2015, 101’, col.) di Carleton Ranney, con Josh Caras, Ian Christopher Noel, Joslyn Jensen, Reed Birney
A seguito di un evento, noto come Il Reset, che ha colpito l’intero pianeta, l’umanità ha ricostruito una società dove macchinari obsoleti hanno sostituito le scintillanti tecnologie del recente passato. È una società che tenta lentamente di rimettere assieme tutti i pezzi, ma sotto l’occhio vigile di un sistema di sorveglianza che garantisce che tutto resti com’è. Quando un amico comune, prima di suicidarsi, fa loro recapitare un enigmatico hard disk, un hacker emarginato e un giovane e talentuoso tecnico informatico uniscono le forze per decifrarne il messaggio.
No Men Beyond This Point (ASTEROIDE)
(Canada, 2015, 80’, col.) di Mark Sawers, con Patrick Gilmore, Kristine Cofsky, Tara Pratt, Rekha Sharma, Morgan Taylor Campbell, Cameron Mcdonald
Immaginate un mondo dove, dal 1953, le donne sono in grado di riprodursi senza gli uomini e non partoriscono più figli maschi. Ora, 60 anni più tardi, questo spassoso mockumentary segue le gesta dell’uomo più giovane al mondo, il trentasettenne Andrew Meyers. Andrew lavora come domestico per una famiglia di sole donne e si ritrova al centro di una battaglia che mira ad impedire la scomparsa degli uomini. No Men Beyond This Point pone una semplice domanda: gli uomini si stanno estinguendo, vale la pena di salvarli?
Polder (ASTEROIDE/MÉLIÈS D’ARGENT)
(Switzerland, Germany, 2015, 90’, col.+b/n) di Samuel Schwarz e Julian M. Grünt, con Nina Fog, Christoph Bach, Pascal Roelofse, Wanda Wylowa, Philippe Graber, Samuel Schwarz NEUROO-X è sinonimo di una serie di videogiochi che annullano il confine fra gioco e realtà. L’ultimo arrivato, il mitico RED BOOK, offre la massima esperienza ludica: i desideri più nascosti dei giocatori vengono scansionati e trasformati in fantastiche avventure.
Marcus, lo sviluppatore capo della NEUROO-X, muore poco prima di completare RED BOOK. Ryuko, la sua amante, scopre che durante i test del gioco effettuati in Cina è successo qualcosa di terribile e, più va a fondo nei segreti della NEUROO-X, più perde il contatto con la realtà. Arriva anche a trascurare suo figlio Walter, che entra nel gioco e scompare nella realtà virtuale. Ryuko si ritrova in un mondo popolato di demoni, streghe, cavalieri e terroristi.
[REC] 4: Apocalypse (FUORI CONCORSO)
(Spain, 2014, 95’, col.) di Jaume Balaguerò con Manuela Velasco, Paco Manzanedo, Héctor Colomé, Ismael Fritschi, Críspulo Cabezas
Diverse ore sono passate dai terribili eventi che hanno devastato un vecchio edificio di Barcellona. Dopo il caos iniziale, l’esercito decide di intervenire e le truppe speciali irrompono nel palazzo per piazzare cariche esplosive e porre fine a quell’incubo una volta per tutte. La missione è un successo: veloce e precisa. Ángela Vidal, la giovane giornalista televisiva che era entrata nell’edificio con i pompieri poche ore prima, riesce a venirne fuori viva. Nessuno sa che non è uscita dall’edificio da sola: nel suo corpo si nasconde, infatti, il seme della strana infezione.
Stung (ASTEROIDE/MÉLIÈS D’ARGENT)
(Germany, USA, 2015, 87’, col.) di Benny Diez, con Matt O’leary, Jessica Cook, Lance Henriksen, Clifton Collins Jr
La signora Perch è una facoltosa vedova di mezz’età che, come ogni anno, sta organizzando un ricevimento all’aperto nella sua villa sperduta nella campagna americana. Peccato che quest’anno il fertilizzante che è stato usato per concimare il terreno sia stato importato illegalmente… Ne risulterà la mutazione di una specie locale di vespe assassine, che hanno la caratteristica di deporre le uova in altri insetti. Questi nuovi predatori, alti più di due metri, troveranno negli aristocratici invitati alla festa le prede ideali, mentre gli addetti al catering, Paul e Julia, dovranno lottare per sopravvivere, riuscendo nel frattempo anche a mettere ordine nel loro movimentato rapporto.
Summer Camp (MÉLIÈS D’ARGENT)
(Spain, USA, 2015, 84’, col.) di alberto marini, con Jocelin Donahue, Diego Boneta, Maiara Walsh, Andrés Velencoso
Quattro giovani americani, alla ricerca di nuove esperienze e di un po’ di divertimento, si offrono per lavorare come istruttori in un campo estivo in Europa. Senza sapere, però, che la loro prima estate all’estero potrebbe essere anche l’ultima. La velocissima diffusione di un’infezione virulenta che causa la rabbia porterà i membri del gruppo in un vortice di terrore e pazzia e li catapulterà in una corsa contro il tempo – e l’uno contro l’altro – per scoprire la fonte dell’infezione e riuscire a salvarsi.
The Survivalist (ASTEROIDE/MÉLIÈS D’ARGENT)
(UK, Northern Ireland, 2015, 109’, col.) di Stephen Fingleton, con Martin Mccann, Olwen Fouéré, Mia Goth, Barry Ward, Douglas Russell
In un’epoca di carestia, il “survivalista” vive grazie a un piccolo appezzamento di terra nascosto nella foresta, proteggendo il raccolto dagli intrusi con un fucile e trappole improvvisate. Ma i lunghi anni di solitudine si pagano a caro prezzo e l’uomo inizia a perdere contatto con la realtà. Tutto cambia quando una donna affamata e la giovane figlia scoprono la fattoria. Alla ricerca disperata di cibo e di un tetto, la madre offre la figlia per una notte in cambio di ospitalità. Travolto dal desiderio, il survivalista infrange il suo rigido codice di autoconservazione e accoglie le due donne con sé.
Turbo Kid (ASTEROIDE)
(Canada, New Zealand, 2015, 89’, col.) di Anouk Whissell, François Simard e Yoann-Karl Whissell, con Munro Chambers, Laurence Leboeuf, Aaron Jeffery, Edwinwright, Romano Orzari, Michael Ironside
Sono passati decenni dall’apocalisse e il mondo si trova in un stato di perenne inverno nucleare. Un giovane orfano solitario, il Kid, girovaga per la “terra desolata” alla ricerca di fumetti e altri feticci degli anni ’80. La vita abitudinaria del Kid verrà stravolta dall’incontro con la misteriosa (e iperattiva) Apple. Apple, con il suo imperturbabile umorismo e il suo eccentrico comportamento, sembra in grado di far uscire il Kid dal suo isolamento. La loro relazione, però, cambierà per sempre quando Apple verrà rapita da un cacciatore di taglie che lavora per Zeus, il sadico e logorroico padrone della “terra desolata”.
We Are Still Here (FUORI CONCORSO)
(USA, 2015, 84’, col.) di Ted Geoghegan, con Barbara Crampton, Andrew Sensenig, Larry Fessenden, Lisa Marie, Monte Markham
Dopo la morte del figlio ventenne, Anne e Paul Sacchetti si trasferiscono nella piccola Aylesbury, un assonnato villaggio fra le nevi del New England, dove tutto è certamente come non appare. Alcuni rumori sospetti e un senso di inquietudine convincono Anna che lo spirito del figlio sia ancora tra loro; invita perciò una stravagante coppia new age per aiutare lei e il marito ad andare a fondo nella vicenda. Scopriranno che in quella casa ci sono ancora i primi abitanti, i Dagmar, assetati di vendetta, e vi dimora anche un atavico potere. Sotto la vecchia casa alberga un’oscurità primordiale, che si risveglia ogni trent’anni in cerca del sangue fresco di una nuova famiglia.
What We Do in the Shadows (FUORI CONCORSO)
(New Zealand, USA, 2014, 86’, col.) di Taika Waititi e Jemaine Clement, con Jemaine Clement, Taika Waititi, Jonathan Brugh, Cori Gonzalez-Macuer, Stu Rutherford, Jackie Van Beek, Ben Fransham
Viago, Deacon e Vladislav sono tre vampiri che abitano assieme e cercano di sopravvivere nel mondo di oggi: come tutte le persone normali, devono pagare l’affitto, occuparsi delle faccende di casa e cercare di farsi invitare nei locali notturni… con la differenza che loro sono immortali e devono cibarsi di sangue umano. Quando il loro ultramillenario coinquilino Petyr trasforma Nick, un hipster ventenne, in vampiro, toccherà agli altri fargli da guida in questa nuova vita eterna, ricevendone in cambio alcune lezioni sulla società moderna, la moda, la tecnologia e Internet. Ma sarà l’incontro con l’amico umano di Nick, Stu, che modificherà radicalmente la vita dei vampiri e il loro atteggiamento nei confronti del mondo.
The Whispering Star (FUORI CONCORSO)
(Japan, 2015, 100’, col. & b/n) di Sion Sono, con Megumi Kagurazaka, Kenji Endo, Yuto Ikeda, Kouko Mori
Il numero di umani si è oggi ridotto drasticamente: sono una specie in via d’estinzione, mentre l’80% della popolazione è composta da robot dotati di intelligenza artificiale. La Macchina ID 722 Yoko Suzuki è un androide e, a bordo dell’Astronave a Noleggio Z, viaggia da un sistema solare all’altro con il computer di bordo 67 MAH Em per consegnare pacchi agli esseri umani: un cappello, una matita, dei vestiti. Il suo lavoro la porta su tanti pianeti, città e spiagge desolate. Non capisce perché gli uomini non utilizzino il teletrasporto. Su Whispering Star (la stella dei sussurri), ogni rumore superiore a 30 decibel può uccidere gli abitanti e Yoko cerca in punta di piedi l’indirizzo della destinataria.
Wyrmwood (ASTEROIDE)
(Australia, 2014, 94’, col.) di Kiah Roache-Turner, con Jay Gallagher, Bianca Bradey, Leon Burchill, Keith Agius, Catherine Terracine
A seguito dell’impatto di una cometa con la Terra, la maggior parte della popolazione del pianeta è caduta vittima di un’infezione che l’ha tramutata in “zombie”. Solo pochi umani sopravvivono, per scoprire presto che ogni fonte di combustibile è stata resa inutilizzabile dall’epidemia. Intrappolati in una terra selvaggia piena di morti viventi, impossibilitati a viaggiare verso località più sicure, i sopravvissuti hanno ben poco a disposizione. Uno di questi è Barry, padre di famiglia che ha perso tutti tranne la sorella Brooke. La situazione diventa ancora più drammatica quando Brooke viene rapita da una banda di paramilitari e imprigionata da un “dottore” psicopatico che la sottopone a una serie di folli esperimenti.
The Zero Theorem (FUORI CONCORSO)
(USA, Romania, UK, France, 2013, 107’, col.) di Terry Gilliam, con Christoph Waltz, David Thewlis, Melanie Thierry, Lucas Hedges
In una Londra del futuro, Qohen Leth, un eccentrico e solitario genio del computer afflitto da angoscia esistenziale, vive in isolamento in una cappella devastata da un incendio, nell’attesa di ricevere una telefonata che, è convinto, porterà le risposte che ha a lungo cercato. Qohen lavora a un misterioso progetto, affidatogli dal Management, che mira a scoprire una volta per tutte il fine dell’esistenza umana, o l’assenza del fine stesso. Ma la sua vita solitaria è disturbata dalle visite della provocante Bainsley e di Bob, il geniale figlio del Management. Soltanto nel momento in cui conoscerà la forza dell’amore e del desiderio, riuscirà a comprendere la ragione autentica del suo essere.
Infine, la ricca Selezione di cortometraggi fantastici europei (European Fantastic Shorts) – in collaborazione con l’EFFFF – finalizzata anche quest’anno al Méliès d’Argent per il miglior cortometraggio fantastico europeo, che concorrerà successivamente per il prestigioso premio Méliès d’Or.
I cortometraggi in competizione sono:
L’ART DU JESTE DI IVANE RADKINE (FRANCE, 2014, 16’, COL.) In una chiesa abbandonata, un uomo viene torturato in condizioni molto particolari…
BIONIC GIRL DI STÉPHANIE CABDEVILA (FRANCE, 2015, 14’, COL.) Una scienziata crea il proprio clone robotico, affinché si sostituisca a lei e affronti il mondo al suo posto.
CLONES DI RAFAEL BOLLIGER (SWITZERLAND, 2015, 15’, COL.) Un uomo con un alto quoziente intellettivo e un tumore al cervello inizia a dubitare di essere in grado di poter vivere nel corpo del suo clone, se qualcosa dovesse andare storto durante l’intervento chirurgico.
THE FISHERMAN DI ALEJANDRO SUÁREZ LOZANO (SPAIN, 2015, 20’) Wong è un pescatore di Hong Kong che lotta per mantenere viva la tradizione di famiglia. Una notte decide di abbandonare le acque affollate di Victoria Harbour e di pescare in una zona più calma. La fortuna gira quando abbocca all’amo qualcosa che non è di questo mondo.
THE HERD DI MELANIE LIGHT (UK, 2014, 20’, COL.) Alcune donne, vittime di rapimento e traffico di schiave, si ritrovano imprigionate in uno squallido complesso medico. La sopravvivenza di Paula è strettamente legata alle sue funzioni vitali di base.
THE KÁRMÁN LINE DI OSCAR SHARP (UK, 2014, 24’) Una donna viene colpita da una rara malattia che la solleva da terra lentamente, ma inesorabilmente. Suo marito e sua figlia sono costretti a fare i conti con il fatto che la perderanno.
MEMORIES DI VINCENZO ALFIERI (ITALY, 2014, 25’, COL.) Andrew, un giovane poliziotto vittima dell’alcol, sta dando la caccia a un pericoloso serial killer conosciuto come Barbie Killer. Una volta faccia a faccia, però, scopriranno di essere entrambi vittime di un gioco perverso.
PHOENIX DI FLORIAN FRERICHS (GERMANY, 2014, 12’, COL.) Phoenix narra la vicenda di un uomo che acquista coscienza di se stesso grazie a una ragazza che lo aiuta a comprendere la vera natura del mondo nel quale sta vivendo.
THE SHAMAN DI MARCO KALANTARI (AUSTRIA, JAPAN, 2015, 18’, COL.) Nel buio anno 2204, la guerra infuria da 73 anni, ma il volto del conflitto è cambiato. Gli uomini continuano ad uccidersi, ma ora fanno affidamento su gigantesche ed intelligenti, macchine da guerra. L’umanità ha riscoperto lo sciamanismo e i generali, su entrambi i fronti, utilizzano guerrieri spirituali ben addestrati ad affrontare la minaccia delle macchine.
SUMMER DI ANTON OUTKINE (RUSSIA, 2015, 15’, COL.) In un prossimo futuro, un’infermiera militare sta portando in salvo il marito ferito. Ma una chiamata dal comando orbitale la costringe a prendere decisioni difficili…
TITAN DI ÁLVARO GONZÁLEZ (SPAIN, 2015, 12’, COL.) Titano, il satellite più grande di Saturno, è la destinazione della missione Cronos. Orpheus, uno degli astronauti scesi sulla sua superficie, è in cerca di forme di vita organica.
ZELOS DI THORANNA SIGURDARDOTTIR (USA, ISLAND, 2015, 15’, COL.) Maria, una donna molto competitiva vicina alla trentina, ordina un clone alla Zelos col pretesto di farsi aiutare in casa e poter avere più tempo da dedicare alla famiglia, ma soprattutto per competere con la sua impeccabile amica Ari.
ZERO DI DAVID VICTORI (UK, SPAIN, MEXICO, USA, 2015, 29’, COL.) Un padre e un figlio vengono fisicamente ed emotivamente separati il giorno in cui la Terra perde gravità a intermittenza. Mentre il mondo sussulta e collassa attorno a lui, il ragazzino si confronta con i dubbi sulla morte della madre. Intanto il padre cerca disperatamente di trovarlo.
SPAZIO ITALIA, LA SEZIONE DEDICATA ALLE PRODUZIONI NAZIONALI
Spazio Italia è la sezione speciale del Trieste Science+Fiction dedicata alle produzioni fantastiche e fantascientifiche made in Italy. Nata nel 2011, propone una selezione di opere in vari formati con l’intento di dare visibilità a un movimento per molti aspetti ancora sotterraneo, ma comunque valido e molto vitale. L’obiettivo è quello di diventare il punto di riferimento per gli autori italiani che si dedicano al cinema sci-fi e offrire agli spettatori del festival un panorama aggiornato sul genere. La selezione di Spazio Italia raccoglie opere di diversi formati — lungometraggi, documentari e cortometraggi — spesso presentati in anteprima assoluta. Una selezione eterogenea che dimostra la trasversalità della fantascienza, in grado di spaziare dal puro intrattenimento alla sperimentazione. Sono tutte opere accumunate dalla comune passione per la fantascienza e dalla ferrea volontà di affermazione presso il pubblico e l’industria cinematografica.
Ta gli eventi speciali della sezione BLOOD ON MÉLIÈS’ MOON di Luigi Cozzi.
I titoli di Spazio Italia in programma:
Acid Space
(Italy, 2015, 70’, col., animazione) di Stefano Bertelli
La famosa rock band The Paperback Music è convocata per un grande concerto a Big Depression. Arrivati a destinazione, nessun evento musicale sembra pronto per quel giorno, ma all’improvviso si apre un passaggio segreto diretto al pianeta Planio, dove il dittatore Balthazar ha bandito ogni genere di musica. Animazione in stop motion realizzata con cartoncini colorati, Acid Space mescola in maniera scanzonata ma cosciente reminiscienze pop anni ’80,
la bidimensionalità dei primi video-games e un certo universo infantile ma colto caro a Wes Anderson.
Ananke
(Italy, 2015, 69’, b/n) di Claudio Romano, con Marco Casolino, Solidea Ruggiero Produttori/Producers Gianluca Arcopinto
Ananke nella mitologia greca è la dea che rappresenta la personificazione o potenza del destino. In un presente immaginario l’umanità si sta estinguendo a causa di una terribile pandemia. L’unico modo per sfuggire alla morte è evitare gli esseri umani, fuggire, rimanere soli. Dopo un lungo peregrinare, un uomo e una donna trovano riparo in una casa isolata fra le montagne. Sperano di salvarsi adattandosi a una vita primitiva ed essenziale. La natura veglia su di loro, osservandoli dall’alto. Tutto scorre, tutto muta, tutto si trasforma. Per sfuggire alla morte è sufficiente sfuggire all’uomo?
Bangland
(Italy, 2015, 60’, col., animazione) di Lorenzo Berghella
Un viaggio all’interno di Bangland, città situata in una distopica America, dove Steven Spielberg, eletto presidente, ha dichiarato guerra al Mahaba, uno stato africano. Parte così una propaganda del terrore, secondo la quale chiunque non sia bianco è un potenziale terrorista. «L’idea alla base della sceneggiatura è di affrontare tematiche attuali come politica, guerra, terrorismo, religione e mass-media attraverso un mix originale di satira, noir, commedia nera e thriller d’azione, in una storia corale in cui le vicende dei vari protagonisti sono importanti tanto quanto lo scenario socio-politico in cui si svolgono».
Monitor
(Italy, 2015, 78’, col.) di Alessio Lauria, con Michele Alhaique, Valeria Bilello, Riccardo De Filippis, Claudio Gioè, Ettore Nicoletti, Caterina E. Capodilis
In un presente parallelo al nostro, l’ambizione è riuscire ad essere assunti nelle grandi aziende, micro-città dotate di ogni comfort. È qui che è nata una nuova figura professionale, il Monitor, che ha il compito di ascoltare sfoghi, dubbi e insicurezze degli altri lavoratori. Paolo è il miglior Monitor del suo reparto e, quando si sparge la voce che un dipendente ha tentato il suicidio, teme per la sua promozione. Le sue certezze cominciano a vacillare: forse l’azienda non è così perfetta come la si vuole far credere?
Muffe il Film
(Italy, 2015, 56’, col.) di Guillermo Giampietro, con Samuel Codarin, Lara Baracetti, Giovanni Paronuzzi, Diego Porporati, Valentina Tonchella
In un tempo lontano, impreciso, futuro o parallelo, o forse nel
sogno inconsapevole di tanti o di qualcuno, c’è un mondo dove lo Stato è rappresentato da un Centro di Documentazione Suprema che registra tutto e rasserena i cittadini su ogni incombenza del possibile. Ma i poteri reali sono nelle mani di perverse Cliniche Sanitarie Private che agiscono sui sogni e sui corpi di un’umanità smarrita in un amalgama panico-paranoide. Su quel mondo, una catastrofe, onirico-geologica, incombe: un’invasione ambigua di muffe e sostanze giallastre. Inglobante Universale, un’organizzazione di scienziati, fantasmi, filosofi e oscure figure tenta di svelare il mistero, rischiando di sprofondare definitivamente nell’enigma.
Strings
(Italy, 2015, 104’) di Alessio Vasarin e Sandro Tarter, con Luca De Marchi, Arianna Ambrosetti, Laura Pan, Stefano Panfilo, Graziano Hueller, Matteo Raffaelli
David, studente di fisica, viene in possesso di uno strano oggetto che consente un salto in un’altra dimensione, del tutto simile alla nostra, ma nella quale le relazioni tra le persone sono rette da regole inquietanti. Sembra uno strano gioco senza particolari conseguenze, fino a quando qualcuno non cercherà in ogni modo di impedire che questo accada: agenti inviati dal futuro del mondo parallelo, con l’obiettivo di fermare David e gli spostamenti dimensionali.
EVENTO SPECIALE
Blood on Méliès’ Moon
di Luigi Cozzi – Anteprima, work in progress, 49′
La storia ci dice che in Francia, nel 1890, l’inventore Louis Le Prince, dopo aver brevettato una macchina per filmare le immagini in movimento e proiettarle in grande su uno schermo, è scomparso in circostanze misteriose: da allora di lui e di quella sua invenzione non si è saputo più nulla. Cinque anni più tardi, i fratelli Lumière di Lione hanno brevettato una macchina molto simile a quella di Le Prince denominata “Le Cinematographe”: da quel momento, il 1895 è stato considerato universalmente come la data ufficiale della nascita del cinema. Ma resta un enigma: che cos’è successo a quel Louis Le Prince? E dove sono finiti lui e la sua invenzione brevettata? Fino a oggi questo mistero (assolutamente autentico) è rimasto irrisolto.
Questi i titoli di Spazio Corto, programma interamente dedicato ai cortometraggi di fantascienza di produzione nazionale o diretti da autori italiani:
Cursor di Marco Castiglione (Italy, 2015, 15’, col.)
2034. La guerra contro le macchine è sanguinosa. Un reparto speciale, impegnato in una missione tattica di guerriglia per testare una nuova arma che potrebbe ribaltare le sorti della guerra, si ritrova isolato in territorio nemico. La salvezza avrà la forma più inaspettata.
Deus In Machina di Nicola Piovesan (Italy, Esthonia, 2014, 20’, col.)
Quattro personaggi assurdi in viaggio nello spazio a bordo di una vecchia auto sovietica cercano di intervistare Dio.
Encounter di Fabrizio RInaldi (Italy, 2015, 16’, col.)
I “tipo1” sono esseri umani prodotti tramite ectogenesi e modifiche al DNA, costretti
a nascondersi dopo essere stati dichiarati illegali. Anni dopo la loro fuga, in un vecchio locale, potrebbe essercene uno.
Ison di Maicol Borghetti (Italy, 2015, 8’, col.)
Un uomo isolato commette un gesto razionale e brutale giustificato dalla necessità di risvegliare la coscienza della propria compagna. La disumanizzazione delle relazioni apre riflessioni su cosa sia il vero progresso.
Le Streghe di Fabio Bressan (Italy, 2015, 5’, col.)
Un pensiero in una notte insonne, un ricordo d’infanzia che nasconde qualcos’altro. Un angolo buio, la casa vuota, l’uomo nero: non sono forse le paure più semplici, quelle a cui solo la nostra immaginazione può dare un volto, che ci spaventano di più?
I LUOGHI DEL FESTIVAL
Proiezioni
Sala Tripcovich — 900 posti, largo Santos, 1
Teatro Miela — 300 posti, piazza Duca degli Abruzzi, 3
Cinema Ariston — 300 posti, viale Romolo Gessi, 14
Incontri
Palazzo Gopcevich, Sala Bobi Bazlen — via Rossini, 4
Mostre
Play it again
Sala ex Aiat, piazza Unità
Mondo9. Illustrazioni di Franco Brambilla
Teatro Miela, piazza Duca degli Abruzzi 3
Infopoint
Sci-fi box — via delle Torri — 10:00 / 13:00, 16:00 / 19:00
Sala Tripcovich — da martedì 3 dalle ore 14:00
Space Kids
Proiezioni — Cinema Ariston, viale Romolo Gessi, 14
Laboratori — Università Popolare Sala Sbisà, via Torrebianca 22
Sala stampa/Press Area
Mediateca de La Cappella Underground, via Roma 19