Dark Places – Nei luoghi oscuri: le recensioni Americane e Italiane
Charlize Theron protagonista del thriller “Dark Places”: i critici l’avranno promossa?
E’ uscito giovedì scorso il thriller Dark Places – Nei luoghi oscuri diretto e sceneggiato da Gilles Paquet-Brenner, interpretato da Charlize Theron, Sterling Jerins, Nicholas Hoult, Christina Hendricks, Corey Stoll, Tye Sheridan, Andrea Roth, Chloë Grace Moretz, Sean Bridgers, J. LaRose, Shannon Kook, tratto dal romanzo “Nei luoghi oscuri” di Gillian Flynn. Dopo la nostra recensione, vediamo insieme i pareri dei critici Americani e Italiani. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto il 26% di voti positivi. Decisamente poco. Scopriamo insieme il perché. A voi è piaciuto? Io l’ho trovato terribilmente piatto e noioso.
Miriam Di Nunzio – Chicago Sun-Times: fa del suo meglio per suscitare una moltitudine di emozioni dentro di noi, ma il film è forzato. Voto: 2.5 / 4
Bilge Ebiri – New York Magazine / Vulture: Il mistero stesso alla fine diventa faticoso.
Stacey maggio Fowles – Globe and Mail: c’è ancora qualche rapido passaggio ai temi del libro come l’inganno, il perdono e la guarigione, ma tutti sono cancellati dalla frettolosa regia di Gilles Paquet-Brenner. Voto: 1.5 / 4
Adam Graham – Detroit News: Il mistero srotola lentamente, con tanti colpi di scena ed è impossibile capirlo prima del tempo. Va bene. Con il tempo arriva, però probabilmente non importa più. Voto: C
Joe Neumaier – New York Daily News: si traduce in più sbadigli e un “Allora, questo è tutto? Meh”. Voto: 1/5
Soren Anderson – Seattle Times: Benvenuti a “Dark Places”, dove è possibile trascorrere quasi due ore, in presenza di alcune delle persone più sgradevoli che potrai mai avere la sfortuna di incontrare al cinema. Voto: 1/4
Bruce DeMara – Toronto Star: il premio Oscar Charlize Theron eleva il materiale da mediocre in sopportabile. Voto: 2.5 / 4
Barbara Vandenburgh – Arizona Republic: l’attenzione ai dettagli e una performance poco brillante cospirano per rendere un mistero succoso piuttosto noioso. Voto: 2/5
Chris Nashawaty – Entertainment Weekly: troppe deviazioni improbabili e colpi di scena eccessivamente convenienti. Voto: C +
Jordan Mintzer – Hollywood Reporter: Theron dice molto con poco dialogo…
Peter Debruge – Variety: non si può negare che il secondo adattamento per il grande schermo di Gillian Flynn sia una delusione.
Maurizio Acerbi – il Giornale: La povera Charlize Theron ce la mette tutta per star seria davanti agli improbabili personaggi partoriti da una sceneggiatura superficiale e, a volte, ridicola.
Roberto Nepoti – la Repubblica: L’atmosfera cupa di Dark places (depressione economica, violenze coniugali, miseria) è efficace; però il film soffre di una struttura a flashback che non va oltre una funzione di puro servizio. In altre parole, serve a fare gradualmente chiarezza sugli intorcinati risvolti del “caso”, però senza articolarsi in un discorso stilistico originale.