Stasera in tv: “Permette? Alberto Sordi” su Rai 3
Rai Tre stasera propone “Permette? Alberto Sordi”, film biografico diretto da Luca Manfredi e interpretato da Edoardo Pesce, Andreina Pagnani: Pia Lanciotti, Alberto Paradossi, Lillo e Gianpiero Ingrassia.
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Cast e personaggi
Alberto Sordi: Edoardo Pesce
Andreina Pagnani: Pia Lanciotti
Federico Fellini: Alberto Paradossi
Maria, madre di Alberto: Paola Tiziana Cruciani
Savina: Luisa Ricci
Aurelia: Michela Giraud
Pino: Paolo Giangrasso
Pietro, padre di Alberto: Giorgio Colangeli
Giulietta Masina: Martina Galletta
Vittorio De Sica: Francesco Foti
Iole: Sara Cardinaletti
Aldo Fabrizi: Lillo | Pasquale Petrolo
Steno: Massimo De Santis
Zambuto:Gianpiero Ingrassia
Trio Lescano: Ladyvette
La trama
Da giovanissimo Alberto Sordi viene espulso dall’Accademia di Recitazione dei Filodrammatici a Milano per la sua incorreggibile parlata romana. Ma Alberto non si arrende e, tornato a Roma, con la sua ricerca della qualità attoriale e con impegno tenace, riesce a diventare l’inconfondibile voce di Oliver Hardy, si fa notare sui palcoscenici del Varietà e alla Radio con il personaggio di Mario Pio. In quegli anni stringe una grande amicizia con il giovane Federico Fellini, che da lì a poco lo avrebbe diretto ne Lo Sceicco Bianco e I Vitelloni (sua la pernacchia più celebre del cinema italiano!), si innamora dell’attrice e doppiatrice Andreina Pagnani e raggiunge il trionfo con Nando Moriconi, l’Americano a Roma!
Note di regia
“Permette? Alberto Sordi” vuole essere un affettuoso omaggio al grande talento di uno dei maggiori interpreti di un genere che ci ha reso famosi in tutto il mondo: la commedia all’italiana. Un genere capace di raccontare i drammi e i vizi della nostra società, appena uscita dall’ultima guerra, con il sorriso e l’ironia. “Castigat ridendo mores” suggeriva il poeta latinista francese Jean de Santeul, con una frase riportata sul frontone di molti teatri, che tradotta in italiano significa: raccontare con ironia le cattive abitudini dell’uomo. Quello che faceva Sordi, appunto. Un attore straordinario, dotato di un talento innato, che ci ha regalato con più di duecento film una galleria di personaggi indimenticabili, con un gioco di invenzioni e di “tic” sui loro modi di parlare e di muoversi, come il suo famosissimo saltello. Ma Alberto ha dovuto faticare non poco, per vedere riconosciuto il suo talento. “Non perda tempo, perché lei non diventerà mai un vero attore! Gesticola troppo, pronuncia scorrettamente le parole e, cosa molto più grave, non si esprime in italiano”, gli disse Emilia Varini, insegnante di dizione all’accademia dei filodrammatici di Milano, prima di cacciarlo. Come a dire che la sua romanità lo aveva già escluso in partenza. Invece Sordi, senza mai abbattersi, ma anzi, combattendo con una tenacia inarrestabile (che poi ha trasferito in uno dei suoi personaggi più noti, il Dentone) è riuscito a diventare uno degli attori più apprezzati del grande cinema italiano. [Luca Manfredi]
Curiosità sul film
- Il film narra dei venti anni della vita di Alberto Sordi, dal 1937 al 1957.
- La pellicola è una delle iniziative programmate per il centenario della nascita dell’attore romano.
- Il regista Luca Manfredi è il figlio di Nino Manfredi ed ex marito di Nancy Brilli. I crediti di Manfredi includono regie di diverse serie televisive tra cui Un commissario a Roma, Un posto tranquillo, Le ragioni del cuore, Scusate il disturbo, L’ultimo papa re e Una pallottola nel cuore. Manfredi ha diretto anche il film per la tv In arte Nino che narra la vita del padre Nino Manfredi interpretato da Elio Germano.
- L’attore Edoardo Pesce ha vinto il David di Donatello per il miglior attore non protagonista per l’acclamato e pluripremiato Dogman di Matteo Garrone. Pesce ha recitato anche in 20 sigarette, Viva l’Italia, Se Dio vuole, Tommaso, Non sono un assassino e in tv ha interpretato il mafioso Giovanni Brusca nella serie tv Il cacciatore e e il rigattiere Ruggero Buffoni nella serie tv Romanzo Criminale.
- Le musiche originali del film sono del compositore romano Paolo Vivaldi (La bella società, Non escludo il ritorno, Non essere cattivo, Brutti e cattivi, Il permesso – 48 ore fuori).